in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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libri

Il palloncino rosso e altre storie

on Venerdì, 31 Maggio 2013. Posted in libri

Il palloncino rosso e altre storie

Atmosfericamente parlando è uno strano periodo questo... il caldo che non arriva e anche il sole che si fa desiderare... tanto che Alice ogni tanto mi va in confusione e mi chiede in che stagione siamo oppure pensa che l'estate sia già passata... E' vero che l'orto aiuta a far chiarezza, ma secondo me lei aveva bisogno di avere il quadro completo... allora abbiamo ripreso in mano un librino che avevamo già trovato in biblioteca, "La mela e la farfalla" di Iela ed Enzo Mari, solo che stavolta l'ho trovato in una versione della Einaudi Ragazzi, accompagnato da altre due "storie" sempre di Iela Mari. Si tratta di un libro ormai fuori catalogo, ma facilmente lo trovate in biblioteca oppure trovate le singole storie pubblicate singolarmente.

Tutte e tre le storie sono caratterizzate dal fatto di essere senza testo, senza parole, leggibilissime quindi anche dai bimbi da soli... nel nostro caso a volte le bimbe vogliono che qualcuno le accompagni raccontando, altre preferiscono essere loro a raccontare, altre ancora le leggono tra di loro (tipo Alice che racconta ad Elena), altre si limitano a sfogliare il libro da sole e si fermano più o meno a lungo sulle varie pagine.

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La prima storia "Il palloncino rosso" vede come protagonista un bambino che crea un palloncino con la gomma da masticare (o lo gonfia come preferisce dire Alice): il palloncino cambia forma diventando mela, poi farfalla, poi fiore, poi ombrello e tornando quindi nelle mani del bambino. E' l'unica di queste storie ad avere un inizio e una fine.

La seconda storia, ha come protagoniste una mela e una farfalla che il lettore segue nelle stagioni: la mela matura e il bruco diventa farfalla, le foglie cadono e ricrescono e la farfalla lascia il suo "ovetto" sul fiore di melo. 

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Infine la terza storia "L'albero" ha come protagonista un albero attorno al quale si sussegono le stagioni. Sull'albero arrivano degli uccelli, fanno il nido, nascono i piccoli e poi se ne ripartono. Sotto l'albero c'è la tana di uno scoiattolo che si diverte a saltare sulla quercia e a mangiarne le ghiande. Tre semini crescono lì vicino: una pianta di tarassaco, una di fagioli e una di avena.

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Queste due storie potenzialmente possono ripetersi e rileggersi all'infinito. Alice si diverte anche a farne un gioco delle differenze, a confrontare le pagine e cercare cosa è cambiato da una all'altra. E a scoprire a che punto siamo adesso confrontando le piante dell'orto o del giardino con quelle del libro.

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

Leggere per...

on Giovedì, 23 Maggio 2013. Posted in libri, all'aperto

Leggere per...

... concludere bene un baratto!

Approfitto dell'occasione per raccontarvi della festa del baratto di primavera che avevamo organizzato per la mattinata di sabato scorso nel cortile della biblioteca comunale di Piove di Sacco: logicamente le bimbe non potevano non entrare in biblioteca ed uscire monite di libri da leggere... anche una scaletta diventa un ottimo posto dove leggere!

... inutile dirvi che è andata più che bene, sia perchè siamo stati graziati dalla pioggia (unica mattina di sole in una serie di giornate piovose), sia per gli scambi che siamo riusciti a portare a termini: stavolta ci siamo scatenati!

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Qui sotto il mio primo scambio: set tazzine scelte dalle bimbe in cambio di tre libri

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e poi abbiamo portato a casa un paio di ghette impermeabili per le nostre passeggiate sulla neve con ciaspe (si, siamo ottimisti che riprenderemo a ciaspolare prima o poi! :-) ) una borsa etnica per me, una caffettiera e una piastra scaldapanini per il reparto di Marco, nonchè un librone di cucina (si, dopo ve lo mostro...).

Alla fine abbiamo anche donato la BibliotEqua dell'associazione alla biblioteca di Piove

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e concluso con un piccolo rinfresco - aperitivo con ottimo thè alla menta, torta al cioccolato e pop-corn!

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Ma veniamo ai libri... 

Il libro che ho scambiato è "Il grande libro delle Cent'erbe" edito da Global Books. Logicamente quella che ho trovato non era l'ultima versione, ma da quanto leggo in rete è anche meglio. In realtà dal titolo pensavo fosse un liro dedicato all'alimurgia, invece si tratta di un libro che parla anche di altro, nel senso che si trovano anche verdure di uso comune.

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Dopo la parte introduttiva sul ricoscimento e uso delle piante selvatiche, il capitolo centrale e il più corposo riporta in ordine alfabetico le erbe e anche alcune verdure. Alcune sono trattate in modo più approfondito e sono seguite da ricette sia per alimenti (fra le ricette la maggior parte è vegetariana, alcune vegan) che per tisane o sciroppi, mentre altre sono semplicemente descritte, anche se sempre accompagnate da una foto.

Ecco alcune pagine come esempio:

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a destra la pagina dedicata all'erba trattata più approfonditamente e a sinistra quella dedicata alle erbe su cui si danno meno indicazioni.

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Qui sopra invece la pagina con le ricette di cui una accompagnata da foto.

La parte finale del libro parla anche di altri alimenti e del mangiare sano più in generale. Direi che è stato un buono scambio! Onestamente, vista la data prubblicazione e visto che la nuova edizione sembra essere diversa dalla questa, non saprei darvi indicazioni per reperirlo se non quelle di cercare in biblioteca o in qualche scambio - baratto!

E visto che si parla di libri scambiati approfitto anche per ringraziare Fiore, del blog Fiore di Collina, che ha organizzato il secondo Book Swap al quale ho partecipato con grande piacere inviando un mio libro direttamente a lei e ricevendo da Silvia di Lavanda e cioccolato (che ho avuto il piacere di conoscere proprio in questa occasione) il libro di Jovanotti "Il grande Boh!" Grazie a tutte e due, devo ancora iniziare la lettura del libro che penso mi accompagnerà in montagna!

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E voi vi dedicate allo scambio di libri o altro? 

Questo post, per la parte dedicata al libro "Cent'erbe" partecipa alla raccolta del giovedì del libro di cucina dell'amica Annalisa di Passato fra le mani

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e partecipa anche all'iniziativa  Leggere per…  – di equazioni.org per trasmettere e diffondere l’amore e l’importanza della lettura. 

PS: trovate gli altri nostri buoni motivi per leggere QUI.

 

I tre porcellini... una fiaba quasi classica

on Venerdì, 17 Maggio 2013. Posted in libri

I tre porcellini... una fiaba quasi classica

Visto che è venerdì, interrompo momentaneamente la serie di post sulle erbette, per parlarvi di un libro per bambini... ma come direte voi, la fiaba dei tre porcellini la conosciamo già, è trita e ritrita... e invece no, quella che vi voglio presentare oggi è la versione di Giusy Quarenghi e Chiara Carrer per Topipittori. Diciamo la verità, la storia "classica" non è che mi piaccia moltissimo, soprattutto per la fine riservata al lupo... Però alle bimbe piace soprattutto se si fa l'effetto vento e le discussioni e riflessioni che possono nascerne sono svariate ... per esempio un giorno con Alice siamo andate a finire nel discorso "edile", e lei vedendomi spesso sfogliare riviste in cui ci sono case di legno mi ha chiesto come mai la casa del secondo porcellino non è solida... ed in effetti attualmente sia la casa in paglia che quella in legno sarebbero certamente auspicabili ed ecologiche oltrechè solide! :-)

Ma tornando a noi, in questa versione ci sono tanti spunti di riflessione... intanto i porcellini sono tre, ma una è una porcellina che diventa quasi la protagonista della fiaba, poi le casette:

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le pime due realizzate con materiali di "una specie di discarica" davanti alle quali la porcellina osserva dubbiosa "Mah..." per finire con la figura del lupo, direi quasi simpatica nel suo essere confusa... tanto da non capire se ha mangiato o meno i maialini. E la terza casa? Quella della porcellina? Questa è la cosa che sorprende di più, il grande cerchio di fuoco all'interno del quale stanno i porcellini ballando e cantando, sostituisce la casa vera e propria! A noi adulti salta subito in mente il richiamo al grande fuoco in cui cade il lupo nella storia originale e anche il grande fuoco attorno al quale cercano rifugio i primi uomini, il focolare famigliare. Riuscirà il lupo a violare anche la terza "casa"? Cosa faranno i porcellini? Questo non ve lo svelo... però pare che questi maialini "siano diventati i capostipite della grande tribù dei maiali selvatici, che non hanno paura dei lupi e non si lasciano addomesticare."

Il libro ha immagini semplici in bianco e nero con poche cose colorate: i maialini, l'acqua del lago, il lupo e il grande fuoco. Gli elementi essenziali che saltano subito all'occhio e alle orecchie dei bambini. 

Alice è rimasta decisamente incantata da questa versione dei tre porcellini e l'ha eletta a sua versione preferita perchè c'è la porcellina che come trovate scritto nel retro di copertina, anche se il lupo le fa paura, "non ha mica tanta voglia di chiudersi in una casetta e starsene lì al calduccio, al sicuro, ad aspettare di sentirlo ululare."

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB.

 

 

Il manuale dei cibi fermentati

on Giovedì, 16 Maggio 2013. Posted in libri, all'aperto

... e ricetta per lo spumantino di sambuco

Il manuale dei cibi fermentati

Dopo una breve pausa torno a presentarvi un libro di cucina per la raccolta del giovedì del libro di cucina dell'amica Annalisa di Passato fra le mani

 

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e in particolare vi voglio parlare de "Il manuale dei cibi fermentati" di Michela Trevisan per TerraNuova edizioni. Si tratta di un libro cha ho acquistato ormai svariati anni fa, quando mi avvicinavo timidamente al mondo dell'autoproduzione ed è stato penso il primo "luogo" in cui ho sentito perlare di pasta madre, nonchè di tanti altri alimenti fermentati dai nomi strani ed esotici fra cui il kefir (quello di soia lo vedete nella foto qui a fianco) che ho avuto fra le mani solo dopo un po' di anni.

manuale cibi fementati

Il libro è organizzato in cinque capitoli, nei quali dopo le doverose spiegazioni sui vari tipi di fermentazione, sulla scelta della materia prima e dei materiali, si passa all'elencazione dei cibi fermentati che si possono produrre in casa e infine alle ricette, divise per alimenti, bevande, condimenti e altre preparazioni. Io ho la versione vecchia che non aveva immagini, ora è uscita la nuova versione corredata da immagini cosa che secondo me viene molto utile a capire il procedimento in alcune ricette.

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Le ricette sono tutte vegetariane, buona parte vegane, nell'indice queste ultime sono evidenziate col simbolo della V formata da due foglie.

Io ve lo consiglio se siete in fase autoproduttiva, soprattutto ora con la bella stagione e tante cose che cominciano ad esserci nell'orto o regalate dalla natura vien proprio voglia di provarci!

Di tutte le ricette del libro vi lascio questa che ho rifatto domenica sera con alcuni dei fiori di sambuco che ho raccolto a Ca' di Mezzo: lo spumantino di sambuco.

Per prima cosa trovate i vostri alberi di sambuco fioriti, come al solito lontano da strade e luoghi inquinati, raccogliete gli ombrelli, per fare solo lo spumantino ve ne bastano pochissimi...

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ingredienti:

  • 2 ombrelli di fiori di sambuco
  • 1 litro di acqua
  • 1/2 limone
  • 100 gr di zucchero di canna

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Realizzazione:

Versare l'acqua in ciotola di vetro assieme al succo e alla buccia del limone (io l'ho pelata con il pelapatate). Aggiungerelo zucchero e mescolare fino allo sciogliemento dello stesso, aggiungere i fiori di sambuco. Coprire con un canovacci pulito fermato da un elastico in modo che non entrino insetti o polvere e esporre al sole per 3 giorni. Successivamente travasare in bottiglie di vetro con l'aiuto di un imbuto e filtrando con un colino a maglia fine. Non riempire completamente le bottiglie ma lasciare un po' di aria, 5 - 7 cm. Tappare e rimettere al sole per altri 3 giorni finchè si vedono apparire le bollicine che indicano che lo spumante è pronto (potete anche sgasare aprendo leggermente i tappi). Lasciare riposare al fresco per un paio di giorni e consumare fresco!

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Informazioni utili su questa pianta, sulle proprietà dei fiori e delle bacche le trovate QUI.

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di 

Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia".

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per la categoria ricette - sambuco (sambucus nigra).

 

La biblioteca di Alice ed Elena # 8

on Mercoledì, 08 Maggio 2013. Posted in libri, orto

maggio 2013

La biblioteca di Alice ed Elena # 8

Rieccoci con l'appuntamento mensile dedicato alla biblioteca delle bimbe, o meglio ai libri che stanno/stiamo maggiormente leggendo in questo periodo. Stavolta ho deciso di dedicarlo all'orto ovvero ai libri su semi, verdure e orticoltura per bambini che abbiamo in casa o che abbiamo trovato in biblioteca e che ultimamente spulciamo spesso anche perchè hanno un diretto richiamo con l'attività preminente, sia di noi adulti che delle bimbe, in questo periodo (propri ieri siamo riusciti anche a seminare i fagiolini...). Sono libri semplici adatti a bimbi anche picccoli, ma che si prestano a fare da spunto per allargare il discorso e trattare temi più complessi. I piccoli poi faranno domande e si incuriosiranno!

DSCF8941I primi due libri sono vecchiotti, non so se si trovino da acquistare infatti noi li abbiamo recuperati in biblioteca, non per questo sono superati, l'argomento non ha tempo! Partiamo da un libro semplice semplice ovvero "La carota" della serie "un libro da scoprire" ed. Elle. La nostra protagonista, molto amata dalle birbe, viene presentata assieme agli altri ortaggi dell'orto, in tutte le vesti, intera, pelata, a fette...

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DSCF8938Un librino simpatico è anche Pà Tatiana, ed. Gallimard jeunesse, 1997 di Agathe Henning. Si tratta di un libricino in francese che abbiamo scovato in biblioteca... la protagonista Pa' Tatiana ci racconta la sua storia nel tempo e dall'orto alla tavola per apprendere come coltivarla e cucinarla. A conclusione un paio di ricette illustrate e facili da fare con i bambini. Della stessa serie To'Mathilde (una simpatica pomodorina), Caro'Therese (la carota ovviamente), la fragola Frais'Elisa, Il Me'Leon e la Ban'Anna.

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Sempre reperita in biblioteca la raccolta di fumetti "Pimpa e la campagna" (di cui vi avevo parlato anche qui), con fumetti vari ambientati anche nell'orto... sempre divertenti per i bimbi.

335-Storia-di-un-piccolo-semePassando a libri più facili da recuperare e recenti "Storia di un piccolo seme" di Elena Balsamo ed. Bambino Narturale: un libro dolcissimo in cui i bambini accompagnano il semino da quando viene messo nella terra fino a quando diventa un grande albero. A me piace molto l'analogia della terra-madre-ventre (vedi immagine in apertura all'articolo) e l'amorevolezza del contadino rispetto al seme e alla terra.

Poi vi segnalo "Teodoro semina fagioli" di cui vi avevo parlato lo scorso anno e anche "La danza del chicco di grano" che io avevo ridisegnato in forma di striscione pieghevole qualche anno fa per Alice, e Alice ha ridisegnato col mio aiuto qualche mese fa per l'amico Alessandro.

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Infine un libro che è nella mia lista dei desideri che ho ordinato e non vedo l'ora di avere fra le mani: "Un semino come me" di di Anna Matarese, disegni di Claudia Polizzi, per Becco Giallo, Critical Kids: per saperne di più vi rimando alla bella recensione di Cì.

E ora aspetto i vostri suggerimenti sul tema!

Questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB

 

"Out of sight" e "Birds of a feather" - libri-gioco

on Mercoledì, 01 Maggio 2013. Posted in libri

Qualche settimana fa mi sono imbattuta nell'articolo di Libere Lettere in cui presentava un bellissimo libro: Gli animatti e logicamente mi sono messa subito alla sua ricerca. L'ho trovato, ma il prezzo mi bloccava un po'... poi a fianco girando fra i suggerimenti ho visto che c'era la possibilità di prenderne una versione "inglese" e di accompagnarlo ad un altro libro dedicato solo agli uccelli. Ho pensato che sarebbero stati un bel regalo per le bimbe e allora ecco direttamente dagli Stati Uniti i fantastici libri che sono arrivati: ""Out of sight" e "Birds of a feather" entrambi di Pittau & Gervais.

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In primis colpiscono per le dimensioni piuttosto importanti (devo ancora trovargli un posto fisso in cui tenerli...), poi per come sono strutturati, infatti le pagine sono munite di finestrelle sotto le quali si nascondono animali (nel primo libro) o uccelli (nel secondo). Il gioco consiste nello scoprire l'animale nascosto grazie all'ombra, oppure alle impronte o alle pellicce

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o dalle parti del corpo...

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Di chi saranno queste orecchie?

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e queste piume?

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e queste uova colorate, grandi e piccole?

Dietro ad ogni finestrella viene svelato il nome dell'animale e una piccola curiosità, il testo è in inglese in entrambi i libri, un valore aggiunto a mio avviso, per abituare i bambini ad altri suoni e altre lingue. 

Si può scegliere di leggere il libro in diversi modi, semplicemente lasciando fare ai bambini che si divertiranno a scoprire i vari animali, leggendo per loro il testo in inglese con o senza traduzione, traducendolo direttamente in italiano, dicendo solo il nome degli animali in inglese e lasciando a loro la traduzione in italiano. 

A mio avviso sono libri adatti sia a bimbi piccoli, infatti Elena adora apire le finestrelle e nominare gli animali, sia per bimbi in po' più grandi, visto che si trovano anche animail strani o poco noti. Si divertiranno anche ad osservare i dettagli e a provare a indovinare dal tipo di pelo o dall'ombra. Testai anche con bimbi più grandicelli, che dopo le iniziali resistenze sembrano averli graditi... :-)

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PS: vi segnalo che da QUESTA pagina potete vedere anche un video sul libro "Birds of a feather"

PPS: questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB

Le parole magiche... a teatro

on Giovedì, 25 Aprile 2013. Posted in libri, all'aperto

Le parole magiche... a teatro

Da un po' di tempo è antrato in casa nostra un coniglietto, Simone, protagonista di una serie di libri editi da Babalibri e scritti da Stephanie Blake, le bimbe lo adorano, le storie sono semplici e divertenti e ricalcano episodi comuni alla vita di ogni bimbo, dall'arrivo di un fratellino, ai giochi all'aria aperta con o senza fratello, i pidocchi, l'inizio della scuola... ma ultimamente non riusciamo a riportare in biblioteca il più gettonato, ovvero Caccapupù, dove il nostro piccolo Simone sembra conoscere solo questa parola, tanto da rispondere alla domanda "posso mangiarti?"  del lupo: "Caccapupù", finendo conseguentemente nella sua pancia... però il lupo verrà "contagiato" da questa parola che sarà anche la salvezza del piccolo. 

Qualche settimana fa sono incappata in un volantino dell'iniziativa "Casoni Animati" che si teneva domenica scorsa presso i casoni (tipici edifici rurali della prima metà del '900 con tetto in canne e paglia del nostro territorio, ne abbiamo due vicini a casa, quello rosso e quello bianco). La bellissima iniziativa rivolta ai bambini era una serie di letture animate con diversi temi nel corso di tutta le giornata e in entrambi i casoni. Purtroppo quel giorno pioveva e quindi la manifestazione è stata spostata al bellissimo Teatro Filarmonico della città. Una di queste letture aveva come filo conduttore "Le parole magiche", letture a cura della Cooperativa Apiediscalzi, e portava i bambini nel mondo delle parole e delle lettere attraverso la lettura di vari libri e la successiva animazione. Fra questi c'erano alcuni fra i nostri preferiti, ovvero Tatarì Tararera e il succitato Caccapupù: non potevamo farcelo sfuggire! :-)

La mattinata è stata molto coinvolgente, per entrambe le bimbe, Alice e gli altri bimbi dai 3 anni in sù sul palco ( e che gioia per loro poter stare lì in alto con gli attori!) hanno ascoltato e partecipato alla lettura, mentre Elena più piccola ha seguito con me, ma sempre molto attenta e partecipe in quella che per lei era una vera e propria novità. E devo dire che è stato molto divertente anche per gli adulti.

Il racconto è partito proprio dal libro "Le parole magiche" di Donatella Bisutti: quali sono le parole veramente magiche? quelle che fanno succedere qualcosa... passando poi per "La grande fabbrica delle parole" di Agnes De Lastrade e Valeria Docampo, ed. Terre di mezzo (questo bellissimo libro l'avevo già notato in articolo di MammaMoglieDonna), Tararì Tararera, Cacca-pupù... 

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Nella seconda parte i bambini sono diventati i protagonisti interpretando con i corpi le vocali, tutti assieme

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la O

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la U

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la I, o singolarmente

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(le A)

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 (le E)

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 (le O)

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(le U)

e infine sono stati invitati a disegnare le lettere trasformandole in qualcos'altro. Da questi lettere-disegni sono nati dei librini ognuno con una storia diversa.

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Anche Elena ha voluto disegnare la sua O - chiocciola

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e logicamente ha creato il suo libro...

Inutile dirvi che Alice ha completato il suo librino a casa intitolandolo "Alice nel paese delle meraviglie" ma con una storia tutta sua completamente inventata, che legge spesso ad Elena.

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Queste qui sopra (scusate la foto sfocata) sono le E che sono scale rosa e azzurre che portano in cima alle

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grandi montagne con la neve rosa che sono le A.

Insomma un'esperienza che ci è davvero piaciuta!

PS: questo post partecipa al VdL di Paola Homedemama e alla condivisione di libri per bambini "La biblioteca di Filippo" su FB

 

 

 

Leggere per...

on Martedì, 23 Aprile 2013. Posted in libri

Leggere per...

... amare ancor di più il cioccolato!

25 CopeCioccolata picA tutti gli amanti della cioccolata grandi e piccini le birbe consigliano questo libretto "Mi piace il cioccolato" di Davide Calì e Evelyn Daviddi ed. Zoolibri (al link potete anche vedere alcune pagine). Un libro in cui scoprire i tipi di cioccolato, i momenti in cui mangiarlo, i diversi stili per gustarlo...

Elena si identifica con lo stile ruspa spazzatutto, Alice con lo stile squaglione...

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e soprattutto che è meglio lasciarne un pezzettino per domani! :-)

Altri buoni motivi per leggere:

  • ... per stare un po' da soli...

 

 

 

 Leggere per…  – Un’iniziativa equazioni.org per trasmettere e diffondere l’amore e l’importanza della lettura

 

La biblioteca di Alice ed Elena # 7

on Mercoledì, 17 Aprile 2013. Posted in libri

aprile 2013

La biblioteca di Alice ed Elena # 7

Rieccoci anche questo mese con l'appuntamento bibliotecario delle bimbe, che visto il periodo è dedicato alla primavera.

topazio e la primaveraElena ha riscoperto un librino che amava Alice alla sua età, della serie di MiniTop, ed. Sanpaolo "Topazio e la primavera" di Alberto Benevelli e Loretta Serofili, delicata storiella del risveglio di una ritardataria primavera: in perfetto accordo con quest'anno! :-)

chissadoveAd entrambe è piaciuto anche "Chissàdove" di Cristiana Valentini e Philip Giordano ed. Zoolibri. Immagini in bianco e nero dove mergono solo i piccoli semini pronti a staccarsi dall'albero mamma, partire col vento e arrivare a chissàdove... un semino però perde il vento e rimane attaccato al ramo, sta bene lì coccolato e protetto e "Ancora un altro giorno..." dice l'albero dal cuore tenero di ciliegio... chi aiuterà questo distacco? e dove sarà chissàdove? Forse non molto lontano...

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prima cera un fioreL'ultimo libro che vi segnalo, l'abbiamo invece acquistato quasi casualmente durante una gita, si tratta di "Prima c'era un fiore" di Angela Nanetti e Pia Valentinis ed. MottaJunior. Un viaggio nelle stagioni, nel tempo che passa pagina dopo pagina in cui il protagonista prima è un fiore, che si trasforma, poi un merlo che prende il frutto che prima era un fiore, poi una rana nello stagno su cui è caduta la prugna, poi il gatto che fuggendo dal cane fa cadere tutti i frutti, poi una bimba che osserva dalla finestra la pioggia e foglie colorate che cadono e poi la neve che cade sull'albero su cui riposano le galline per finire con il girotondo delle stagioni. 

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Quali sono le vostre letture primaverili?

Questa biblioteca primaverile partecipa al  Venerdì del libro di Paola, Homemademama e anche alla condivisione di libri per bambini sul gruppo FB "La biblioteca di Filippo".

 

Libri liberi

on Giovedì, 11 Aprile 2013. Posted in libri

vetrinetta nuova2Diversamente dagli altri venerdì oggi non vi propongo una recensione di un libro o più libri, pur rimanendo nel tema. Infatti vi voglio raccontare di questa nuova iniziativa intrappresa dall'associazione Al ritmo del tam tam di cui faccio parte (la stessa del gas per intenderci) relativamente ai libri. Partiamo dall'inizio...

L'associazione si trova a gestire un bel po' di libri fondamentalmante sul tema del commercio equo, del consumo critico, della cittadinanza responsabile e della finanza etica. Molti di questi libri vanno a formare quella che noi chiamiamo la "Biliotequa" di cui a breve faremo dono alla biblioteca della nostra città in modo che altri possano usufruirne. Oltre a questi libri, ne abbiamo di doppi e molti di noi si trovano ad avere in casa libri letti che giaciono dimenticati e non usati negli scaffali. Da lì l'idea di liberarli, rimettendoli in circolazione in modo che anche altri possano leggerli. 

Ci mancava lo spazio e qui l'idea di "sfruttare" la vetrinetta espositiva che abbiamo presso il patronato della parrocchia di S.Anna per realizzare un piccolo punto di liberazione di libri. 

In pratica noi abbiamo iniziato liberando (con dedica interna) alcuni libri dell'associazione o di noi soci, questi testi (che possono riguardare qualunque tematica) sono a disposizione di chi vorrà fermarsi a leggerli o portarseli a casa. Chi lo vorrà potrà a sua volta donare un libro lasciandolo assieme agli altri. In prossimità dei libri liberati c'è il quaderno dei libri liberati nel quale si possono lasciare i propri pensieri, commenti sui libri letti o liberati o semplicemente riportare quale libro si è preso e/o liberato. 

Il punto Libri Liberi è aperto con gli orari del patronato, chiunque può usufruirne... che dite vi piace l'idea?

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Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina!

on Mercoledì, 03 Aprile 2013. Posted in libri

Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina!

E visto che è venerdì, giornata dedicata ai libri, stavolta vi voglio parlare di un libro dolcissimo che ho da poco finito di leggere, non un libro per bambini, ma dedicato ai bambini e che parla di loro, nello specifico di fratelli (e sorelle). Si tratta dell'ultimo libro di Giorgia Cozza, "Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina" ed. Il bambino naturale. Come avrete capito è un testo dedicato alle famiglie con più bambini o che stanno per allargarsi, che parla dell'arrivo di un nuovo bimbo visto dal punto di vista del fratello/sorella. E' un libro perfetto da leggere in gravidanza perchè a mio avviso è molto tranquillizzante. L'accento infatti non viene posto sulla possibile rivalità o gelosia fra i fratelli, ma sugli aspetti positivi: l'amore non si divide ma si moltiplica, questo è il messaggio principale che poi viene declinato nelle varie situazioni. Il nuovo arrivato sarà un dono per i genitori ma anche per il fratello più grande che avrà un compagno di giochi, un amico, un confidente... Le eventuali rivalità fra i piccoli vengono accolte e viste con una valenza positiva come possibilità di confronto e crescita per entrambi. 

Anche per i genitori timorosi di "togliere" qualcosa all'uno all'altro figlio il libro fornisce un punto di vista alternativo: il nuovo arrivo sarà sempre un dono per tutta la vita e arricchirà la casa di nuovo amore!

Il libro dopo l'introduzione che riporta proprio il concetto del nuovo nato come dono, affronta il periodo dell'attesa visto dal punto di vista del fratello maggiore, poi della mamma, del papà e infine del nascituro. A seguire il momento della nascita e i primi giorni nel secondo capitolo. Il terzo riguarda la vita in 4 (o più) con il formarsi nuovi equilibri, puntando l'attenzione sia sulla mamma (gestione dell'allattamento, eventuale tandem), sia su quello del padre. Il quinto capitolo è completamente dedicato alla nuova situazione in cui viene a trovarsi il figlio maggiore e sulla gestione degli eventuali momenti difficili, che poi continua nel sesto capitolo "Favorire la relazione fra fratelli". Infine gli ultimi capitoli riguardano le famiglie numerose e le situazioni particolari.

Alla fine di tutti i capitoli ci sono le voci di mamme, papà e bimbi, che sono secondo me tra le parti più belle e divertenti del libro: infondono coraggio e tranquillità essendo le voci di chi ci è già passato... e anch'io e Alice abbiamo voluto fare la nostra parte con le nostre brevi testimonianze!

L'ultima parte del libro riporta le "voci di esperti" sull'argomento.

Peccato che Giorgia non l'abbia scritto prima perchè nella seconda gravidanza mi sarebbe stato utile! In ogni caso è un bel libro piacevole da leggere e che fa comodo anche dopo nel caso di momenti tesi della vita fra fratelli, perchè ci da i mezzi per ridimensionare le situazioni vedendole da un altro punto di vista. Io per esempio quando vedo le piccole "litigare" fra di loro o arrabbiarsi ho cominciato a vedere la cosa in modo diverso, come un momento in cui stanno imparando a relazionarsi l'un l'altra. E poi ho imparato a farmi una lista mentale della giornata, con da una parte le cose che hanno fatto insieme tranquillamente e dall'altra in momenti in cui si sono scontrate: in effetti i primi sono sempre superiori ai secondi, solo che passano spesso inosservati!

Insomma un libro che vi consiglio!

PS: Un occhio alle foto: potreste incappare in qualcuno di conosciuto!

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PPS: Questo post partecipa all  Venerdì del libro di Paola, Homemademama

 

Librini senza testo

on Mercoledì, 27 Marzo 2013. Posted in libri

Librini senza testo

Questo mese inserisco un appuntamento aggiuntivo per la bilbioteca di Alice e Elena, proponendo due librini particolari perchè senza parole, o meglio senza testo scritto. Sono librini di genere diverso fra di loro, ma accomunati dalla caratteristica che essendo senza parole diventano un bellissimo gioco di immaginazione per i piccoli e grandi lettori. 

IndovinaChiHaRitrovatoOrsettoIl primo libro di Babalibri è "Indovina chi ha ritrovato Orsetto" di Gerda Muller. Il libro oltre che senza testo è anche senza "umani" nel senso che vediamo i protagonisti umani solo nella prima e nell'ultima pagina, come una sorta di presentazione, e nei disegni sui risvolti di copertina che èpossono essere usati come dei suggerimenti per i lettori. Nelle pegine si susseguono tre serie di impronte umane, una marrone più grande, una rosse e una blu. I tre umani escono di casa, vanno nel bosco, un cane però porta via l'orsetto e allora tutti a cercarlo, per poi tornare a casa. Seguendo le impronte si percorre la storia che non è una sola, ma può essere più lunga o più corta, più o meno ricca di particolari. Non c'è un modo univoco di leggere questo libro. Ad Alice piace seguire una ad una le "scie" di impronte e mentre le segue ripercorrendole col dito, racconta "... e poi va nel bosco... poi va dietro l'labero... poi entra nella capanna..." Le piace anche immaginare i percorsi degli animali dal putno in cui si interrompono... "... e poi è volato via fino a quest'albero..." Elena la ascolta rapita e indica gli animali che si incontrano nella storia come a chiedere informazioni aggiuntive. Anche i dettagli cambiano: 

i bambini si fermano a mangiare le more

I bambini giocano a nascondino fra gli alberi e la mamma li sta cercando

i bambini fanno merenda nella capanna

i bambini si raccontano storie nella capanna

la mamma si siede a leggere un libro

la bambina cerca l'orsetto ma non lo trova e scoppia a piangere e la mamma la consola

il fratello va a cercare l'orsetto

il signore richiama il cane e gli dice di mollare lì l'orsetto

oltre lalberoIl secondo libro è "Oltre l'albero" di Mandana Sadat ed. ArteBambini. La prima volta che l'ho visto mi ha emozionato per il modo in cui è disegnato... disegni essenziali: per rappresentare i tronchi degli alberi poche righe verticali a carboncino in cui si muove una bambina che curiosa corre fino alla cima di una collinetta su cui si trova uan semplicissima casetta con la finestra illuminata di giallo e spia dalla finestra: una torva vecchia vestita di nero con lunghe unghie e un'ombra minacciosa è quello che vede. Questa immagine è invece molto dettagliata.

La bimba scappa piangente a nascondersi dietro all'albero, ma la strega la segue fuori dalla casa e si sdraia a riposare proprio appoggiata all'albero dietro cui piange la bimba.

oltre1

Ed ecco le uniche parole del libro uscire dalla bocca della vecchia: "c'era una volta..." accompagnate dalla figura di un drago che si "srotola" davanti agli occhi meravigliati della bambina che accoglie l'invito a salirci e giocarci. La vecchia passa in secondo piano, protagonista è il drago, che gioca con la bimba. Alla fine il drago ritorna nella bocca della vecchia da cui era uscito. Ora la bimba ha un'amica!

oltre

Ho osservato con attenzione le reazioni delle bimbe, temendo che l'immagine della vecchia le intimorisse. Invece adorano questa storia, che finisce con un lieto fine! Vi lascio con alcune considerazioni di Alice:

"La bimba aveva paura e pensava che era una strega, ma poi le ha raccontato una bellissima storia di un piccolo drago che la faceva giocare e sono diventate amiche!"

"Questo è un piccolo drago... è grande, ma è un cucciolo, che vuole giocare con la bimba e la fa salire in groppa e saltare: le gli fa il solletico e lui ride!"

Questo post partecipa all  Venerdì del libro di Paola, Homemademama e anche alla condivisione di libri per bambini sul gruppo FB "La biblioteca di Filippo".

 

Note di cucina di Leonardo Da Vinci

on Lunedì, 25 Marzo 2013. Posted in libri, cucina

Note di cucina di Leonardo Da Vinci

Fin dalla tenera età ho rifiutato di mangiare carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all'uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all'uccisione degli uomini.

Leonardo  Da Vinci

Vi avevo preavvisato quando vi ho presentato il testo "A tavola con Omero" del fatto che mi ero procurata anche altri due libri di storia della cucina, uno di questi ve lo presento oggi, ovvero "Note di cucina di Leonardo Da Vinci" di Shelagh e Jonathan Routh. Infatti molti non sanno che Leonardo aveva una grande passione per la cucina, tanto da gestire con Botticelli una locanda a Firenze e da essere Gran Maestro di feste e banchetti alla corte degli Sforza. E di questo aspetto parla questo librino che si legge tranquillamente in poche ore. Divertente, curioso e sorprendente per molti versi, svela aspetti della vita e del pensiero di Leonardo che mi hanno decisamente meravigliato.

Il testo è composto di due parti: nella prima dopo l'introduzione c'è il "ritratto gastronomico" di Leonardo, che ci svela ad esempio che alcune delle sue famose macchine da guerra in realtà erano nate come macchine da usare in cucina per facilitare il lavoro. Tutta la sua vita viene ripercorsa alla luce della sua passione per la cucina e dell'incomprensione per il suo modo di intenderla: poche cose molto decorate nei piatti quasi un precursore della Novelle Cousine! Peccato che ai commensali affamati le foglie di basilico bellamente disposte a fiore sulle fette di pane non fossero partricolarmente gradite! 

La seconda parte invece è la traduzione del Codice Romanoff, un librino attribuito a Leonardo e ritrovato recentemente dove si trovano riportate alcune ricette dell'epoca che Leonardo ricopia da altri, mescolate a suoi pensieri sparsi. Non vi aspettate quindi ricette vegetariane, ma un elenco di preparazioni che al giorno d'oggi possono sembrare strane che rapprensentavano i piatti utilizzati alla corte degli Sforza e verso i quali Leonardo non nutre spesso particolare simpatia...

Tutto ciò che viene portato a tavola del mio Sire Ludovico mi turba. Ogni pietanza è di una confusione mostruosa. Tutto è troppo abbondante. In questo modo mangiavano i barbari. Tuttavia come posso convincerlo quando lui disprezza i miei piatti a base di nobili broccoletti e non trova spazio per le mie prugne accompagnate da una bella carota? Perchè c'è più beltà in un solo broccoletto, più dignità in una singola carotina che nelle sue dodici pentole dorate, impilate, stracolme di carne e ossa; c'è più austerità in una prugna secca, più sostanza in due fagiolini verdi. Cosa devo fare per convincerlo di questo? La semplicità è tutto quello che il mio Sire deve riscoprire. E non solo lui ma tutto il paese.

Ma il suo genio è incompreso non solo nelle preparazioni, ma anche nelle sue "invenzioni". Per esempio quello che lui chiama "spago mangiabile" ovvero una sorta di precursore degli spaghetti, per i quali inventa anche la forchetta a tre rebbi che prima non esisteva. O ancora l'idea dell'hamburger...

...E se mettessi la carne fra due fette di pane? Ma come posso chiamare questo piatto?

O l'uso del tovagliolo che lui giudica una grande invenzione visto l'uso che si faceva della tovaglia. Per non parlare delle gigantesche macchine mosse da animali che dovevano servire a frullare o tritare... 

Un librino che vi consiglio perchè leggero e divertente, per conoscere alcune curiosità sulla cucina quattro-cinquecentesca e per meravigliarvi ddi fronte alla lungimiranza di certi pensieri.

PS: non sono riuscita a trovare alcuna ricetta replicabile... :-)

Questo post partecipa al giovedì del libro di cucina di Annalisa di Passato tra le mani

giovedi-del-libro-di-cucina

 

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