in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Margherita salata

on Mercoledì, 05 Settembre 2012. Posted in cucina

Una torta salata da condividere

La settimana scorsa con immenso piacere ho avuto ospiti Valentina Mammafragolaecioccolato e la sua meravigliosa famiglia giunti in camper direttamente dalla Sicilia!

Due giorni fra passeggiate, giochi e letture con i bambini in casa o in giardino, impasti e ricette condivise e soprattutto tante chiacchiere sul divano tra amiche con cui si sa di avere punti di vista comuni!

 altalena

letture ponte

Per l'occasione ho messo all'opera la Gilda che ha sfornato un ottimo pane al farro e semola di grano duro che ci ha accompagnato nei vari pasti condivisi

pane

e una torta salata nata dalla rielaborazione di una ricetta per la torta di rose salata. Ne ho cambiato la forma in modo da farne un fiore di cui ogni commensale può prendere un petalo e ovviamente l'ho veganizzata, sia nella farcitura che nell'impasto. E'stata un successone, morbida, gustosa, leggera... sparisce subito!

Ecco quindi la ricetta, ad uso di Valentina che è ripartita con una figlia di Gilda nel frigo e che spero la proverà presto e di chi ha voglia di assaggiare questa meraviglia!

ingredienti per l'impasto:

  • 200 gr di kefir di soia o yogurt di soia (io ho usato il primo)
  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 200 gr di farina integrale
  • 200 gr di farina di farro bianca

ingredienti per la farcitura (tutte verdure appena colte dall'orto!):

  • 1 zucchina grande
  • 1 melanzana
  • 1 porro
  • sale integrale fino qb

All'opera!

Sciogliere la pasta madre nel kefir (o yogurt), aggiungere l'olio e il sale. Aggiungere mescolando la farina di farro e di seguito la farina integrale. Passare a impastare sulla spianatoia (se serve eventualmente aggiungere altra farina integrale durante l'impasto) fino ad avere una bella palla liscia e omogenea.

Mettere a lievitare coperta nel forno spento per almeno 4 ore o comunque fino al raddoppio dell'impasto.

Nel  frattempo affettare finemente la zucchina, il porro e la melanzana, salarli e passarli in padella antiaderente con pochissima acqua. Lasciare asciugare e spegnere.

Riprendere l'impasto lievitato, stenderlo grossolanamente sulla spianatoia infarinata e dare la forma di rettangolo spesso circa 1 cm. Versare le verdure e arrotolare. Tagliare a fette di circa 5 cm il rotolo.

Dusporre la prima fetta al centro di una teglia con carta forno e posizionare man mano tutte le fette attorno come i petali di un fiore.

lievitazione

Mettere a lievitare coperto per un paio d'ore.

Accendere il forno a 190° ventilato e infornare per 40 minuti.

cotta2

Servire ancora tiepidina su un unico piatto e lasciare che i commensali si servano da soli!

PS: era la seconda volta che preparavo questa torta salata, la volta precedente nel ripieno avevo messo anche dei pezzetti di formaggio montasio che avevo da finire al posto dei porri... devo dire che questa versione vegan senza formaggio batte alla grande quella formaggiosa, soprattutto i porri danno un gusto ottimo! Quindi il mio consiglio è: resistete alla tentazione di metterci formaggi che è fantastica senza!

 

Marmellate di fine estate: more di rovo, sambuco e fichi

on Sabato, 01 Settembre 2012. Posted in cucina

Una proficua camminata in montagna!

Come vi anticipavo qui, una delle varie passeggiate che abbiamo fatto in questo periodo è stata nei monti Lessini orientali in Val di Chiampo, zona poco conosciuta, ma molto bella. In particolare siamo partiti dal paesino di Durlo alla ricerca di una cascatella che però non abbiamo raggiunto perchè abbiamo preferito goderci il fresco, andare piano al passo con le bimbe e soprattutto raccogliere tutte le meraviglie che trovavamo lungo il cammino! Stavolta  sono riuscita a salvare qualcosa dalle grinfie delle piccole divoratrici in particolar modo della più piccola definita anche "pozzo senza fondo" che ingoia tutto a piene mani ripetendo a bocca piena "Gnam-gnam gnam-gnam".

more1

Il sentiero era infatti bordato in molti punti da grandissimi cespugli di more di rovo, mature e dolci: mai viste così tante! Purtroppo non avevo con me borse o cestini e quindi quando ho riempito la borsa della macchina fotografica ho dovuto sospendere il raccolto!

sambuco1

Proprio in prossimità del parcheggio la seconda sorpresa, ovvero dei sambuchi stracarichi di frutti maturi, che quest'anno non ero riuscita a trovare il tempo di andare a raccogliere: qui in quota ci hanno aspettato! Stesso problema: ero senza borse e le bacche di sambuco macchiano molto, fortunatamente avevo dei gironali vecchi in auto che ho arrotolato in modo da farne dei coni dove riporre i frutti.

Una volta a casa prima di andare a letto mi sono messa al lavoro per farne della marmellata, a cui ho aggiunto anche quella di fichi.

fichi1

Ecco gli ingredienti per le 3 marmellate! Il procedimento è lo stesso per tutte e 3.

more2Marmellata di more di rovo:

  • 1 kg di more di rovo ben mature
  • 1 limone
  • 100 gr di malto di riso bio
  • 50 gr di acqua

sambuco2Marmellata di bacche di sambuco:

  • 1 kg di bacche di sambuco (le bacche vanno tolte dai rametti, attenzione che ci si sporca parecchio)
  • 1 limone
  • 100 gr di zucchero di canna integrale mascobado
  • 1 cucchiaino di agar agar

fichi2Marmellata di fichi:

  • 1 kg di fichi (tagliati a pezzetti e privati del picciolo)
  • 1 limone
  • 60 gr di malto di riso bio

Procedimento:

La sera mettere la frutta (pulita e nel caso dei fichi tagliata a pezzi) in una pentola, aggiungere il succo di un limone, lo zucchero o il malto a seconda e mescolare bene. Lasciare riposare per tutta la notte coperto e a temperatura ambiente. La mattina, accendere il fuoco e portare a bollore la frutta. Lasciar bollire finchè non addensa. Nel caso del sambuco aggiungere un cucchiaino di agar-agar (alga che serve come addensante), mascolare e lasciar bollire una decina di minuti. Nel frattempo preparare i vasetti. Prendere i vasetti puliti e metterli in forno a 140° per 15 minuti. Lasciarli nel forno.

Quando la marmellata è pronta estrarre man mano i vasetti dal forno e riempirli con la frutta bollente. Tappare e serrare bene. Mettere a raffreddare capovolti. Quando si è formato il sotto-vuoto (sentite il click del tappo che rientra), raddrizzare e lasciare raffreddare completamente.

Questi vasetti di confettura di fichi.

fichi-vasetti

Questa la marmellata di more spalmata su un ottima fetta di pane morbido al succo di carote (ricetta di Xcesca de "La tana del riccio" che approfitto per ringraziare visto l'ottimo pane che ne è uscito!)

fetta con more

Per quella di sambuco fidatevi dell'assaggiatrice ufficiale che vi manda un saluto! :-)

assaggiatrice

 

 

 

Dolcetti sesamini

on Venerdì, 31 Agosto 2012. Posted in cucina

Dolcetti sesamini

latte sesamoLa settimana scorsa ho provato il buonissimo latte di sesamo di Ravanello Curioso: una bontà! Mi rimaneva l'okara costituito da sesamo e uvetta frullati, ho pensato quindi di riciclarlo velocemente per dei dolcetti freddi (non cotti) e veloci da preparare che anche le bimbe hanno apprezzato. Novità questa perchè Alice non mangia dolci (a meno che non siano ricoperti di cioccolato fondente... ), ma il cocco l'ha conquistata!

Velocissima da preparare secondo me potete farli anche con l'okara di altre bevande a base di frutta secca o semi.

ingredienti: 

  • 130 gr di okara di latte di sesamo (costituito da sesamo e uvetta frullati in parti uguali)
  • 40 gr di malto di riso
  • 5 gr di cacao in polvere
  • 20 gr di briciole di biscotti al cacao vegani (opzionali, eventualmente si possono sostituire con 20 gr di fiocchi di avena)
  • 60 gr di fiocchi di quinoa (o di avena piccoli)
  • cacao in polvere e cocco rapè per decorare

Procedimento:

Mescolare l'okara con il malto, il cacao, i fiocchi e le briciole. Con le mani preparare delle palline di impasto e rotolarle a scelta nel cacao o nel cocco. Far riposare in frigo per almeno un'ora. Gustare!

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Peperoncini piccanti

on Sabato, 25 Agosto 2012. Posted in cucina

Peperoncini piccanti

Latitavo dal blog da un po' di giorni causa caldo insopportabile che ci ha fatto scappare appena possibile da casa alla ricerca di un po' di refrigerio e ristoro... dovrei farcela a postare un po' di cosette di questi giorni...

Fra e altre cose avevo da sistemare i peperoncini piccanti che quest'anno l'orto ci ha donato generosamente... anzi continua a donarcene visti quelli che stanno ancora maturando sulle piante! Quest'anno ne avevamo di due tipi: tondi rossi che si possono riempire e lunghi rossi a cornetto (quelli che Elena divertita stringe fra le mani nella foto).

Questi ultimi li ho semplicemente invasati sott'olio (solo extravergine di oliva bio), dopo averli fatti riposare per 24 ore in sale e aceto. Saranno ottimi per condire la pasta e scaldare il freddo inverno.

Quelli torndi invece li ho farciti. Stavolta ho provato ad usare come ripieno il vegrino insaporito con spezie e semi misti.

 

Ingredienti:

  • peperoncini rossi tondi piccanti
  • aceto bianco (1 parte)
  • acqua (2 parti, ovvero il doppio dell'aceto)
  • 500 ml di yogurt di soia
  • 1 c di sale fino integrale
  • 2 C di semi misti (zucca, girasole, sesamo, lino)
  • 1 C di spezie miste tritate (salvia, rosmarino, timo, origano, maggiorana, basilico)
  • olio extravergine di oliva bio

 

Preparazione:

  • peperoncini1
  • Mettere a colare lo yogurt di soia per 24 ore conun cucchiaino di sale fino integrale
  • Pulire i peperoncini, tagliando il gambo e svuotandoli dei semi (usare i guanti!)
  • Far bollire l'acqua a cui è stato aggiunto l'aceto (io ho messo un bicchiere di aceto e due di acqua).
  • Quando bolle versare i peperoncini e farli bollire per 5 minuti.
  • Scolarli e metterli ad asciugare su un canovaccio pulito.
  • Nel frattempo riprendere lo yogurt, aggiungere le spezie e i semi e mescolare bene la crema.
  • Con un cucchiaino riempire i peperoncini piccanti.
  • Prendere dei vasetti puliti e passarli in forno a 130-140° per 15 minuti.
  • Infilare nei vasetti i peperoncini ripieni. 
  • Versare olio extravergine di oliva preferibilmente bio fino a coprire bene tutti i peperoncini.
  • peperoncini2
  • Tappare.
  • Dopo qualche ora controllare che l'olio copra ancora per bene tutti i peperoncini, altrimenti aggiungerne.
  • Serrare i tappi e conservare al buio.
  • Scommetto che saranno buonissimi! Vi riaggiornerò!

Clafoutis alle pesche

on Lunedì, 20 Agosto 2012. Posted in cucina

Clafoutis alle pesche


Pensavate che questo mese saltasse l'appuntamento con la ricetta per Salutiamoci? :-) Eccola qua! L'ingrediente stavolta sono le pesche e siamo ospiti di Briggishome e avendone avute (ormai purtroppo son finite da un po') una bella cassetta donatami da Valentina oltre a conservarle per l'inverno sciroppate o come confettura e gustarle tal quali, ho provato dei dolci, fra cui questo che ci ha veramente soddisfatto.

salutiamoci300

All'interno si forma una sorta di cremina che rimane morbida, una delizia! Ha inoltre la caretteristica di esere senza glutine e senza grassi. La ricetta è semplicissima, eccola qua sotto!

 

ingredienti:

  • 270 gr di yogurt di soia naturale o kefir di soia (io ho usato quest'ultimo)
  • 80 gr di malto di riso
  • 50 gr di amido di mais
  • 60 gr di farina di riso
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 1 pizzico di vaniglia in polvere
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchaio di succo di limone
  • 2 pesche

 

Mescolare lo yogurt (o il kefir) con il malto di riso, aggiungere l'amido di mais e la farina di riso ben setacciate in modo che non formino grumi. Aggiungere il sale, la vaniglia e il bicarbonato e mescolare bene. Il composto che si ottiene è piuttosto liquido.

Tagliare a fette delle pesche o della nocipesche (per le pesche meglio privarle anche della buccia).

Preriscaldare il forno a 180° ventilato.

Aggiungere il succo di limone e mescolare: vedrete formarsi una schiumina.

Versare il composto su una teglia rivestita di carta forno e infilare le fettine di pesca nella crema.

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Infornare per 40 minuti.

Aspettare che si raffreddi un po' e servire togliendo delicatemente dalla carta forno.

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La ricetta che mi riesce sempre: focaccia velocissima (versione estiva)

on Mercoledì, 15 Agosto 2012. Posted in cucina

La ricetta che mi riesce sempre: focaccia velocissima (versione estiva)

2012 0727004Questo mese la staffetta di blog in blog propone un tema al quale non potevo non partecipare: la ricetta che mi riesce sempre! Sono stata parecchio indecisa su quale scegliere, alla fine ho sono ricaduta su una ricetta con la pasta madre, ovvero la focaccia velocissima, che oltre a riuscirmi sempre e essere una delle cose che spesso e volentieri preparo quando ho fretta o quando voglio portare qualcosa da offrire, è stata testata da tantissimi amici, sia in veste di degustatori che di cuochi. La ricetta ha la caratteristica di essere assolutamente versatile e modificabile a proprio piacimento sia per quanto riguarda le farine che per gli ingredienti. In questo periodo estivo in cui i pomodorini nell'orto non mancano mai questa che propongo è la versione che va per la maggiore. Tra l'altro non si impasta a mano e quindi non si sporca nulla: talmente facile che ormai Alice la prepara da sola!

 

Ingredienti:

  • 125 gr di pasta madre rinfrescata da 3-4 ore(può essere solida, liquida, densa... come volete... e per chi non ce l'ha direi mezzo cubetto di lievito di birra in attesa di procurarsi la madre... :-)))
  • 250 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 3-4 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 1 spicchio d'aglio tritato
  • pomodorini a volontà
  • farina tipo 2 (o semola di grano duro o farro anche integrale) circa 350-400 gr 
  • origano, rosmarino, timo, erba cipollina, maggiorana a piacere
  • sale grosso integrale
  • olio evo miscelato ad acqua per condire la superficie prima di infornare
  • basilico (normale o greco) fresco

 

Procedimento:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere 150 gr di farina e mescolare bene. Aggiungere l'olio, il sale, l'aglio tritato, le spezie tritate e amalgamarle bene. Cominiciare ad aggiungere un po' alla volta la farina, mescolando col cucchiaio di legno. Continuare ad aggiungere farina finchè si riesce a mescolare col cucchiaio, quando dovreste passare sulla spianatoia fermatevi e mettete l'impasto a lievitare coperto da un canovaccio pulito nel forno spento. Lasciare riposare per 3-4 ore (se usate il lievito di birra anche meno). Riprendere l'impasto, versarlo su una teglia oliata o ricoperta con carta forno e disporre sopra i pomodorini tagliati a metà.

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Lasciare lievitare un'altro paio d'ore. Accendere il forno a 180° ventilato e finchè si scalda, spennellare la superficie con una miscela di olio evo e poca acqua ben sbattuti fino a formare una cremina. Cospargere con sale grosso e eventualmente basilico fresco o altre spezie. Infornare per 30-40 minuti (controllate il fondo per essere certi della cottura). Gustare calda, fredda, tiepida, come preferite! e ottima da portare con voi in gita o anche da imbottire come più vi piace!

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Ecco la soffice fetta!

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Altre varianti della focaccia velocissima:

e poi a voi le prove più svariate!


 

staffetta blogSe volete leggere altre ricette testate e di sicura riuscita non vi resta che farvi un giro nei blog elencati qui sotto che aderiscono alla staffetta questo mese:

Casa Organizzata - http://www.4blog.info/casaorganizzata

Alessia scrap & craft - http://www.4blog.info/school

Palmy Learning is experience http://laproffa.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

La Diva delle Curve http://www.divadellecurve.com/search/label/staffetta

Gina Barilla: http://ginabarilla.blogspot.it

Fofina Boudoir http://lefabuleuxdestindefofinaboudoir.blogspot.fr/

Bimbiuniverse- http://bimbiuniverse.blogspot.it

Illustrando un sogno http://silviomacca.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog%20-%20Staffetta

Monica e lo Scrapbooking http://monicc.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/

Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/

Il blog di MammaGabry http://leoperedimammagabry.blogspot.com/

GocceD'aria: http://www.goccedaria.it/tag/goccedaria/staffetta%20blog.html/

MadreCreativa http://madrecreativa.blogspot.it/

Vivere a piedi nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog

Cristina: http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog

unamammaperdue http://www.unamammaperdue.blogspot.it

Aline Scipioni Forti http://persempremamma.blogspot.it/search/label/dibloginblog

Idea Mamma: www.ideamamma.it

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Couronne bourdulaise integrale (di farro)

on Giovedì, 02 Agosto 2012. Posted in cucina

Couronne bourdulaise integrale (di farro)

Finalmente una ricetta di pane! Avevo proprio voglia di impastare qualcosa di particolare e quando ho visto sul mio amato gruppo "Pasta Madre" su Facebook questo pane a "corona" provato da Donatella sono subito andata a vedermi la ricetta sul suo blog "L'ingrediente perduto". Si tratta di una pane a pasta "dura" caratterizzato da una forma a corona appunto ottenuta disponendo il pane a pallina (pagnottine) a cerchio, unite da una parte centrale tagliata a spicchi. 

Logicamente non riesco mai a rifarlo tal quale, troppo forte la tentazione di personalizzarlo, soprattutto di provare a usare farina integrale e non rovesciare la forma in modo che gli spicchi rimangano ben visibili.  Rispetto alla ricetta originale ho cambiato anche i tempi.

La ricetta prevedeva un primo impasto fatto la sera prima, una sorta di ulteriore rinfresco. Io avevo usato la pasta madre il giorno prima quindi ho proceduto diversamente. Ecco quindi la mia ricetta.

 

La mattina ho rinfrescato la madre (che avevo già rinfrescato il giorno prima) con farina tipo 2. Ho tenuto l'impasto più consistente del solito, facendo il panetto come si fa normalmente con la solida.

Dopo 4 ore ho preso 150 gr di Gilda (questa volta l'ho anche pesata!) e l'ho sciolta in 265 ml di acqua. Ho aggiunto un cucchiaino di malto d'orzo e un cucchiaino di sale fino integrale.

Un po' alla volta ho cominciato ad aggiungere la farina di farro (spelta integrale), in tutto 450 gr. Ho ottenuto un impasto bello sodo che ho impastato a mano abbastanza a lungo. L'ho riposto a lievitare per un paio d'ore coperto da un canovaccio nel forno spento.

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Nel frattempo ho preparato la teglia. Ho messo una ciotolina in vetro rovesciata al centro di una teglia rotonda da crostata. Ho bagnato e strizzato la carta forno e l'ho stesa sopra la teglia più ciotolina.

Ho ripreso l'impasto e l'ho steso (a mano) a forma di rettangolo spesso circa 1 cm sul piano infarinato.

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Ho fatto la piegatura (cilindratura) come spiegato da Donatella (vedete le foto qui sotto)

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e ho tagliato il "serpentone" che ho ottenuto in 8 parti, una più grande di circa 160 gr e le 7 altre più piccole di circa 90 - 100 gr ciascuna. Ho leggermente schiacciato e ripiegato a pallina ogni parte (come per fare le palline della pizza). 

Ho preso la pallina più grande, l'ho schiacciata leggermente col palmo della mano e successivamente l'ho stesa col mattarello.

Ho disposto questa sfoglia al centro della teglia, sopra la ciotolina, in modo che sbordasse dalla stessa.

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Ho disposto le altre 7 palline tutto attorno a formare la corona.

Ho tagliato a spicchi la parte di impasto sopra la ciotolina e ho ripiegato ogni spicchio sulla pallina corrispondente.

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Ho messo a lievitare coperto da un canovaccio nel forno spento fino al raddoppio. Le palline si sono unite. 

Qui la vedete a lievitazione completata.

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Ho acceso il forno statico a 230° con ciotolina d'acqua fredda all'interno. Quando è arrivato in temperatura ho infornato per 10 minuti a 230° e successivi 30 minuti a 200° (sempre statico). Una volta spento il forno ho lasciato il pane nel forno spento per una decina di minuti con l'anta socchiusa.

Ho messo a raffreddare inclinato e coperto da un canovaccio.

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Il risultato estetico ci è piaciuto molto, le bambine se ne sono appropriate e l'avrebbero tenuto per giocare alle principesse! Dispiaceva quasi tagliarlo...

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Prova taglio superata brillantemente! Croccante fuori e morbido dentro, ottima lievitazione! Il gusto del farro spelta si fa notare!

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Passata di pomodori a 8 mani

on Martedì, 31 Luglio 2012. Posted in cucina

Una delle cose più piacevoli del ritornare a casa dopo un periodo di vacanza estiva in montagna sta nel poter di nuovo contare sul proprio orto che nel frattempo ha continuato a produrre in abbondanza. Anche stavolta non siamo rimasti delusi, in particolar modo da pomodori e pomodorini: guardando l'orto dalla finestra spiccavano come una macchia rossa le piante ricolme di pomodori da raccogliere.

 

Risultato del primo vero e proprio raccolto di pomodori (prima ne avevamo presi giusto qualcuno man mano che arrossiva per mangiarlo tal quale in insalata): due secchi pieni!

 

Urgeva la preparazione di passata!

 

Solitamente “sfrutto” mia mamma che è dotata dell'apposita “macchinetta” per passare i pomodori, visto che lei la prepara per se stessa con quelli del suo orto, le portiamo anche i nostri e lei ce li restituisce invasati sotto forma di passata o pelati. Stavolta non ci è stato possibile visto che da un lato dovevamo riparire per la montagna, dall'altro i suoi non erano ancora pronti, quindi abbiamo pensato di portarci il lavoro da fare al fresco dei monti, dove tra l'altro abbiamo anche più tempo libero.

 

Una serata fra la lettura di una favola e l'addormentamento delle bimbe e la passata era pronta!

 

Il lavoro è poi continuato una volta a casa, con i nuovi pomodori che nel frattempo erano maturati. In tutto questo lavoro potete avvalervi di qualche baldo e giovane aiutante... se chiudete un occhio o anche due sulla condizione finale della cucina!

 

Ingredienti:

 

  • pomodori ben maturi (io ne avevo di misti cuor di bue, ramati, sammarzano) quanti ne volete, meglio se del vostro orto o bio

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Utensili:

 

  • pentola grande

  • passaverdure ( o se l'avete macchinetta per la passata)

  • imbuto

  • vasetti o bottigliette con tappo da sottovuoto (quello che fa click)

  • mestolo

  • pentolino piccolo

  • pentola in cui bollire la passata

  • forno

 

Assistenti:

 

  • 1 piccola birba aiuto riempimento pentole e controllo qualità materia prima

  • 1 birbona controllo qualità prodotto finito

  • 1 assitente forzuto per serrare i vasetti

 

Procedimento:

 

Lavare i pomodori e tagliarli a pezzettoni togliendo la parte più dura vicino al gambo.

 

Passarli alla piccola assitente birba che provvederà a metterli nella pentola grande che deve essere riempita fino a circa metà. Se non ci stanno tutti usate due pentole. La birba addetta alla qualità della materia prima potrebbe occasionalmente fare una prova assaggio o una prova spremitura sul piano cottura o ancora una prova lancio... se volete continuare a lavorare tranquilli senza urli, siate zen e pensate dopo alle pulizie...

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Accendere il fuoco e portarli a bollore. Farli bollire per un po' in modo che si ammorbidiscano e perdano l'acqua, spegnere il fuoco. Aspettare qualche minuto che la polpa si depositi sul fondo e col mestolo togliere l'acqua (mettetela in un pentolino potrete usarla come brodo per prepararci minestre o zuppe).

 

A questo punto subentra la seconda assistente (visto che la prima ormai dorme...) che chiederà di aiutarvi col mestolo o col passaverdure.

 

Passare il tutto al passaverdure (fori medi) o se l'avete con la macchinetta: qui lasciate pure che l'assistente forzuto aiuti la seconda assistente e voi limitatevi a supervisionare.

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Noi pensavamo che sarebbe stato un lavoro lunghissimo, invece tutto sommato il tempo che si impiega è inferiore al previsto. Dovreste ottenere una passata già della giusta consistenza. Se intendete usarla entro breve potete conservarla in frigo e usarla entro qualche giorno aromatizzandola con spezie (io ci metto basilico e maggiorana) e salandola a piacere.

 

Altrimenti, se volete conservare per l'inverno il gusto e il sole dell'estate, accendete il forno a 120-130° e metteteci i vasetti in vetro ben lavati e asciugati all'interno. Lasciateli scaldare per 15-20 minuti.

 

Nel frattempo riportate a bollore la passata e lasciatela bollire per pochi minuti. Non serve che la lasciate molto se avete tolto bene l'acqua col mestolo. In questo modo avrete fatto due bolliture per poco tempo, conservando meglio il gusto dei vostri pomodori.

 

Quando i vasetti sono pronti estraeteli uno per volta dal forno e invasate la passata ancora bollente usando un imbuto e un mestolo. Chiudete col suo tappo e serrate bene. Mettete i vasi a raffreddare capovolti in modo da creare il vuoto. Quando è fredda raddrizzate i vasi ed ecco la vostra passata sempre pronta all'uso che si conserverà per vari mesi!

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Nota: di metodi per fare la passata ne trovate a bizzeffe nel web, io ho usato questa che in linea di massima è la stessa che usa mia mamma da una vita, perdonatemi nel caso riconosceste la ricetta come vostra, fatemelo presente che aggiungo il link.

 

Pan-salato alle zucchine

on Domenica, 01 Luglio 2012. Posted in cucina

Pan-salato alle zucchine

Rieccoci al lunedì e quindi alla pasta madre e alle sue opere... ( a proposito che ne dite della pagina che ho dedicato alle Meraviglie della Gilda?). Oggi vi propongo una cosa diversa dal soltio nata dalla necessità di questi giorni di smaltire un po' di zucchine che gentilmente l'orto continua a produrre in quantità cospicue e che nonostante i regali a vicini e amici continuano ad invadere frigo e tavola!

Dunque ho pensato di farci un pane-salato, non una torta salata, ma proprio un pane con le zucchine all'interno. Non sapevo neanch'io cosa aspettarmi, la ricetta è nata diciamo a caso, man mano che mi veevo gli ingredienti che avo disponibili. Il risultato comunque è piaciuto, ottimo come secondo in abbinamento a delle verdure o a dei legumi, o anche come aperitivo.

Quindi eccoci alla ricetta!

Ingredienti:

150 gr di pasta madre

90ml di siero di yogurt di soia colato

60 ml di latte di avena autoprodotto

100 gr di vegrino (bello denso - colato per 3 giorni)

60 ml di yogurt di soia

2 cucchiai di olio evo

1 pizzico di sale fino integrale

1 grattuggiata abbondante di noce moscata

1 bella zucchina appena colta dall'orto (di circa 2 etti) grattuggiata grossa

erba cipollina tritata

350 gr di farina tipo2

Sciogliere la pasta madre nel siero + latte, aggiungere tutti gli ingredienti liquidie mescolare bene. Aggiugere le zucchine, il sale, la noce moscata e per ultima la farina fino ad ottenere un impasto denso che comunque rimane mescolabile al cucchiaio. Porre il tutto a riposare in frigo nella sua terrina avvolto in un canovaccio pulito. Dopo 12-18 ore estrarre dal frigo, versare in uno stampo da pulm-cake oliato e lasciare lievitare a temperatura ambiente per qualche ora, cfino al raddoppio del volume. Cuocere in forno preriscaldato a 180° ventilato, per 40 minuti.

Come vedete dalla foto, rimane bello morbido, anche per più giorni aggiugno io!

 

 

Il pane di S.Giovanni

on Lunedì, 25 Giugno 2012. Posted in cucina

Il pane di S.Giovanni

Si, lo so, un'altro articolo sul pane e sulla pasta madre dopo quello di ieri... non ci starebbe tanto... ma volevo condividere questo pane speciale fatto nel giorno di S.Giovanni. Come vi raccontavo l'anno scorso ormai da un paio di anni a S.Giovanni raccolgo l'iperico che nasce spontaneo nel giardino/orto per farcil'olio utilissimo soprattutto per le scottature. Quest'anno, ispirata dalla lettura delle tradizioni popolari legate a questa notte estiva, mi è balenata l'idea di provare a raccogliere la rugiada e di preparami l'acqua di fiori, entrambe cose che tradizionalmente vengono fatte a S.Giovanni. Purtroppo la raccolta della rugiada non è andata a buon fine, troppo poca per poterci fare qualcosa, ci riproverò sicuramente l'anno prossimo! Invece per l'acqua non ci sono stati problemi!

La sera ho raccolto fiori e erbe aromatiche (lavanda,iperico, menta, mentuccia, rosmarino - avrei voluto una rosa ma nl nostro giardino non ce ne sono) e li ho messi in una ciotola di vetro con acqua che ho riposto fuori per tutta la notte fra il 23 e il 24 giugno sotto le stelle.

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La mattina presto sono uscita e riprenderla, ho notato che di era formata della rugiada sul catino e l'ho aggiunta all'acqua. Ho eliminato i fiori e filtrato l'acqua che aveva un buonissimo profumo floreale.

Una piccola parte l'ho usata per lavarmi il viso, col resto ho pensato di rinfrescarci la Gilda, con l'aiuto della piccola assistente mangia-pasta-madre (sostituta dell'assitente capo che era impegnata ad annaffiare l'orto...). Mentre la Gilda riposava siamo uscite a raccogliere l'iperico, altra cosa che le riesce benissimo visto che si tratta di strappare piccoli fiori senza lo stelo... :-)

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Dopo un po' di attività nell'orto, per le 11 la Gilda era pronta per farci il pane. Dopo un po' di riflessione visto che sembrava che le temperature fossero più miti e che fosse quindi fattibile accendere il forno ho deciso il da farsi!

Messa da parte la madre, ho diviso a metà la pasta madre rimanente e con la prima metà ci ho fatto il pane, mentre con la seconda ci ho fatto una torta con le albicocche.

Il pane l'ho fatto come mi ispirava al momento, il risultato è stato buono e soprattutto anche dopo la cottura è rimasto un fantastico profumo.

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Questa la ricetta che terrò da parte per l'anno prossimo:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore con acqua di fiori di S.Giovanni
  • 300 ml di acqua di fiori di S.Giovanni (menta, mentuccia, rosmarino, lavanda, iperico)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale di Cervia
  • 300 gr di farina di farro dicocco integrale bio
  • 300 gr di farina di farro spelta bio bianca
  • una manciata piena di erbe e fiori tritati (io ho messo un rametto di rosmarino, un rametto di menta, un paio di foglie di metuccia, i soli fiori di 2 rametti di lavanda)
  • 2 rametti piccoli di rosmarino e 2 foglie di alloro per decorare.

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere le erbe e il sale, la spelta e mescolare bene. Aggiungere gradualmente la farina integrale del dicocco e impastare a mano fino ad avere una bella palla liscia ed omogenea che metto a riposare coperta da un canovaccio a temperatura ambiente (27 gradi) per circa 4 ore. Ripreso l'impasto che nel frattempo è raddoppiato ho fatto un paio di giri di pieghe, ho dato la forma di una pagnotta tonda e ho posato sopra le foglie di alloro e i rametti di rosmarino.

Ho messo l'impasto a lievitare avvolto nel canovaccio infarinato, capovolto dentro alla ciotola in vetro, in modo che le foglie si attaccassero bene.

Ho sistemato la pallina di impasto nel bicchiere pieno d'acqua vicino alla pagnotta in lievitazione.

 

Dopo 1 ora e mezza la pallina galleggiava, ho acceso il forno a 250° con ciotolina d'acqua sul piano basso.

Ho estratto la teglia ben calda dal forno e ci ho rovesciato sopra il pane. Fatto 3 tagli e infornato per 10 minuti a 250°, più 10 minuti a 230°, più 15 minuti a 210° sempre forno statico e infine 15 minuti a 170° con forno ventilato. Lasciato raffreddare 10 minuti nel forno spento con porta socchiusa, posato alla parete del forno. Estratto dal forno e messo a riposare fino al raffreddamento inclinato.

Nel frattempo la casa si riempiva di un profumo fantastico...

Eccolo in tutta la sua bellezza

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Tagliato il giorno dopo, ecco la fetta!

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E per chiudere, prima che me la chiediate (;-)) ecco la ricetta della torta con albicocche (sempre con pasta madre). Si tratta di una rielaborazione di una ricetta postata sul gruppo "Pasta Madre" su Fb da CucinaNaturale e che ho già provato in qualche occasione e in varie versioni. Pur essendo molto semplice e non avendo zucchero (usa il malto al suo posto) il risultato è sempre ottimo, non ha gusto e estetica panosi, bensì del tutto simili a quelli di una classsica torta con lievitazione chimica. In questo caso la pasta madre era quella rinfrescata con l'acqua di fiori, quindi aveva un profumo spettacolare il cui sentore è rimasto anche nel dolce.

ingredienti:

  • 200 gr di farina tipo2 bio macinata a pietra di fresco
  • 100 ml di latte di avena autoprodotto
  • 3 cucchiai di sciroppo di riso bio
  • 2 cucchiai di uvetta sultanina
  • 4 cucchiai di olio evo
  • la buccia grattuggiata di un limone bio
  • 100 gr di pasta madre
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere
  • mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 15 albicocche appena spiccate dall'albero tagliate a pezzetti

Sciogliere la pasta madre nel latte. Aggiungere tutti gli ingredienti, per ultimi la farina e le albicocche. Si ottiene un impasto denso, ma mescolabile al cucchiaio. Coprire la terrina con un canovaccio e riporre il tutto in frigo per tutta la notte o anche per un giorno intero (io ho fatto per 24 ore). Estrarre dal frigo, ungere una teglia (nel mio caso da plum-cake, ma potete usare anche quella tonda) con olio evo e versare l'impasto. Lasciare lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio e infornare a 180° forno ventilato per 35 minuti. 

Vi assicuro che è buonissima! Da noi è stata spazzolata!

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Albicocche!

on Giovedì, 21 Giugno 2012. Posted in giardino

Albicocche!

Dopo un primo anno senza frutti e un secondo con un solo frutto, quest'anno finalmente abbiamo potuto raccogliere albicocche dal nostro alberello! 

E' stato bello seguirle giorno dopo giorno nella loro crescita, sperare che almeno qualcuna rimanesse attaccata al ramo nelle giornate di vento, vedere le bimbe che le osservano cambiare colore, virando dal verde, al giallino all'arancio vivo! E poi un giorno abbiamo notato che su alcune c'erano delle belle beccate di uccellino, segno evidente che cominciavano ad essere dolci: quindi via alla raccolta!

Siamo usciti verso sera per evitare la calura di questi giorni: entrambe le birbe hanno partecipato alla raccolta spiccandole direttamente dai rami, Elena usufruendo di un passaggio in fascia.

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Ed ecco il nostro piccolo ma soddisfacente raccolto!

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In giro per spacci di pasta madre

on Martedì, 19 Giugno 2012. Posted in all'aperto

In giro per spacci di pasta madre

Arrivo un po' in ritardo a scrivere due righe sull'evento di spaccio di pasta madre della Comunità del cibo pasta madre a cui ho partecipato domenica scorsa 17 giugno al Molino Quaglia a Vighizzolo d'Este in occasione della manifestazione Comunipane da loro organizzata. Mi sarebbe piaciuto essere presente tutto il giorno soprattutto la mattina per vedere la fila di aspiranti panificatori (più di 200) che è passata a ritirare il suo pugno di pasta madre e per conoscere alcuni amici virtuali (Riccardo, Nadir), invece sono arrivata il pomeriggio, quando le folle si erano diradate... poco male ho avuto il piacere di conoscere Chiara, Valentina, Michela e altre persone con le quali nonostante non ci fossimo mai incontrati di persona, si è subito instaurato un bel dialogo e uno scambio fitto di informazioni. E' stato bellissimo scoprire come oltre alla pasta madre altre passioni ci accomunassero e ritrovarsi a chiacchierare come vecchi amici che si conoscono da sempre di gruppi di acquisto solidali, fasce, lavabili e alimentazione vegetariana, oltre che di farine! Chissà che si presentino altre occasioni in futuro!

Anche le birbe hanno trovato da fare, chi impastando

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chi saltando su questi bei cuscinoni in juta (me ne metterei volentieri uno in salotto... :-))

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Colgo l'occasione per presentarvi anche questa bella iniziativa alla quale mi piacerebbe partecipare domenica prossima. Si tratta di un evento organizzato in occasione della festa per il solstizio d'estate dal Tamiso il 23 e 24 giugno 2012 presso l'azienda agricola La Costigliola a Rovolon (PD). In questo contesto l'associazione (gas) Biorekk organizza un momento di condivisione di esperienze legato alla pasta madre. 
Domenica 24 giugno, alle 15:00, porta la tua pasta madre in un vasetto di vetro in maniera che si possa vedere (un pezzetto lascialo a casa, che non si sa mai!). Tutte le paste madri saranno messe assieme e impastate con la rugiada raccolta la notte di S.Giovanni. Verrà formato un unico impasto che verrà poi distribuito tra tutti i presenti.
Volendo si può portare una ricetta che avete sperimentato con la pasta madre!

Ulteriori informazioni in questo volantino.

 

Come raggiungere La Costigliola:
via Rialto, 62 – 35030 Rovolon (Pd)
Tel. 049 9903221
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
" target="_blank" style="color: #1155cc; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969);">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dalla tangenziale ovest (Corso Australia) uscita n.6 : Selvazzano Dentro. Direzione Teolo, passare Feriole, Bresseo e arrivare a Treponti. Svoltare a destra su via Valli, prima della salita svoltare a destra in via Costigliola Monticello e proseguire per circa 1 km.

Fiori di zucca ripieni

on Mercoledì, 06 Giugno 2012. Posted in cucina

Golosità primaverili

Ieri nell'articolo di ieri sui piselli e le zucchine vi ho mostrato in nostri primi fiori di zucca e zucchina. Normalmente da noi si mangiano impanati e fritti (e ci sono svariate versioni della pastella): buoni ma rimane poco del gusto dei fiori... Invece quella vi regalo oggi è una ricettina veloce e sfiziosa adatta come secondo piatto o come antipasto o aperitivo. L'unica cosa da fare in anticipo è preparare il vegrino. Ringrazio l'amica Ravanello per il suggerimento di cottura in pentola.

 

Uno o due giorni prima,  mettere a colare lo yogurt di soia (a cui avrete aggiunto un cucchiaino di sale fino integrale) in frigo in un telo pulito. 

 

La mattina uscire nell'orto a raccogliere i fiori di zucca e zucchina quando sono ben aperti. Vanno raccolti quelli che non hanno la zucchina attaccata sotto, a meno che non intendiate raccogliere e mangiare anche la piccola zucchina... si riconoscono bene anche dal tipo di pistillo. Prestare attenzione alle api solerte che a quest'ora stanno svolgendo il loro lavoro sui fiori. Eventualmente lasciate per loro qualche fiore! :-)

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Già che siete nell'orto raccogliete anche un po' di spezie fresche: basilico, rosmarino, timo, maggiorana, origano...

Portate tutto in casa e lavate accuratamente.

 

2012 0605010Aprite il telo dello yogurt e trasferitelo in un piatto. Tritate le spezie finemente e aggiungetele al vegrino, assieme ad un filo d'olio. Mescolate bene.

Prendete i fiori uno a uno (attenzione non dovete tagliare del tutto il gambo) e riempiteli di vegrino, arrotolate la punta del fiore e riponetelo su una padella in ceramica.

Proseguite così fino a terminare i fiori.

Cospargete i fiori in padella di pan-grattato e un filo d'olio. Mettete il coperchio alla padella e accendete il gas per qualche minuto, finchè la padella sarà ben calda. Spegnete, lasciate altri 3-4 minuti nella padella calda e servite.

Una delizia!

Piselli e zucchine

on Martedì, 05 Giugno 2012. Posted in orto

Primi raccolti

Quest'anno siamo proprio soddisfatti dell'orto, le cui piante sono cresciute tutte bene (a parte alcune insalate le cui radici sono state golosamente divorate dal grillo-talpa).

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Qui sopra ne vedete una metà

Da un paio di settimane finalmente ha cominciato anche ad essere produttivo e regalarci i suoi buonissimi frutti: come sempre per primi i piselli che abbiamo già raccolto un paio di volte e le cui piante stanno ormai seccando... A breve raccoglieremo gli ultimi e toglieremo le piante che lascieranno il posto a fagiolini e fagioli cannellini.

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Come sempre la raccolta dei piselli apre una stagione in cui c'è da fare per tutti, bimbe comprese... raccogliere, sgranare, pulire i baccelli da tenere, mettere nei sacchetti i piselli in eccesso da congelare...

Così le serate sono sempre impegnate! :-)

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Subito dopo i piselli ecco le prime piccole e saporitissime zucchine con i loro fiori: le primissime poco più grandi di un dito si fanno via via più grandi e crescono sempre più velocemente!

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Mentre aspettiamo che siano pronti i cavoli cappucci

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... i peperoncini... 

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e tutto il resto, prima che finisca la stagione dei piselli (e conseguentemente dei loro baccelli) vi lascio questa ricetta: "zuppa d'orzo con baccelli" che è una rielaborazione dell'orzo con piselli cremosi che avevo inserito sul menù di genitori-veg.

Ripulire i baccelli togliendo i gambi più duri e sbollentarli per 10 minuti in acqua bollente, successivamente passarli al passa-verdura come nella ricetta delle mezzelune.

Nel frattempo fate appassire una cipolla bianca e uno spicchio d'aglio in poco olio e acqua, aggiungete l'orzo perlato lavato e fatelo tostare per qualche minuti mescolando in modo che non attacchi, aggiungete una quantità d'acqua pari a circa tre volte il volume d'orzo. (io mi regolo con un bicchiere: metto circa un bicchiere di cereale e 3 bicchieri d'acqua). Lasciate cuocere per 20 minuti (circa metà del tempo di cottura dell'orzo). Aggiungete la passata di baccelli di piselli e un po' sale e lasciate andare fino a cottura (almeno altri 20 minuti).

Servite con un filo d'olio crudo, un po' di erba cipollna fresca tritata e crostini di pane (nel nostro caso fatti con fette di pane con pasta madre avanzato bagnati d'olio e saltati in padella).

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Ecco l'assaggiatrice ufficiale!

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Plum-cake ai mirtilli

on Domenica, 03 Giugno 2012. Posted in cucina

Questo plum-cake nasce da un esperimento e dalla necessità di usare un po' di cosette che mi ritrovavo in frigo. Si tratta di un dolce senza zucchero, ma diversamente dal solito non ho usato il malto, bensì la stevia come dolcificante. Quando l'ho vista l'ho subito acquistata curiosa di provarla, vista anche la triste fine della piccola pianta di stevia che avevo seminato. Quella che ho preso io è estratto di stevia, quindi ne basta veramente pochissima, 1 grammo (mezzo cucchiaiaino) equivale a 200 gr di zucchero!

Questo plumcake ha inoltre la particolarità di essere lievitato con la pasta madre: sono soddisfatta del risultato che è facilmente replicabile con altra frutta.

 

primo impasto

ingredienti:

  • 90 gr di pasta madre (io l'avevo rinfrescata da 3 ore visto ilcaldo di questi girni è stato sufficiente, altrimenti va bene rinfrescata la sera prima o almeno 4 ore)
  • 30 ml di succo di limone (in pratica il succo di un limone)
  • 70 ml di acqua
  • mezzo cucchiaino di stevia (estratto al 99,5%)
  • 30 ml di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo
  • 5 cucchiai di farina di farro bianca
  • 5 cucchiai di farina di farro integrale

procedimento:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere via via tutti i liquidi e infine le farine. Mescolare bene e riporre a lievitare per 5 ore in una terrina avvolta da un canovaccio.

 

secondo impasto

ingredienti:

  • 100 ml di siero di yogurt di soia ai frutti di bosco (questo mi avanzava da un'altra preparazione, si può sostituire con 100 ml di yogurt bianco o ai frutti di bosco o ai mirtilli)
  • 40 ml di acqua
  • 30 ml di olio di semi di girasole bio spremuto a freddo
  • 1 pizzico di sale
  • 50 gr di uvetta 70 gr di mirtilli freschi
  • 3 cucchiai di farina di farro integrale
  • 3 cucchiai di farina di farro bianca

Mescolare tutti gli ingredienti e aggiungerli al primo impasto mescolando bene.

Si ottiene un composto abbastanza molle. Oliare una teglia da plum-cake e versare l'impasto nella teglia (dovrebbe occupare circa metà teglia).

Mettere a lievitare coperta per altre 5 ore, finchè l'impasto arriva al bordo della teglia.

Cuocere per 40 minuti in forno statico a 180°.

 

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