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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: cucina

Pan-salato alle zucchine

on Domenica, 01 Luglio 2012. Posted in cucina

Pan-salato alle zucchine

Rieccoci al lunedì e quindi alla pasta madre e alle sue opere... ( a proposito che ne dite della pagina che ho dedicato alle Meraviglie della Gilda?). Oggi vi propongo una cosa diversa dal soltio nata dalla necessità di questi giorni di smaltire un po' di zucchine che gentilmente l'orto continua a produrre in quantità cospicue e che nonostante i regali a vicini e amici continuano ad invadere frigo e tavola!

Dunque ho pensato di farci un pane-salato, non una torta salata, ma proprio un pane con le zucchine all'interno. Non sapevo neanch'io cosa aspettarmi, la ricetta è nata diciamo a caso, man mano che mi veevo gli ingredienti che avo disponibili. Il risultato comunque è piaciuto, ottimo come secondo in abbinamento a delle verdure o a dei legumi, o anche come aperitivo.

Quindi eccoci alla ricetta!

Ingredienti:

150 gr di pasta madre

90ml di siero di yogurt di soia colato

60 ml di latte di avena autoprodotto

100 gr di vegrino (bello denso - colato per 3 giorni)

60 ml di yogurt di soia

2 cucchiai di olio evo

1 pizzico di sale fino integrale

1 grattuggiata abbondante di noce moscata

1 bella zucchina appena colta dall'orto (di circa 2 etti) grattuggiata grossa

erba cipollina tritata

350 gr di farina tipo2

Sciogliere la pasta madre nel siero + latte, aggiungere tutti gli ingredienti liquidie mescolare bene. Aggiugere le zucchine, il sale, la noce moscata e per ultima la farina fino ad ottenere un impasto denso che comunque rimane mescolabile al cucchiaio. Porre il tutto a riposare in frigo nella sua terrina avvolto in un canovaccio pulito. Dopo 12-18 ore estrarre dal frigo, versare in uno stampo da pulm-cake oliato e lasciare lievitare a temperatura ambiente per qualche ora, cfino al raddoppio del volume. Cuocere in forno preriscaldato a 180° ventilato, per 40 minuti.

Come vedete dalla foto, rimane bello morbido, anche per più giorni aggiugno io!

 

 

Il pane di S.Giovanni

on Lunedì, 25 Giugno 2012. Posted in cucina

Il pane di S.Giovanni

Si, lo so, un'altro articolo sul pane e sulla pasta madre dopo quello di ieri... non ci starebbe tanto... ma volevo condividere questo pane speciale fatto nel giorno di S.Giovanni. Come vi raccontavo l'anno scorso ormai da un paio di anni a S.Giovanni raccolgo l'iperico che nasce spontaneo nel giardino/orto per farcil'olio utilissimo soprattutto per le scottature. Quest'anno, ispirata dalla lettura delle tradizioni popolari legate a questa notte estiva, mi è balenata l'idea di provare a raccogliere la rugiada e di preparami l'acqua di fiori, entrambe cose che tradizionalmente vengono fatte a S.Giovanni. Purtroppo la raccolta della rugiada non è andata a buon fine, troppo poca per poterci fare qualcosa, ci riproverò sicuramente l'anno prossimo! Invece per l'acqua non ci sono stati problemi!

La sera ho raccolto fiori e erbe aromatiche (lavanda,iperico, menta, mentuccia, rosmarino - avrei voluto una rosa ma nl nostro giardino non ce ne sono) e li ho messi in una ciotola di vetro con acqua che ho riposto fuori per tutta la notte fra il 23 e il 24 giugno sotto le stelle.

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La mattina presto sono uscita e riprenderla, ho notato che di era formata della rugiada sul catino e l'ho aggiunta all'acqua. Ho eliminato i fiori e filtrato l'acqua che aveva un buonissimo profumo floreale.

Una piccola parte l'ho usata per lavarmi il viso, col resto ho pensato di rinfrescarci la Gilda, con l'aiuto della piccola assistente mangia-pasta-madre (sostituta dell'assitente capo che era impegnata ad annaffiare l'orto...). Mentre la Gilda riposava siamo uscite a raccogliere l'iperico, altra cosa che le riesce benissimo visto che si tratta di strappare piccoli fiori senza lo stelo... :-)

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Dopo un po' di attività nell'orto, per le 11 la Gilda era pronta per farci il pane. Dopo un po' di riflessione visto che sembrava che le temperature fossero più miti e che fosse quindi fattibile accendere il forno ho deciso il da farsi!

Messa da parte la madre, ho diviso a metà la pasta madre rimanente e con la prima metà ci ho fatto il pane, mentre con la seconda ci ho fatto una torta con le albicocche.

Il pane l'ho fatto come mi ispirava al momento, il risultato è stato buono e soprattutto anche dopo la cottura è rimasto un fantastico profumo.

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Questa la ricetta che terrò da parte per l'anno prossimo:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore con acqua di fiori di S.Giovanni
  • 300 ml di acqua di fiori di S.Giovanni (menta, mentuccia, rosmarino, lavanda, iperico)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale di Cervia
  • 300 gr di farina di farro dicocco integrale bio
  • 300 gr di farina di farro spelta bio bianca
  • una manciata piena di erbe e fiori tritati (io ho messo un rametto di rosmarino, un rametto di menta, un paio di foglie di metuccia, i soli fiori di 2 rametti di lavanda)
  • 2 rametti piccoli di rosmarino e 2 foglie di alloro per decorare.

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere le erbe e il sale, la spelta e mescolare bene. Aggiungere gradualmente la farina integrale del dicocco e impastare a mano fino ad avere una bella palla liscia ed omogenea che metto a riposare coperta da un canovaccio a temperatura ambiente (27 gradi) per circa 4 ore. Ripreso l'impasto che nel frattempo è raddoppiato ho fatto un paio di giri di pieghe, ho dato la forma di una pagnotta tonda e ho posato sopra le foglie di alloro e i rametti di rosmarino.

Ho messo l'impasto a lievitare avvolto nel canovaccio infarinato, capovolto dentro alla ciotola in vetro, in modo che le foglie si attaccassero bene.

Ho sistemato la pallina di impasto nel bicchiere pieno d'acqua vicino alla pagnotta in lievitazione.

 

Dopo 1 ora e mezza la pallina galleggiava, ho acceso il forno a 250° con ciotolina d'acqua sul piano basso.

Ho estratto la teglia ben calda dal forno e ci ho rovesciato sopra il pane. Fatto 3 tagli e infornato per 10 minuti a 250°, più 10 minuti a 230°, più 15 minuti a 210° sempre forno statico e infine 15 minuti a 170° con forno ventilato. Lasciato raffreddare 10 minuti nel forno spento con porta socchiusa, posato alla parete del forno. Estratto dal forno e messo a riposare fino al raffreddamento inclinato.

Nel frattempo la casa si riempiva di un profumo fantastico...

Eccolo in tutta la sua bellezza

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Tagliato il giorno dopo, ecco la fetta!

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E per chiudere, prima che me la chiediate (;-)) ecco la ricetta della torta con albicocche (sempre con pasta madre). Si tratta di una rielaborazione di una ricetta postata sul gruppo "Pasta Madre" su Fb da CucinaNaturale e che ho già provato in qualche occasione e in varie versioni. Pur essendo molto semplice e non avendo zucchero (usa il malto al suo posto) il risultato è sempre ottimo, non ha gusto e estetica panosi, bensì del tutto simili a quelli di una classsica torta con lievitazione chimica. In questo caso la pasta madre era quella rinfrescata con l'acqua di fiori, quindi aveva un profumo spettacolare il cui sentore è rimasto anche nel dolce.

ingredienti:

  • 200 gr di farina tipo2 bio macinata a pietra di fresco
  • 100 ml di latte di avena autoprodotto
  • 3 cucchiai di sciroppo di riso bio
  • 2 cucchiai di uvetta sultanina
  • 4 cucchiai di olio evo
  • la buccia grattuggiata di un limone bio
  • 100 gr di pasta madre
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere
  • mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 15 albicocche appena spiccate dall'albero tagliate a pezzetti

Sciogliere la pasta madre nel latte. Aggiungere tutti gli ingredienti, per ultimi la farina e le albicocche. Si ottiene un impasto denso, ma mescolabile al cucchiaio. Coprire la terrina con un canovaccio e riporre il tutto in frigo per tutta la notte o anche per un giorno intero (io ho fatto per 24 ore). Estrarre dal frigo, ungere una teglia (nel mio caso da plum-cake, ma potete usare anche quella tonda) con olio evo e versare l'impasto. Lasciare lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio e infornare a 180° forno ventilato per 35 minuti. 

Vi assicuro che è buonissima! Da noi è stata spazzolata!

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Albicocche!

on Giovedì, 21 Giugno 2012. Posted in giardino

Albicocche!

Dopo un primo anno senza frutti e un secondo con un solo frutto, quest'anno finalmente abbiamo potuto raccogliere albicocche dal nostro alberello! 

E' stato bello seguirle giorno dopo giorno nella loro crescita, sperare che almeno qualcuna rimanesse attaccata al ramo nelle giornate di vento, vedere le bimbe che le osservano cambiare colore, virando dal verde, al giallino all'arancio vivo! E poi un giorno abbiamo notato che su alcune c'erano delle belle beccate di uccellino, segno evidente che cominciavano ad essere dolci: quindi via alla raccolta!

Siamo usciti verso sera per evitare la calura di questi giorni: entrambe le birbe hanno partecipato alla raccolta spiccandole direttamente dai rami, Elena usufruendo di un passaggio in fascia.

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Ed ecco il nostro piccolo ma soddisfacente raccolto!

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In giro per spacci di pasta madre

on Martedì, 19 Giugno 2012. Posted in all'aperto

In giro per spacci di pasta madre

Arrivo un po' in ritardo a scrivere due righe sull'evento di spaccio di pasta madre della Comunità del cibo pasta madre a cui ho partecipato domenica scorsa 17 giugno al Molino Quaglia a Vighizzolo d'Este in occasione della manifestazione Comunipane da loro organizzata. Mi sarebbe piaciuto essere presente tutto il giorno soprattutto la mattina per vedere la fila di aspiranti panificatori (più di 200) che è passata a ritirare il suo pugno di pasta madre e per conoscere alcuni amici virtuali (Riccardo, Nadir), invece sono arrivata il pomeriggio, quando le folle si erano diradate... poco male ho avuto il piacere di conoscere Chiara, Valentina, Michela e altre persone con le quali nonostante non ci fossimo mai incontrati di persona, si è subito instaurato un bel dialogo e uno scambio fitto di informazioni. E' stato bellissimo scoprire come oltre alla pasta madre altre passioni ci accomunassero e ritrovarsi a chiacchierare come vecchi amici che si conoscono da sempre di gruppi di acquisto solidali, fasce, lavabili e alimentazione vegetariana, oltre che di farine! Chissà che si presentino altre occasioni in futuro!

Anche le birbe hanno trovato da fare, chi impastando

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chi saltando su questi bei cuscinoni in juta (me ne metterei volentieri uno in salotto... :-))

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Colgo l'occasione per presentarvi anche questa bella iniziativa alla quale mi piacerebbe partecipare domenica prossima. Si tratta di un evento organizzato in occasione della festa per il solstizio d'estate dal Tamiso il 23 e 24 giugno 2012 presso l'azienda agricola La Costigliola a Rovolon (PD). In questo contesto l'associazione (gas) Biorekk organizza un momento di condivisione di esperienze legato alla pasta madre. 
Domenica 24 giugno, alle 15:00, porta la tua pasta madre in un vasetto di vetro in maniera che si possa vedere (un pezzetto lascialo a casa, che non si sa mai!). Tutte le paste madri saranno messe assieme e impastate con la rugiada raccolta la notte di S.Giovanni. Verrà formato un unico impasto che verrà poi distribuito tra tutti i presenti.
Volendo si può portare una ricetta che avete sperimentato con la pasta madre!

Ulteriori informazioni in questo volantino.

 

Come raggiungere La Costigliola:
via Rialto, 62 – 35030 Rovolon (Pd)
Tel. 049 9903221
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
" target="_blank" style="color: #1155cc; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969);">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dalla tangenziale ovest (Corso Australia) uscita n.6 : Selvazzano Dentro. Direzione Teolo, passare Feriole, Bresseo e arrivare a Treponti. Svoltare a destra su via Valli, prima della salita svoltare a destra in via Costigliola Monticello e proseguire per circa 1 km.

Fiori di zucca ripieni

on Mercoledì, 06 Giugno 2012. Posted in cucina

Golosità primaverili

Ieri nell'articolo di ieri sui piselli e le zucchine vi ho mostrato in nostri primi fiori di zucca e zucchina. Normalmente da noi si mangiano impanati e fritti (e ci sono svariate versioni della pastella): buoni ma rimane poco del gusto dei fiori... Invece quella vi regalo oggi è una ricettina veloce e sfiziosa adatta come secondo piatto o come antipasto o aperitivo. L'unica cosa da fare in anticipo è preparare il vegrino. Ringrazio l'amica Ravanello per il suggerimento di cottura in pentola.

 

Uno o due giorni prima,  mettere a colare lo yogurt di soia (a cui avrete aggiunto un cucchiaino di sale fino integrale) in frigo in un telo pulito. 

 

La mattina uscire nell'orto a raccogliere i fiori di zucca e zucchina quando sono ben aperti. Vanno raccolti quelli che non hanno la zucchina attaccata sotto, a meno che non intendiate raccogliere e mangiare anche la piccola zucchina... si riconoscono bene anche dal tipo di pistillo. Prestare attenzione alle api solerte che a quest'ora stanno svolgendo il loro lavoro sui fiori. Eventualmente lasciate per loro qualche fiore! :-)

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Già che siete nell'orto raccogliete anche un po' di spezie fresche: basilico, rosmarino, timo, maggiorana, origano...

Portate tutto in casa e lavate accuratamente.

 

2012 0605010Aprite il telo dello yogurt e trasferitelo in un piatto. Tritate le spezie finemente e aggiungetele al vegrino, assieme ad un filo d'olio. Mescolate bene.

Prendete i fiori uno a uno (attenzione non dovete tagliare del tutto il gambo) e riempiteli di vegrino, arrotolate la punta del fiore e riponetelo su una padella in ceramica.

Proseguite così fino a terminare i fiori.

Cospargete i fiori in padella di pan-grattato e un filo d'olio. Mettete il coperchio alla padella e accendete il gas per qualche minuto, finchè la padella sarà ben calda. Spegnete, lasciate altri 3-4 minuti nella padella calda e servite.

Una delizia!

Plum-cake ai mirtilli

on Domenica, 03 Giugno 2012. Posted in cucina

Questo plum-cake nasce da un esperimento e dalla necessità di usare un po' di cosette che mi ritrovavo in frigo. Si tratta di un dolce senza zucchero, ma diversamente dal solito non ho usato il malto, bensì la stevia come dolcificante. Quando l'ho vista l'ho subito acquistata curiosa di provarla, vista anche la triste fine della piccola pianta di stevia che avevo seminato. Quella che ho preso io è estratto di stevia, quindi ne basta veramente pochissima, 1 grammo (mezzo cucchiaiaino) equivale a 200 gr di zucchero!

Questo plumcake ha inoltre la particolarità di essere lievitato con la pasta madre: sono soddisfatta del risultato che è facilmente replicabile con altra frutta.

 

primo impasto

ingredienti:

  • 90 gr di pasta madre (io l'avevo rinfrescata da 3 ore visto ilcaldo di questi girni è stato sufficiente, altrimenti va bene rinfrescata la sera prima o almeno 4 ore)
  • 30 ml di succo di limone (in pratica il succo di un limone)
  • 70 ml di acqua
  • mezzo cucchiaino di stevia (estratto al 99,5%)
  • 30 ml di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo
  • 5 cucchiai di farina di farro bianca
  • 5 cucchiai di farina di farro integrale

procedimento:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere via via tutti i liquidi e infine le farine. Mescolare bene e riporre a lievitare per 5 ore in una terrina avvolta da un canovaccio.

 

secondo impasto

ingredienti:

  • 100 ml di siero di yogurt di soia ai frutti di bosco (questo mi avanzava da un'altra preparazione, si può sostituire con 100 ml di yogurt bianco o ai frutti di bosco o ai mirtilli)
  • 40 ml di acqua
  • 30 ml di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo
  • 1 pizzico di sale
  • 50 gr di uvetta 70 gr di mirtilli freschi
  • 3 cucchiai di farina di farro integrale
  • 3 cucchiai di farina di farro bianca

Mescolare tutti gli ingredienti e aggiungerli al primo impasto mescolando bene.

Si ottiene un composto abbastanza molle. Oliare una teglia da plum-cake e versare l'impasto nella teglia (dovrebbe occupare circa metà teglia).

Mettere a lievitare coperta per altre 5 ore, finchè l'impasto arriva al bordo della teglia.

Cuocere per 40 minuti in forno statico a 180°.

 

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Scodelline di cipolle rosse ripiene al saraceno

on Sabato, 26 Maggio 2012. Posted in cucina

Scodelline di cipolle rosse ripiene al saraceno

Non compro mai riviste, eccezion fatta per Altreconomia e Terranuova a cui sono abbonata, però se me ne capitano tra le mani in altre case, mi piace sfogliarle e cercare le pagine dedicate alla cucina, che di solito non mancano mai. Spesso trovo ricette interessanti che però non preparerei mai per la presenza di derivati animali o per il tipo di cottura o perchè prevedono lievito di birra o ancora per il tipo di farina usata... ma proprio qui sta il divertimento, quasi un giochino di trasformazione delle ricette. In una rivista (non chiedetemi quale che onestamente non lo ricordo) ho trovato questa idea di usare le cipolle rosse come “scodelline” da riempire e anche il ripieno era molto originale, infatti prevedeva il grano saraceno in chicchi, cereale dal gusto molto particolare che normalmente utilizzo solo nelle zuppe. Ecco quindi la mia versione che prevede solo 6 ingredienti.

Ingredienti (per 2 persone):

  • 2 cipolle rosse grandi
  • 50 gr di grano saraceno in chicchi
  • 1 mazzetto di bietoline
  • pangrattato e fiocchi di avena
  • olio evo
  • sale integrale

Per prima cosa pulire le cipolle e scottarle in acqua bollente per 10 minuti.

Nel frattempo, tostare il grano saraceno in una padella antiaderente in ceramica, aggiungere 150 gr di acqua e un pizzico di sale e far bollire per 15 minuti a fuoco bassissimo e pentola coperta. A fine cottura l'acqua dovrebbe essersi assorbita tutta.

Tagliare a metà le cipolle e svuotarle con l'aiuto di un coltello.

Tritare le bietoline e l'interno delle cipolle e mescolarli, aggiungere qualche cucchiaio d'olio evo, un po' di sale fino, aggiungere anche il grano saraceno.

Riempire le cipolle svuotate con il ripieno di grano saraceno, schiacciandolo bene.

Cospargere di pangrattato e fiocchi di avena e finire con un filo d'olio.

Infornare per 20 minuti a 180°.

Servire con verdure crude.

A noi sono piaciute hanno un gusto delicato, ma particolare.

Questa ricetta potrebbe essere una buona idea come secondo piatto per il vostro menù natalizio. Sicuramente sapori inediti che sorprederanno gli ospiti! La trovate anche nella raccolta di ricette "Il menù delle feste, 100% vegetale" de La cucina della capra, perchè sia festa per tutti non solo per gli umani!

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Inoltre anche questa ricetta partecipa al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli per la sezione salati.

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In questo caso gli ingredienti usati fra i magnifici 20 sono: cipolla rossa, tra i verdi le bietoline e l'olio di oliva.

Camomilla

on Lunedì, 21 Maggio 2012. Posted in all'aperto

Camomilla

Fine maggio: i papaveri cominciano ad essere in buona compagnia, ovvero quella dei piccoli fiori bianchi della camomilla, col suo intenso e inconfondibile profumo. Facilissima da riconoscere, anche per i bambini! Noi da un po' di anni la raccogliamo e la secchiamo al sole, per poi usarla per le tisane invernali.

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Anche in questo caso ci nasce spontaneamente nell'orto e nel passaggio lungo il fiume. La camomilla (assieme all'ortica e all'equiseto) rientra fra le erbe che non estirpiamo dall'orto: perchè acquistarla quando è così semplice raccoglierla?

E questa volta possiamo lasciare tranquillamente ai bambini questa attività, infatti a loro viene naturale raccogliere i fiori senza gambo... in breve ne riempiranno una terrina!

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I primi anni la mettevo direttamente sul davanzale su un foglio di giornale a seccare, ma il più delle volte il vento portava via tutto, adesso preferisco stenderla in teli o canovacci, finchè non è ben seccata e poi passarla in un vaso con chiusura ermetica.

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E voi la raccogliete?

Pane con le trebbie

on Venerdì, 11 Maggio 2012. Posted in cucina

e focaccia e torta già che c'ero! :-)

Pane con le trebbie

Finalmente trovo l'occasione per scrivere qualcosa anche dell'autoproduzione di birra della quale si occupa da un po' di anni il maritone! Personalmente non la seguo molto, so che normalmente usa dei kit già pronti ai quali aggiunge malto e/o zucchero (io gli procuro quello integrale di canna del commerico equo) che poi mette a fermentare in un "bussolotto", il risultato è molto buono, si ottengono delle birre artigianali con doppia fermentazione (la seconda avviene in bottiglia) e con aromi e gusti decisamente diversi dalle solite birre in lattina. Stavolta però è riuscito a coinvolgermi anche nella preparazione, infatti non si trattava del solito kit, ma di uno composto dalla materia prima, ovvero i malti macinati (orzo spezzato), malto in polvere e luppolo secco e un'appassionata di fermentazioni non poteva esimersi qunatomeno dallo spiare il procedimento! Una volta trovati dei pentoloni da strega eccoci a mescolare strani intrugli per arrivare alla fine a mettere a riposare nel fermentatore sta brodaglia che poi darà origine alla birra!

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Per berla ci vorranno dei mesi, nel frattempo, ci sono rimasti degli scarti, ovvero le trebbie d'orzo, che non sono altro che i residui dei malti macinati messi in infusione nell'acqua bollente: ho subito messo le mani avanti specificando che non andasero buttate, perchè avevo in mente di farci il pane come avevo letto da qualche parte sul gruppo della pasta madre!

E alla fine è rimasta una terrina di trebbie che hanno dato origine ad un pane molto rustico, più che integrale. Poi mi sono fatta prendere la mano e ci ho fatto anche una focaccia e anche una torta e infine ne ho congelate perchè ho in mente di farci un'altro paio di cosette... nel caso vi aggiornerò!

Vi lascio le ricette di tutto, così se qualcuno si trovasse ad avere fra le mani le trebbie sa come usarle!

Vi anticipo che ho usato poca pasta madre, perchè le temperature cominciano ad alzarsi e la lievitazione altrimenti sarebbe stata troppo veloce, se fate la stessa ricetta in pieno inverno potete usare anche un po' più pasta madre.

 

Pane alle trebbie

ingredienti:

150 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

300 gr di acqua

8 cucchiai colmi di trebbie d'orzo

4 cucchiai colmi di farina integrale d'orzo

2 cucchiaini rasi di sale fino integrale

10 cucchiai colmi di semola rimacinata di grano duro

7 cucchiai colmi di sfarinato integrale di farro

1 cucchiaio d'olio

Impastare tutti gli ingredienti eccetto il sale che va aggiunto a metà dell'impasto e l'olio che va aggiunto per ultimo.

Mettere la palla a lievitare coperta per 4 ore. Fare un giro di pieghe e lasciare riposare per mezzora, fare un secondo giro di pieghe e dare la forma. Mettere a riposare un'oretta coperto.

Accendere il forno a 250° statico con pentolino d'acqua. Infornare per 10 minuti a 250° e succesivi 40 minuti a 200°.

Ecco qua il pagnottone affettato, molto morbido e leggermente umido!

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Focaccia con le trebbie

ingredienti:

150 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

200 gr di acqua

3 cucchiai di olio evo

1 cucchiaino di sale fino integrale

5 cucchiai colmi di trebbie d'orzo

2 cucchiai colmi di farina integrale di orzo

5 cucchiai colmi di sfarinato integrale di farro

5 cucchiai colmi di farina tipo 2

Ho mescolato tutto fino ad avere un impasto molto idratato che ho messo a riposare in frigo per 8 ore.

Tolto dal frigo l'ho steso grossolanamente e lasciato a lievitare a temperatura ambiente per 2 ore.

Ho spennellato con un'emulsione di acqua e olio evo, condito con pomodori ciliegini tagliati a metà, spezie varie tritate e sale grosso.

Infornato per 30 minuti a 200°.

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Torta con le trebbie

Per farla sono partita dalla ricetta della torta all'orzo che mi aveva dato Silvia delle Barbarighe, logicamente l'ho stravolta (anche perchè avevo qualcosina da smaltire...), quindi ve la riporto qua!

ingredienti:

350 gr di farina tipo2

50 gr di farina integrale d'orzo

5 cucchiai colmi di trebbie d'orzo

200 gr di zucchero di canna integrale

60 ml di olio di girasole spremuto a freddo

170 ml di siero di yogurt colato aromatizzato all'orzo (avanzato dai cup-cakes di domenica)

330 gr di acqua su cui avevo sciolto dell'orzo solubile

1 cucchiaino di bicarbonato

mezza bustina di cremor tartaro

un cucchiaino di cannella

un pizzico di sale

1 cucchiaio di aceto di mele

Mescolare lo zucchero con l'olio e aggiungere via via tutti gli ingredienti tenendo per ultimo l'aceto.

Versare in una teglia con carta forno e cuocere in forno caldo a 180° per un'ora.

 

Siccome era tanta è stata anche riciclata in versione "simil-sacher", mettendola a strati con farcitura interna di marmellata di frutti di bosco e ricoperta di cioccolato fuso (è sempre quello avanzato dall'uovo: basta romperlo a pezzetti, metterlo in una tazza e posizionare la tazza al sole: in mezzora sarà bello sciolto pronto per essere spennellato sulla torta!)

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Noi siamo stati soddisfatti di quest'opera di riciclaggio, spero che le ricette vi siano piaciute! :-)

 

 

Salutiamoci: mangiare bene per stare bene - fave e/o piselli

on Domenica, 06 Maggio 2012. Posted in cucina

Mezzelune con ripieno di baccelli di piselli

Ho letto di questa interessante iniziativa su "La tana del riccio" e mi è subito piaciuta per chè coniuga il buon mangiare con la salute.... spesso ci si sente dire che un cibo buono non può essere anche sano, invece con questa iniziativa si vuole dimostrare il contrario!

L'iniziativa nasce da questi tre blog Briggi'sHomeGalline2ndLife e StellaDiSale

salutiamoci300

In pratica si tratta di un contest molto particolare, che prende spunto dal menù elaborato dall'Istituto dei tumori di Milano che a Cascina Rosa si occupa da anni di prevenzione dei tumori tramite l’alimentazione. Vi riporto parte di quanto scrive StellaDiSale:

La sfida è cucinare qualcosa di buono, bello e soprattutto sano. Scoprire nuovi ingredienti, approfondire la conoscenza del rapporto tra cibo e salute, affinare il gusto, evitare scorciatoie industriali, sperimentare, rispettare l’ingrediente nella sua stagionalità.
Seguire le indicazioni dei medici che si occupano di prevenzione di tumori e altre malattie gravi senza mai pensare che questo sia mortificante e triste, anzi, al contrario, pensando che sia prima di tutto un atto d’amore verso se stessi e poi verso chi ci sta vicino e mangia quello che cuciniamo.

Il gioco è semplicissimo.

Ogni mese (il primo giorno del mese) il blog ospitante (che questo mese è StellaDiSale) fa un post e lancia un ingrediente.

Chiunque può partecipare con una ricetta, c’è tempo fino a fine mese.

Non si vincono premi, non ci sono gare, non ci sono sponsor.

 

A fine mese si fa la raccolta delle ricette.Cos’ha di diverso dai soliti contest a tema?
Che bisogna seguire le indicazioni di questa tabella, dove ci sono tre colonne: gli ingredienti non permessi, gli ingredienti permessi ma non consigliati, gli ingredienti consigliati.

Quindi no a cereali raffinati, zuccheri, carne, latte ... 

 

2012 0428037Insomma a pennello con la mia cucina, infatti appena ho visto la tabella e l'argomento del mese, ovvero fave e/o piselli, ho subito ripensato alle mezzelune che io e la piccola Alice abbiamo preparato qualche giorno fa!

Avevo letto da qualche parte (purtroppo però non ricordo dove...) come preparare i baccelli dei piselli per farne una salsina e me l'ero mentalmente archiviato per farlo non appena avessi avuto i piselli freschi fra le mani...

Ed eccoli arrivati con l'ordine del gas della settimana scorsa (i nostri sono in fiore... dovremmo aspettare ancora qualche settimana...) e quindi ecco l'occasione di provare questa ricetta dove non si butta via niente!

Ah, piccola nota: importante che i piselli siano bio per evitare di mangiarci anche una serie di veleni...

Ed eccoci allora alla ricetta: mezzelune ripiene ai baccelli.

ingredienti per il ripieno:

ingredienti per l'impasto:

  • 125 gr di semola di grano duro biologica
  • 75 gr di farina semintegrale tipo 2 biologica macinata a pietra 
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 100 gr di acqua
        •  
        • Per prima cosa bisogna logicamente sgranare i piselli, cosa che può essere fatta in piacevole compagnia delle birbe, stando attente che non mangino tutto!
        • Anzichè buttare le bucce, si toglie il gambo (la parte dura) e il filamento interno e si lavano bene.
        • Poi si mettono a bollire in acqua leggermente salata per 10 minuti (devono restare verdi).
        • Si scolano e si passano al passaverdure fine, con pazienza, fino ad ottenere una purea di un bel verdone, come quella che vedete qua sotto:
        • 2012 0429001
        • A questo punto si aggiunge lo yogurt di soia colato a cui è stato aggiunto un cucchiaino si sale. Si mescola bene il tutto e si passa all'impasto.
        • Si mescolano le farine e il sale, si aggiunge l'acqua e si impasta fino ad ottenere una palla liscia. 
        • Si stende il più sottile possibile col mattarello e si ricavano dei cerchi (noi abbiamo usato un bicchiere).
        • 2012 0429004
        • Su ogni dischetto si mette una noce di ripieno e successivamente si piegano a metà, chiudendo i bordi con i rebbi di una forchetta.
        • 2012 0429006
        • Una volta pronti basta cuocerli in acqua bollente per 5 minuti.
        • 2012 0429009
        • Noi li abbiamo serviti conditi con un po' del ripieno che era avanzato sciolto in poco olio evo.
        • 2012 0429011
        • Se non avanza ripieno secondo me sono ottimi anche semplicemente con l'olio: gusto delicatissimo e molto particolare.
        • Spero che la ricetta vi sia piaciuta, a noi molto e ci siamo anche divertite a prepararla... ma se non avete tempo/voglia di fare le mezzelune, provate almeno la salsa che può essere usata anche per condire la pasta o sulle bruschette!
        •  
        • Aggiornamento: qui da Stella potete trovare tutte le ricette che hanno partecipato nel mese di maggio, scaricabili anche in pdf!

 

 

Cup-cakes della domenica mattina

on Domenica, 06 Maggio 2012. Posted in cucina

Domenica mattina piovosa = doversi inventare qualcosa per tenere occupate le bimbe senza che si accapiglino troppo + preparare qualcosa di sfizioso per il pranzo

Ecco che si affaccia alla mente una golosità che ho visto sul blog di Xcesca, la tana del riccio, ovvero i cup-cakes al caffè... 

Decisione presa, logicamente userò il caffè d'orzo visto che li mangeranno anche le bimbe!

Ho già pronto in frigo lo yogurt colato a cui avevo aggiunto l'orzo solubile!

Prepariamo tutti gli ingredienti e vià, con l'assemblamento, ingredienti solidi, ingredienti liquidi, mescoliamo e versiamo nei pirottini.

Già che ci siamo facciamo merenda pulendo bene la terrina! 

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Inforniamo e intanto prepariamo il frosty, aggiungendo allo yogurt colato con orzo il malto. Prepariamo la sac-a-poche...

Dopo 15 minuti ecco sfornate le tortine e attendiamo che si freddino per farcirle!


Ecco Alice all'opera!

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Infine al posto delle noci e dei ciki le bimbe abbiamo decorato con cioccolata fondente, così le bimbe hanno finito lo spuntino... :-)

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Ecco i dolcetti pronti per la sorpresa per papà! Non saranno perfetti ma la mattinata è passata! :-)

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Prova assaggio superata! Molto delicati, anche il papà ha apprezzato! 

 

La ricetta la trovate in originale col caffè qui: http://latanadelriccio.wordpress.com/2012/04/28/cupcake-al-caffe-e-noci/

Vi riporto qui la nostra con le piccole modifiche che abbiamo apportato:

ingredienti del frosty:

  • 400 gr di yogurt di soia
  • 2 cucchiaini di orzo solubile sciolti in una tazzina d'acqua
  • 2 cucchiai di malto di riso

La sera prima ho messo a colare lo yogurt a cui avevo preventivamente aggiunto l'ozo solubile. Prima di farcire ho aggiunto il malto di riso e mescolato bene.

 

ingredienti delle tortine:

  • 100 gr farina tipo2
  • 25 gr farina di riso
  • 25 gr di noci sgusciate e tritate
  • 1 cucchiaino di cremor tartaro
  • 1 pizzico di vaniglia
  • 1 pizzico di bicarbonato
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 40 gr di malto di riso
  • 100 gr di caffè d'orzo appena fatto
  • 1 cucchiaino di aceto di mele

Abbiamo mescolato tutti gli ingredienti solidi in una terrina. In una tazza mescolato tutti i liquidi. Aggunto i secondi ai primi e mescolato brevemente. Versato nei pirottini e infornato a 180° per 15 minuti (forno ventilato). 

Una volta freddi abbiamo decorato e riposto in frigo a riposare fino a prima di servire.

 

Menù settimanale

on Mercoledì, 02 Maggio 2012. Posted in cucina

Menù settimanale

E' con grande soddisfazione e gioia che condivido qui sul blog il risultato di un'idea nata nel gruppo su Facebook Genitori Veg, si tratta del menù settimanale.

Non sempre si riesce a pianificare da soli i pasti settimanali, e spesso il dilemma del genitore quando si avvicina l'ora di pranzo è: "oddio, cosa preparo adesso?" e alla fine si aprono frigo e dispensa e si finisce per riproporre le solite cose. Se poi si in fase si transizione verso una cucina più sana, naturale, che ricorra il meno possibile a cibi confezionati e magari senza carne, uova e derivati animali, la questione si fa ancora più complessa, e rischia di scoraggiare... Ed ecco l'idea! Avere un menù che cambi di settimana in settimana, in modo da non annoiarsi, segua la stagionalità dei prodotti e sia bilanciato: ci pensiamo direttamente noi genitori-veg ognuno mettendo a disposizione le sue ricette testate e fornendo anche la lista della spesa per la settimana successiva e il "to do" con il promemoria della cose da fare in anticipo, in modo da non ritrovarsi senza ingredienti. 

Io partecipo con qualche ricetta, inoltre questa settimana ho seguito quasi tutte le ricette proposte, che secondo me sono facili, veloci e gustose!

Provateci anche voi! Scoprirete che mangiare vegano non è così difficile come sembra, è gustoso, sano e soprattutto non monotono!

Per visionare il piano settimanale della settimana prossima, le singole ricette e la lista della spesa in pdf, cliccate qui:

http://www.genitoriveg.com/menu-dal-7-maggio-al-13-maggio-2012

Questo è il mio contributo per la settimana prossima:

teglia di pane e verdure accompagnata da fagioli cannellini in umido

Per fare la prima ho usato le tenerissime punte di bietola che sono nate da sole nel nostro orto e avanzi di pane raffermo. 

 

E buona settimana veg!

Pan-carrè alla segale

on Venerdì, 27 Aprile 2012. Posted in cucina

Pan-carrè alla segale

In questi giorni sto leggendo il libro di Giorilli sul pane, un libro piuttosto tecnico che riguarda sia la panificazione col lievito di birra che quella con pasta madre. Ci sono logicamente delle belle sezioni ricette che prevedono anche l'utilizzo di farine insolite come piace  a me. Purtroppo quasi tutte queste ultime sono realizzate con lievito di birra... come non provare a pastamadrizzarne alcune, specie quelle con la farina di segale che a me piace moltissimo?

E quindi ecco realizzato il pan-carrè di segale, del cui risultato sono stata veramente soddisfatta, sia per il gusto che per la lievitazione che per l'aspetto estetico. 

Per questo pane ho anche fatto tesoro dei consigli che si trovano sul libro della DeLuca nelle ricette di pane alla segale.Inoltre ho anche sostituito la farina 0 con farina bianca di farro.

La lievitazione avviene lunga avviene in frigo, quindi è un pane che potete programmarvi per tempo...


ingredienti:

  • 200 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima (NB: la Gilda è una "densa", solida tenuta un po' più morbida, rinfrescata con farina tipo2)
  • 500 gr farina di segale integrale bio macinata a pietra (del fornitore del gas, "Le barbarighe")
  • 200 gr farina di farro bianca biologica
  • 375 gr latte di soia bio
  • 1 cucchiaio di malto d'orzo
  • 35 gr di olio evo bio
  • 1 cucchiaino di sale integrale fino

Impastare la farina di segale con il latte e il malto e lasciare riposare per mezzora. Aggiungere la pasta madre e scioglierla bene. Aggiungere il sale e l'olio e la rimanente farina (farro), impastando fino ad avere un impasto elastico e consistente - tenete conto che rimarrà sempre piuttosto appiccicoso per via della segale, ma NON aggiungete altra farina.

Mettete l'impasto in una terrina di vetro coperta con uno strofinaccio asciutto, pulito e non profumato, in frigo per 24 ore.

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Il giorno dopo lo troverete così, ben gonfio e morbido, con spaccature in superficie.

Riprendete l'impasto, stendetelo grossolonamente in forma quadrata e fate una piega a portafoglio per fare il filone, riponetelo a lievitare in uno stampo da plumcake oliato. Fate un taglio longitudinale profondo un cm.

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Coprite col solito canovaccio e mettete a riposare in forno spento per 4 ore o finchè ha raggiunto il bordo della teglia. Accendete il forno a 210° statico con pentolino d'acqua sul fondo e quando è in temperatura infornate per 40 minuti. Estraete dalla teglia e rimettete nel forno spento e socchiuso in posizione inclinata. Conservare nel canovaccio. E' rimasto bello morbido per parecchi giorni.

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(Fari)frittata di bruscandoli

on Venerdì, 27 Aprile 2012. Posted in all'aperto

(Fari)frittata di bruscandoli

Purtroppo a causa della migrazione del blog non sono riuscita a pubblicare prima questa ricetta che avrei proposto per il 25 Aprile, giornata dedicata alle scampagnate. Da noi si usa passare questa giornata sugli argini dei fiumi (Brenta e Bacchiglione) che per chi non è della zona sono molto ampi e a più livelli. Da bambina ci andavo con i genitori, da ragazzina in bici con gli amici: ci si accampa lì la mattina e si rimane fino a sera, giocando a palla, chiaccherando, rotolando sul pendio, passeggiando, dormendo sull'erba e anche cercando erbette.

In particolare lungo gli argini oltre ai carletti, si trovano i “bruscandoli” ovvero i germogli di luppolo, che assomigliano un po' a dei piccoli asparagi verdi. Si raccolgono prima che la pianta cominci ad avere molte foglie, quando è spuntata da poco da terra e mostra dei lunghi “steli” spinosetti. Purtroppo in questa raccolta i bimbi diffcilmente partecipano perchè si tratta di cespugli leggermente spinosi che crescono in luoghi impervi, dove bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi. Ma il baldo raccoglitore accoglierà la sfida e cercherà di prendere anche quelli nei luoghi più difficoltosi! :-)

Tradizionalmente queste erbette vengono consumate il giorno stesso, anzi nel luogo stesso, infatti generalmente si portano via fornetto a gas, padella e uova per farci la frittata che sarà il pranzo o la cena del pic-nic. Io vi propongo questa versione senza uova che potete preparare a casa da portare per il pic-nic o potete fare con i bruscandoli raccolti una volta che siete rientrati.

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Ingredienti (per 2 persone – una teglia 25 x 25)

100 gr di farina di ceci (io ho usato la farina di libera-terra bio)

200 ml acqua

1 rametto di rosmarino

un mazzo di bruscandoli freschi

2 cucchiai di olio evo

1 cucchiaino raso di sale integrale fino

 

Almeno 3 ore prima (meglio se 12-15) fare una pastella con la farina di ceci e l'acqua, a cui aggiungere il rametto di rosmarino per insaporire.

Passato questo tempo, togliere il rosmarino, aggiungere l'olio e il sale. E mescolare bene.

In un padella far appassire i bruscandoli in un po' d'acqua. Lasciarli cuocere finchè saranno teneri.

Aggiungerli alla pastella di farina di ceci e mescolare bene.

Versare il composto in una teglia rivestita di carta forno in modo da formare uno strato sottile (non più spesso di un cm). Infornare a 180° per 25 minuti (fino a doratura). Molto gustosa!

Volendo si può cuocere anche in padella (con un filo d'olio sotto) sempre in spessore sottile e cuocendo col coperchio, lasciando andare a fuoco lento.

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Tarassaco in tre modi

on Martedì, 17 Aprile 2012. Posted in all'aperto

Tarassaco in tre modi

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Un'erba molto semplice da riconoscere è il tarassaco o "dente di leone", chiamato dalle mie parti "radecio pedocco", con i suoi fiori gialli che diventano soffioni, divertimento di ogni bambino. Il bello di questa pianta è che se possono utilizzare tutte le parti (fiori, foglie, boccioli): questa particolarità la rendono un'erba che si raccoglie piacevolmente con l'aiuto dei bambini anche piccolissimi. Infatti quest'anno visto che la mia aiutante ufficiale era a scuola, la sostituta apprendista riconoscitrice d'erbe spontanee è stata la piccola Elena che con molta soddisfazione si è dedicata alla raccolta dei fiori e dei boccioli, incredula per il fatto che normalmente le brontolo se cerca di strappare dei fiori in giardino!

Anche in queso caso ho la fortuna di non dovere muovermi di casa per trovarlo, infatti il nostro giardino sul retro pullula di fiori gialli che poi diventano dei bei soffioni da metà marzo a metà maggio. Mi fido a raccoglierli in giardino perchè noi abitiamo fuori città, lontano dalla strada e da zone indutriali, non trattiamo in alcn modo il terreno e il prato e il giardino è diviso da altri campi e proprietà da siepi alte e canali.

Spesso li raccolgo anche in montagna dove è facile troverne nei prati, in specil modo i boccioli che sono molto più grandi di quelli di pianura.

Quindi munita di terrine varie e coltellino esco a raccogliere la nostra erba accompagnata dall'aiutante.

Cosa e come raccolgo:

  1. i fiori aperti senza stelo: scelgo i più grandi e belli (e su questo Elena se la cava benissimo!:-)) controllando che non abbiano insetti;

  2. i boccioli: scelgo i più grandi ancora chiusi

  3. le foglie: scelgo le piante che non hanno ancora fiorito, le più piccole e tenere e le tolgo alla base lasciando le radici.

Dopo aver raccolto 200 fiori, una belle terrinetta di boccioli e una grande ciotola di foglie non ci resta che giocare con i soffioni.... e sufficientemente stanche rientrare!

Caricata la pupa stanca in spalla ci si può dedicare tranquillamente alle varie preparazioni!

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  1. SCIROPPO DI TARASSACO (CON I FIORI)

            Taglio il calice ai 200 fiori raccolti in modo da tenere solo i petali. Li lavo bene sotto l'acqua corrente (usando un passino) e li metto a cuocere in un litro d'acqua assieme ad un limone tagliato a pezzi. Lascio bollire per mezzora circa. Filtro tutto attraverso un canovaccio, schiacciando bene i petali. Aggiungo mezzo kg di zucchero (io uso canna integrale del commercio equo) e rimetto a cuocere. Lasciare bollire per una mezzora. Invasare ancora bollente in vasetti ben puliti in modo che si crei il sottovuoto. Questo sciroppo è utile per la tosse e il mal di gola.

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  1. BOCCIOLI DI TARASSACO SOTT'OLIO

    Lavo bene i boccioli e li metto ad asciugare per qualche ora su un canovaccio pulito. Metto a cuocere una parte di vino bianco, mezza parte di aceto di mele, mezza parte di aceto bianco, con 2 foglie di alloro, 2 spicchi di aglio e sale. Quando bolle si sbollentano per 2 minuti i boccioli, si scolano e si mettono ad asciugare su canovacci puliti non profumati finchè non sono asciutti. Si ripongono in vasetti puliti e li si copre con olio evo, aggiungendo una foglia di alloro e uno spicchio d'aglio per vasetto. Chiudo ben stretti i vasetti. Sterilizzo il tutto mettendo a bollire in una pentola grande (con l'acqua che copra tutto il vasetto) avvolto in un canovaccio in modo che i vasi non sbattano. Lascio bollire per 15-20 minuti. 

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    Sono ottimi come sostituiti dei capperi.

  2. FOGLIE DI TARASSACO

    Quelle più piccole e tenere le tengo da parte per mangiarle crude in insalata, le altre dopo averle lavate bene le metto a bollire per 5 minuti in acqua. Poi si possono usare semplicemente saltate in padella con aglio e olio o in torte salate ofocacce come ripieno al posto degli spinaci. Unica cosa tenete conto che sono un po' amare e quindi non sempre gradite ai bimbi!

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sullo sfondo le foglie di tarassaco lessate e in primo piano i fiori in cottura

E voi usate il tarassaco in cucina? Avete altre ricette?

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

logofitoalimurgia

per la categoria ricette - tarassaco

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