in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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cucina

Quasi-pizza senza glutine

on Mercoledì, 13 Novembre 2013. Posted in cucina

Quasi-pizza senza glutine

Questa settimana recupero tutte le cose che erano rimaste indietro la scorsa... in particolare ci tenevo a presentarvi questo secondo esperimento con la Bianca, pasta madre senza glutine. L'intento era di fare una sorta di focaccia, pizza alta e soffice, cosa non facilissima usando le farine appena macinate senza glutine che tendono a sfaldarsi appena si prova a farci un panetto. Allora ho deciso di mantenere anche stavolta l'idratazione alta un po' come faccio con la focaccia velocissima e stenderla al cucchiaio. Devo dire che alla fine sono (siamo) stati piacevolmente sorpresi perchè ne è venuta veramente una quasi pizza, molto gustosa e decisamente morbida dentro, ma con la fetta che "tiene"... insomma proprio buona e decisamente da rifare! Quindi ecco la ricetta (anche stavolta le farine erano tutte macinate di fresco da me, eccezion fatta per il mais fioretto di cinquantino - ottimo - che ho preso come sempre dalle Barbarighe).

Ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre senza glutine rinfrescata da 4 ore
  • 220 ml di siero di kefir di soia (o di siero di yogurt di soia)
  • 90 gr di farina integrale di riso baldo appena macinata
  • 90 gr di farina di quinoa appena macinata
  • 15 gr di amido di mais
  • 30 gr di farina di mais cinquantino fioretto
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale

Per condire:

  • salsa di pomodoro fatta in casa
  • olio evo
  • sale fino integrale
  • origano secco
  • un paio di foglie di basilico

Preparazione:

Come vedete sono tornata in possesso della mia bilancia... speriamo non finisca nuovamente a volare grazie alle birbe... (:-)). Per prima cosa sciogliete la pasta madre nel siero di kefir, aggiungere tutte le farine e per ultimo il sale e l'olio evo. Mescolare bene fino ad avere un impasto denso e omogeneo. Far lievitare a temperatura ambiente per unìora e passare in frigorifero, coperta, per tutta la notte. La mattina estrarre dal frigo, lasciare ambientare per un'ora e stendere (col cucchiaio) sulla carta forno in forma tonda.

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Lasciar lievitare per un'ora nel forno spento (con lucina accesa): incredibilmente vi apparirà pure qualche bolla piccolina! Estrarre le teglia, accendere il forno a 180° e infornare per 15 minuti. Nel frattempo aggiungere alla salsa di pomodoro il sale, il basilico, l'olio e l'origano. Mescolare. Estrarre la focaccia dal forno e cospargere con la salsa di pomodoro condita. Reinfornare sempre a 180° per altri 7-8 minuti. Ed eccola qui!

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Buona buona! 

Questo post partecipa a Panissimo la raccolta di ricette di lievitati organizzata da  Bread & Companatico (Barbara) e Indovina chi viene a cena?(Sandra) che questo mese è ospitato da Menta e Rosmarino. Partecipa anche al "tema del mese" con le farine speciali di riso, mais fioretto cinquantino e quinoa.

panissimo

 

Vellutata di cavolfiore e avena

on Lunedì, 11 Novembre 2013. Posted in cucina

Vellutata di cavolfiore e avena

Cerco di riprendere un po' di ritmo con il blog che ultimamente ho un po' trascurato... caspita è già passata quasi una settimana dall'ultimo post e ho saltato a piè pari tutti i miei cari appuntamenti di letterari del fine settimana...

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Periodo un po' pieno questo, tra l'altro mi aveva colpito un bruttissimo torcicollo che mi rendeva difficile persino alzarmi e scrivere al pc.

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Oggi che è San Martino con la sua proverbiale estate (di cui vi regalo qualche immagine dal mio orto - giardino) che porta un po' di sole nel grigio devo tirarmi un po' su e cosa c'è di meglio di una vellutata coccolosa e zupposa bella calda? Magari accompagnata da castagne cotte al forno o prese alla fiera di S.Martino... eh, si perchè da noi oggi è festa cittadina e la classica passeggiata per la fiera è d'obbligo (come anche le giostre per le piccole... ;-)).

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Anche quest'anno (ieri pomeriggio per l'esattezza apporofittando del pomeirgio di pioggia con le bimbe a casa) sono riuscita a preparare il S.Martino a cavallo come l'anno scorso...  se avete voglia di provare a farlo, trovate la mia ricetta QUI, oppure potete provare i biscotti - cavallini di Alice che trovate QUI.

Ma veniamo alla nostra crema di cavolfiori e avena!

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Ingredienti:

  • 1 cavolfiore piccolo (o mezzo grande)
  • 2 patate piccole
  • 1 cipolla di tropea
  • 1 spicchio d'aglio
  • 100 gr di fiocchi di avena Germinal Bio
  • acqua qb
  • olio evo qb
  • sale grosso integrale qb
  • pepe a piacere
  • noce moscata a piacere
  • farina di mandorle (mandorle frullate) a piacere

Preparazione:

In una pentola in acciaio dal fondo spesso abbastanza grande mettete il cavolfiore ben lavato tagliato a ciuffetti, comprese le foglie e la parte centrale del gambo (basta togliere la parte esterna più fibrosa), le patate pelate e tagliate a metà, la cipolla intera sbucciata, lo spicchio d'aglio intero sbucciato. Coprite d'acqua le verdure e accendete il fuoco. Lasciate cuocere coperte (e senza salare) finchè saranno tenere. Passate le verdure nel frullatore aggiungendo parte del loro brodo, tenete da parte quello che avanza e versate nuovamente il tutto nella pentola. Valutate in base alla cremosità che desiderate ottenere e se è il caso aggiungete brodo. Riaccendete il fuoco e quando la crema bolle salate secondo il vostro gusto e aggiungete i fiocchi di avena. Lasciate cuocere per una quindicina di minuti finchè i fiocchi saranno teneri. Servite ben calda con una spolverata di mandorle frullate, una macinata di pepe e una gratuggiata di noce moscata e per finire un filino d'olio evo. Graditissima da tutti, bimbe comprese!

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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Veg-sacher in barattolo

on Martedì, 05 Novembre 2013. Posted in cucina

Veg-sacher in barattolo

Ed eccoci a novembre... arrivato in sordina con queste temperature non ancora completamente autunnali... però è ora di cominciare a pensare ai nostri regali natalizi che come sapete nel mio caso sono spesso autoprodotti: penso sia la cosa più bella regalare una cosa fatta con le proprie mani che racconta un po' di noi e che farà ricordare a chi la riceve il donatore. A questo proposito vi segnalo la bella iniziativa dell'amica Mari di Cucinaverdedolceesalata: parte oggi il suo contest "... e tu? Cosa metti sotto l'albero?" nel quale raccoglierà idee regalo natalizie da mangiare dolci o salate.

BANNER PICCOLO

In palio dei bellissimi premi: andate a sbirciare, portate il vostro contributo o lasciatevi ispirare per i vostri regali! Quindi oggi lascio il mio contributo, che è fuori-concorso visto che ho l'onore di collaborare all'iniziativa. Diciamo che non si tratta di una ricetta vera e propria, ma di un modo di presentarla per farne un regalo natalizio, facile da realizzare e duraturo e che potrà essere preparato al momento opportuno con poche facili mosse da chi riceverà il dono. In pratica ho ripreso la mia ricetta della mia mitica e pluri-rifatta veg-sacher all'acqua (che trovate QUI e QUI in versione integrale, modificandola appena aggiungendo qualche spezia per un tono più natalizio. Ho preso un bel vasone da almeno 500 ml e ho messo a strati tutti gli ingredienti solidi: ecco la vostra torta in vaso! Chi la riceverà non dovrà far altro che versare il contenuto in una ciotola, mescolare, aggiungere acqua e olio evo e infornare! Meglio di un preparato per dolci! :-)

DSCF4373Questi gli ingredienti solidi da mettere nel barattolone:

  • 150 gr di zucchero di canna integrale del commercio equo
  • 340 gr di farina tipo 2 (semintegrale) o integrale (io ho usato quest'ultima appena macinata)
  • 1 bustina di cremor tartaro
  • 3 cucchiai colmi di cacao in polvere del commercio equo
  • 1/2 cucchiaino di polvere di agrumi (la potete fare voi lasciando seccare su un termosifone le bucce delle arance tagliate con la mandolina e tritando il tutto)
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 cucchiaio di noce moscata grattuggiata
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere

A questo punto chiudete il tutto, decorate a piacere il vaso (io ho messo una graffetta a forma di stella) e preparate il foglietto con le semplici indicazioni da seguire per preparare la torta.

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Al barattolo potete abbinare una bella tavoletta di cioccolato fondente extra del commercio equo da usare per la farcitura della torta.

Nel retro del foglietto potete mettere gli ingredienti del barattolone in modo che la ricetta possa essere rifatta.

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Questo il risultato del dolce cotto e farcito!

 

La Bianca: pasta madre senza glutine - primi esperimenti

on Mercoledì, 30 Ottobre 2013. Posted in cucina

La Bianca: pasta madre senza glutine - primi esperimenti

Oggi voglio presentarvi un nuovo arrivo in cucina: Bianca, pasta madre senza glutine. Era da un po' che meditavo di crearne una per dar spazio alle sperimentazioni, poi non mi sono mai messa seriamente, infine è arrivato l'incontro in una grigia domenica autunnale con le amiche Claudia e Alice di ViolaMirtillo (loro impegnate già a preparare panettoni vegani super golosi - qui sotto ne vedete la fetta!) in occasione del quale Claudia mi ha donato un pugno della sua pasta madre di riso autoprodotta!

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Vi anticipo che non sono celiaca, nè ho altri motivi di salute che mi spingono a provarla, solo tanta curiosità, voglia di sperimentare nuovi gusti e impasti e di variare... quindi eccomi all'opera con la Bianca! 

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Per prima cosa mi sono messa a macinare un po' di riso (integrale) in modo da avere un po' di farina, quindi non sono una purista da questo punto di vista, non uso farine con la spiga barrata acquistate, ma macinate da me. Ho voluto provare a fare un pane (in cassetta), sono andata un po' a naso, a istinto, senza seguire alcuna ricetta e devo dire che per essere il primo esperimento, tutto sommato non è male, anche se il tutto è decisamente migliorabile. Ah, altra cosa, ho voluto evitare di usare anche le farine senza glutine già miscelate e con aggiunte varie che si trovano in vendita. Eccovi quindi il mio primo esperimento con riso e grano saraceno.

ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre di riso rinfrescata da 4 ore
  • 30 ml di siero di kefir di soia
  • 170 ml di acqua
  • 1 cucchiaino di malto di riso
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 180 gr di farina di riso integrale basmati appena macinata
  • 120 gr di farina integrale di grano saraceno
  • 1 cucchiaio di amido di mais
  • 1 cucchiaio di farina di mais bramata o di grano saraceno
  • oio evo qb per la teglia

Preparazione:

Per il rinfresco della pasta madre procedere come per una liquida o licoli che dir si voglia, aggiungendo pari peso in farina e pari peso in acqua, lasciare lievitare a temperatura ambiente per 4 ore, mettere da parte la madre e usare la rimanente parte (circa 150 gr) per panificare. Io ne tengo da parte poca ogni volta, al massimo 50 gr e piuttosto faccio un rinfresco a vuoto in più in modo da avere la pasta madre sempre bella in forma! La sera aggiungere alla pasta madre il siero, l'acqua, il malto, la farina di riso, la farina di grano saraceno, l'amido e per ultimo il sale. Mescolate bene col cucchiaio. L'obiettivo NON è avere un panetto compatto come quello del pane glutinoso, ma una pastella molto idratata. Lasciate lievitare a temperatura ambiente per 1 oretta e poi passate in frigo per tutta la notte. La mattina troverete la vostra pastella piena di bollicine. Rimettetela a temperatura ambiente per un'ora. Oliate una teglia da plumcake (piccolina, non fate come me che ne ho scelta una troppo grande...) e cospargetela con la farina di mais (ma se ne avete meglio di grano saraceno per l'estetica).

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Versate l'impasto nella teglia e mettete a lievitare fino al raddoppio (un paio d'ore). A questo punto infornate per mezzora a 180°.

Togliete il pane dalla teglia e lasciate raffreddare. 

Questa la fetta, come vedete è ben lievitata e abbastanza morbida, anche se un po' secca. Piuttosto che il colore giallo, un po' polentoso, la prossima volta metterò del grano saraceno dal colore marrone. Comunque con la marmellata a colazione direi che è ottimo! La prossima volta voglio farne un pan-dolce e più in là vorrei provare la pizza. Per ora sono abbastanza soddisfatta...

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Voi vi siete mai cimentati con la pasta madre senza glutine? Consigli, sconsigli? 

Ah, a proposito, da ora in poi posso spacciare anche la Bianca... 

E visto che ottobre non è ancora terminato e che il protagonista del mese di Salutiamoci è il riso, passo la ricettina direttamente a Satsuki en cuisine che ospita l'iniziativa questo mese.

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Mezzi-soli di zucca

on Lunedì, 28 Ottobre 2013. Posted in cucina

Mezzi-soli di zucca

Fuori il grigio imperversa, per fortuna in cucina ci pensa la zucca a portare un po' di sole! Sapete che è un ingrediente che adoro, la infilerei dappertutto e in questo le piccole mi assecondano, infatti basta che ci sia la zucca e mangiano qualunque cosa! E visto che la domanda più ricorrente quando mi vedono armeggiare ai fornelli è: "Posso aiutare?" eccole accontentate! Se anche voi decidete di farvi aiutare da piccoli collaboratori, scegliete un giorno in cui avete tempo (un sabato o una domenica di pioggia sono l'ideale) perchè i loro tempi non sono i vostri, munitevi di pazienza e di voglia di ripulire il pavimento in seguito!

Veniamo alla ricetta! Per prima cosa procuratevi una bella zucchetta, io ho usato la delica, lavatela e tagliatela a fette (spicchi) grossetti (con la buccia) e disponetele in una pirofila da forno coperta da un foglio di carta forno. Mettete in forno a 160° per 40 minuti circa, finchè sarà tenera.

Ingredienti per la sfoglia:

  • 1 fetta di zucca già cotta
  • 250 gr di farina tipo2 (semintegrale)
  • 1 pizzico di sale
  • acqua qb

Ingredienti per il ripieno:

  • la restante zucca cotta

Ingredienti per il condimento:

  • 3-4 foglie grandi di salvia
  • olio evo qb
  • semi di papavero

Preparazione:

Prendete una bella fetta della vostra zucca, togliete la buccia (che può diventare la merenda del pomeriggio per voi e i piccoli aiutanti), schiacciatela per bene con una forchetta. Aggiungete un pizzico di sale, la farina e l'acqua un po' alla volta fino ad ottenere un impasto liscio che metterete a riposare coperto per un paio di ore.

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Togliete la buccia e schiacciate con la forchetta la restante zucca cotta. Assaggiatela e valutate se il gusto va bene. Nel mio caso era perfetta e non ho aggiunto nulla, altrimenti vedete se vi pare il caso di aggiungere un pizzico di sale. 

Dedicatevi alla lettura, al gioco o alla merenda con i vostri aiutanti e passate le due ore riprendete l'impasto. Dividetelo in due parti (una per ogni collaboratore) e stendetelo grossolanamente sul piano ben infarinato in modo che gli aiutanti possano finire il lavoro.

Cercate di ottenere una sfoglia ben sottile. Munite le piccole di bicchere e fate ritagliare tanti cerchietti che poi andrete a riempire con un po' di ripieno. Piegate a metà e chiudete bene premendo con i rebbi della forchetta in modo da ottenere i mezzi-soli. Riponete su un foglio di carta forno in attesa della cottura.

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Portate a bollore una pentola con acqua leggermente salata.

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Quando avrete i mezzi soli pronti versateli un po' alla volta nell'acqua e scolateli quando cominciano a salire in superficie.

In una pedella scaldate un po' di olio evo a cui avrete aggiunto le foglie di salvia spezzettate. 

Man mano che sono pronti disponete i mezzi soli sui piatti, condite con l'olio caldo e cospargete di semi di papavero.

Sufficientemente arancioni, ottimi!

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Purtroppo non mi sono ricordata di fotografarli tagliati per farvi vedere l'interno.

Con questa ricetta partecipo al contest "A tutta zucca di Briciole di Cesca*QB" per la sezione salata

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e visto che è lunedì partecipa anche alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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Dolci e pani del Veneto

on Giovedì, 24 Ottobre 2013. Posted in libri, cucina

Storie e ricette dalla Serenissima ala Mitteleuropa

Dolci e pani del Veneto

Ho recuperato questo libro in biblioteca e l'ho preso subito perchè il titolo mi sembrava accattivante: "Dolci e pani del Veneto - Storie e ricette dalla Serenissima alla Mitteleuropa" di Giampiero Rorato TerraFerma edizioni. Testo non recentissimo (2002) fa parte di una serie dedicata alla riscoperta dei prodotti tipici veneti, in particolare dal titolo mi aspettavo di trovarci una larga parte dedicata al pane e magari qualche ricetta antica o storica o tradizionale da poter replicare con la pasta madre, magari quella del pan biscoto che una volta ho provato a rifare in casa (risultati soddisfacenti solo nel breve periodo...). Poi cercavo un libro che mi mostrasse le varie forme di pane e come realizzarle... in realtà sotto questo aspetto sono stata delusa, infatti il libro ha si una prima parte dedicata al pane, alla storia del pane in Veneto e alle forme antiche, ma ricette di pane neanche l'ombra e per quanto riguarda le forme, solo alcune sono fotografate. La maggior parte del libro è invece dedicato ai dolci e tutte le ricette sono di dolci, divise per tipi:

i biscotti della nonna

sapori di Carnevale

gran festa in tavola: dolci, torte e crostate

Dolci al cucchiaio: antiche e nuove tradizioni

Lo scrigno del gusto: altre storie e altri dolci

Ogni capitolo ha qualche pagina introduttiva dedicata alla storia e a seguire le ricette. A mio avviso alcune ricette più che storiche sono tipiche di alcune pasticcerie e forni... e sono rimasta perplessa nell'uso del lievito in bustina per il panettone e del lievito di birra per il pandoro....inoltre buona parte dei dolci prevede l'uso di uova e/o burro. Però per chi è pratico non è difficile sostituire opportunamente gli ingredienti e qualche pagina di mio interesse alla fine l'ho trovata! Per esempio questa:

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con le ricette storiche per le frittelle fra cui ben tre sono vegane e la cui preparazione a leggere il testo sembrerebbe prevedere l'uso della pasta madre, come in effetti doveva essere visto che all'epoca non si aveva a disposizione il lievito di birra. Poi una bellissima ricetta pressochè veg per la smegiassa, che voglio provare a breve. E infine la curiosità di trovare un libro che spieghi bene come ottenere queste forme di pane:

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E qui chiedo il vostro aiuto stavolta: conoscete qualche buon libro con ricette di pani storici e/o modalità di relaizzazione delle forme di pane di pane più particolare?

Logicamente questa recensione partecipa al Giovedì del libro di cucina di Annalisa

 

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Torta di pane cocco-cioccolosa

on Mercoledì, 23 Ottobre 2013. Posted in cucina

Torta di pane cocco-cioccolosa

Questa torta facilissima nasce dalla torta di Annalisa che aveva portato e avevamo gustato assieme quando siamo state al labirinto di Villa Pisani di Stra. In attesa di avere la ricetta dell'originale (che potete trovare qui) mi sono inventata la mia versione col recupero del pane vecchio. L'ho poi rifatta e sono stata molto soddisfatta della morbidezza... quindi eccovi la ricetta!

ingredienti:

  • 1 panino all'uvetta raffermo (fatto con questa ricetta)
  • latte di soia qb
  • 5 cucchiai di cocco gratuggiato
  • 2 cucchiai di melassa di barbabietola
  • 2 cucchiai di farina di farro integrale appena macinata
  • 2 cucchiai di farina di riso appena macinata
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 100 gr di cioccolato fondente del commercio equo 75% cacao
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 1 pizzico di sale fino integrale

Preparazione:

Spezzettare il panino tagliato a fette, metterlo in una ciotola e coprirlo di latte di soia. Lasciare riposare per qualche oraa (2-3) finchè il pane non sarà morbido. Mescolare bene in modo da sbricciolare il pane e renderlo una crema. Aggiungere la melassa e a seguire il cocco e le farine, il bicarbonato, il sale, il cioccolato. Accendere il forno a 175°. Oliare una teglia apribile (diametro 18 cm) e cospargerla di farina di cocco. Aggiungere all'impasto l'aceto e mescolare bene. Versare il composto nella teglia e a forno caldo, infornare per 30 minuti. Sfornare, togliere l'anello e lasciar raffreddare un po' prima di passare in un piatto. Morbida, golosa e riciclosa!

Cavolfiore gratinato con besciamella di riso integrale

on Lunedì, 21 Ottobre 2013. Posted in cucina

Cavolfiore gratinato con besciamella di riso integrale

Uno dei modi in cui Alice preferisce mangiare le verdure invernali e in particolar modo le crucifere è al gratin, ricoperte di besciamella... o meglio della mia versione vegana. Una delle farine che preferisco per farla è quella di riso, vi lascio quindi questa versione golosa dei cavolfiori gratinati con besciamella di riso, in particolare il gustosissimo riso integrale basmati.

salutiamoci300E visto che questo mese il protagonista di Salutiamoci è proprio il riso integrale, passo la ricetta a Satsuki en cuisine che ospita l'iniziativa questo mese. Ormai sapete che i cereali integrali sono da preferire per il loro migliore contenuto vitaminico e proteico e in particolare per quanto riguarda il riso la versione bianca subisce spesso oltre alla rimozione della parte esterna del chicco, anche un processo di brillatura... se volete approfondire trovate delle utili informazioni in questo articolo su Greenme e qui su Danaebessere. Ormai mi sono abituata a usare quasi solo riso integrale o semintegrale e mi piace variarne i tipi, oltre ai vari tipi italiani, il circuito del commercio equo offre del riso molto saporito come quello nero o quello rosso, il thay o il basmati. Logicamente i tempidi cottura del riso integrale sono più lunghi, però in caso di mancanza di tempo si possono adottare vari espedienti come la non-cottura (trovate da Ravanello il facilissimo ed ecologico metodo) oppure se può cuocere in quantità per conservarlo qualche giorno in frigo da usare all'occorrenza. In questo caso uso un riso basmati a chicco lungo e sottile che pur essendo integrale avrebbe un tempo di cottura piuttosto veloce. Bene veniamo alla ricetta!

Ingredienti:

  • 100 gr di riso basmati integrale
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 1 cavolfiore bianco
  • cannella
  • 50 ml di olio evo
  • sale fino integrale
  • noce moscata
  • lievito alimentare in scaglie

Preparazione:

Mettere il riso nel mulinetto, azionarlo con la manopola messa al punto più stretto e macinarlo. Se non avete il mulinetto potete frullare il riso con un buon frullatore, magari azionandolo a scatti in modo che le lame non si surriscandino. Versare la farina di riso in una pentola dal fondo spesso in acciaio, farla tostare leggermente mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere a filo l'olio evo e mescolare bene e successivamente il brodo, aggiungendo un mestolo alla volta in modo che non si formino grumi. Aggiungere tutto il brodo e portare a bollore. Continuare a cuocere a fuoco lento mescolando e quando avrà la consistenza di una crema spegnere. Aggiungere la cannella in polvere e una abbondante gratuggiata di noce moscata. Mescolare bene, coprire e lasciare intiepidire. 

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Lavare il cavolfiore e dividerne i ciuffetti. Disporli su una teglia in ceramica da forno e salarli leggermente.

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Versare la besciamella sui cavolfiori, cospargere di lievito alimentare e finire con un filo d'olio.

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Infornare a 180° per mezzora circa finchè i cavolfiori saranno teneri e si sarà formata una crosticina golosa.

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Se cercate altre idee per il riso integrale vi lascio i link alle mie altre ricette:

Risotto integrale con nocciole e pomodorini secchi

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Lasagnette dolci riso e cocco

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Budino di mandorle e cioccolato

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Risotto ai gambi

risotto

Riso nero di fine estate

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E visto che è lunedì partecipo anche alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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Questa ricetta partecipa anche alla raccolta di ricette con cereali e farine integrali "Integralmente" di GocceD'aria: partecipate anche voi!

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#diCucinainCucina: zucca cremosa al miglio

on Domenica, 20 Ottobre 2013. Posted in cucina

#diCucinainCucina: zucca cremosa al miglio

staffetta blogVi ricordate la staffetta Di blog in blog al 15 del mese? Con questo post inauguro la mia partecipazione alla staffetta parallela "#diCucinainCucina"; il gioco è sempre lo stesso, il giorno 20 di ogni mese i blog che decidono di partecipare pubblicano un post sullo stesso argomento, che in questo caso sarà una ricetta che presenta come ingrediente principale quello scelto per quel mese. E non potevo iniziare in modo migliore, infatti l'ingrediente di ottobre è la mia adorata zucca (che se spulciate qui nel blog trovate in innumerevoli ricette...). 

La ricetta che vi propongo per la staffetta è un classico qui in casa, una coccola autunnale, che vede un abbinamento che per me è diventato "classico", ma che magari non lo è per tutti, ovvero quello col miglio, che qui però non è l'elemento predominante, ma contribuisce a creare l'effetto cremoso.

Veniamo alla ricetta!

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Ingredienti:

  • 1/2 zucca violina (io ne avevo una dell'orto)
  • 1 cipolla di tropea bio
  • 1 patata bio
  • 100 ml di miglio bio
  • 300-400 ml di brodo vegetale
  • olio evo qb
  • sale qb
  • 1 rametto di rosmarino

Preparazione:

Per prima cosa preparate un soffritto con poco olio, poco brodo e la cipolla affettata sottilmente. Nel frattempo pelate la patata e tagliatela a dadini, lavate e affettate la zucca (compresa la buccia) e tagliatela a dadini. Quando la cipolla sarà appassita, aggiungete la patata, il rametto di rosmarino e la zucca e poco brodo, fate cuocere finchè le verdure saranno tenere, aggiungendo eventualmente brodo quando serve. Versare il miglio in un colino e sciacquarlo abbondantemente sotto l'acqua corrente rigirandolo. Aggiungerlo alle verdure e farlo insaporire rigirandolo. Aggiugere 200 ml di brodo, tappare e lasciare cuocere a fuoco lento per 20 minuti (inclinando il coperchio solo se sobbolle). A fine cottura, mescolare, togliere il rametto di rosmarino e assaggiare: eventualmente aggiustare di sale. Lasciare riposare coperto per una decina di minuti e servire.

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Vi lascio ora alla lettura delle ricette degli altri blog che hanno aderito questo mese:

1. 5per15 - http://www.5per15.com

2. Pepper's Matter- http://peppersmatter.wordpress.com

3. Voglio il mondo a colori - http://voglioilmondoacolori.blogspot.it/

4. GocceD'aria - http://www.goccedaria.it/

5. Federica - http://mammamogliedonna.it/staffetta-di-blog-in-blog

6. Micaela - http://lemcronache.blogspot.it/

7. Cristina - http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/

8. Ilde - www.burroerossoduovo.wordpress.com

9. Vaniglia e Cioccolato - http://www.ilcaffedellemamme.it/vanigliaecioccolato

 

Giornate d'autunno: piccole opere d'arte e cornetti improvvisati

on Martedì, 15 Ottobre 2013. Posted in in casa, cucina

Giornate d'autunno: piccole opere d'arte e cornetti improvvisati

La settimana scorsa è stata una vera settimana autunnale: pioggia, cielo grigio, sole che non si è fatto vedere neanche dietro le nuvole fino a venerdì... si beh, neanche questa settimana si scherza col grigiume.... In queste situazioni con le birbe in casa, desiderose di fare, cerco di convogliare la loro attenzione su qualcosa e propongo qualche attività da fare assieme in attesa che almeno smetta di piovere per uscire a saltare nelle pozzanghere! Se poi si mette che avevo un bel po' di pasta madre da smaltire per via del laboratorio che dovevamo fare domenica che è saltato per il maltempo... ecco che il pomeriggio si riempie di attività e di inventiva!

Sicchè per prima cosa, nel primo pomeriggio, abbiamo preparato degli impasti... a partire da un preimpasto di pane che avanzava, con i quali non sapevo cosa avremmo combinato... sapevo solo che avrei fatto qualcosa di dolce e qualcosa di salato... li ho messi a lievitare in attesa di decidere cosa avrebbero potuto essere. Nel frattempo le bimbe hanno chiesto di disegnare o meglio dipingere... quindi ho recuperato:

  • 4 coperchi di scatola di pizza che giacevano da tempo dimenticati
  • pennelli
  • colori a dita
  • timbrini fatti con i tappi di bottiglia in sughero
  • il manico di una zucca che avanzava
  • spugnette varie

Con tutte ste cose ho proposto di disegnare un albero (visto che è l'argomento preferito del periodo) ispirandosi a quelli che vedevano fuori dalla finestra. Ho attaccato i 4 cartoni per ottenere un cartone grande, disposto sul pavimento il tutto... passato il tutto a loro. Elena faceva linee verticali che per lei erano alberi, Alice ne ha prese due le ha unite riempiendole di colore e poi è passata a fare i rami.

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Alice ha deciso di fare l'erba con tecnica spugnata e ad Elena ho passato il gambo della zucca da usare come timbro... ne sono usciti dei fiori.

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Le nuvole sono state fatte da Alice invece sempre con lo stesso gambo. Ecco l'opera conclusa!

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Mentre il tutto asciugava lavati mani e pavimento, siamo tornati ai nostri impasti che lievitavano da 4 ore e ci siamo messe all'opera! L'idea era arrivata: prepareremo dei cornetti morbidi, oltre al pane e ad una ciambella salata ripiena. Il risultato è stato buono per essere una improvvisazione, logicamente non si tratta di cornetti sfogliati, ma di una pasta morbida. Vi lascio la ricetta!

Cornetti improvvisati

Ingredienti per il preimpasto:

  • 100 gr di pasta madre rinfrescata
  • 125 ml di acqua
  • 250 gr di farina 2

Ingredienti per l'impasto:

  • tutto il preimpasto
  • 100 ml di succo di ananas limpido (del commercio equo)
  • 60 gr di zucchero di canna integrale del commercio equo
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 2 cucchiai di farina di riso integrale appena macinata
  • 200 gr di farina di farro spelta

Ingredienti per la farcitura e la lucidatura finale:

  • marmellata di more autoprodotta
  • malto d'orzo
  • acqua

Via con gli impasti!

Preparare il preimpasto e metterlo a lievitare per 4 ore. Riprenderlo, aggiungere il succo di ananas, lo zucchero e la farina di riso e mescolare. Aggiungere la restante farina (farro), il sale e l'olio per ultimo. Impastare fino ad ottenere una palla liscia e morbida da far lievitare almeno 4 ore. Riprendere l'impasto che sarà ben cresciuto e morbido. Se lo schiacciate con un dito tornerà su... ma non fate come Elena che si è divertita a bucherellarlo...

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DSCF4065A questo punto passatelo sul piano infarinato e dividetelo in due parti. Da ognuna ricavate due cerchi schiacciando l'impasto col mattarello dello spessore di 3 mm circa. Tagliate a spicchi ogni cerchio come una torta. Noi volevamo tanti cornetti piccolini, quindi ne abbiamo tagliati circa 12 per cerchio. Su alcuni abbiamo messo della marmellata di more che avevo fatto io con le more raccolte in montagna e altri li abbiamo lasciati vuoti. Il ripieno va messo nella parte larga dello spicchio, in quantità non esagerata.

Successivamente vanno arrotolati i cornetti partendo dalla parte larga e girando parecchio. In questo modo si ottengono dei cornetti ben ciocciottelli e belli da vedere. Ne ho fatti un paio mostrando alle bimbe il procedimento e tanto è bastato perchè finissero l'opera. 

I cornetti vanno disposti man mano su una teglia coperta di carta forno e lasciati lievitare per altre 3-4 ore (raddoppio). Prima di infornarli procedere alla lucidatura con un cucchiaio di malto d'orzo diluito in poca acqua.

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Eccoli qua prima della cottura!

Accendere il forno a 160°, quando è caldo infornare per 15-20 minuti. Estrarre dal forno e ripassare con la lucidatura. Eccoli pronti!

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Ottimi caldini... vista la quantità, una volta raffreddati li ho messi in sacchetti di plastica e gustati nei giorni successivi. Basta scaldarli un attimo in padella in modo da intiepidirli e sono come appena fatti!

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Come vedete non sono sfogliati (anche perchè non era intenzione farli sfogliati), ma sono belli morbidi.

Questo post partecipa alla raccolta di Ottobre di Panissimo, organizzata da Bread & Companatico (Barbara) e Indovina chi viene a cena? (Sandra) e ospitato da Simona di Briciole

panissimo

Pasticcio di anelletti

on Lunedì, 14 Ottobre 2013. Posted in cucina

Pasticcio di anelletti

Buon inizio settimana: oggi vi propongo un altro dei piatti che le birbe (e non solo) adorano! Si tratta della rivisitazione vegana di un piatto tipico siciliano, infatti il formato della pasta, l'anelletto, proviene proprio da lì... si diciamo la verità: le prime volte che ho visto questa pasta pensavo fosse da usare per farci la minestrina e invece sul retro della confezione ecco il suggerimento per l'uso, ovvero farci il pasticcio, o pasta al forno. Ormai sono parecchi anni che la uso e preparo questo pasticcio (anche se ogni tanto finiscono anche nelle minestre che le bimbe continuano ad adorare...), prendo gli anelletti di LiberaTerra, ovvero prevenienti dalle terre liberate dalle mafie, quindi oltre a essere bio, nascono anche da un bel progetto. Vi invito a fare un giro QUI, dove trovate tutte le informazioni sul progetto e sul prodotto. Passiamo alla ricetta!

ingredienti per una teglia quadrata 30 x 30:

  • 300 gr di anelletti
  • 2 melanzane a pasta bianca
  • 200 gr di piselli lessati 
  • 2 carote
  • 200 ml di passata di pomodoro 
  • 1 cipolla di tropea bio
  • qualche foglia di basilico fresco
  • 500 ml di besciamella vegetale al riso
  • sale grosso integrale qb
  • sale fino integrale qb
  • olio evo qb
  • lievito alimentare in scaglie

Preparazione:

Mettete a bollire l'acqua per la pasta, nel frattempo tagliate a fette le melanzane e disponetele su un piatto cosparse di sale fino integrale. Lasciate riposare.

Preparate un sughetto vegetale: mettete in padella un po' d'olio e un po' d'acqua e la cipolla di tropea tritata. Fatela rosalare, aggiungete la salsa di pomodoro (nel mio caso autoprodotta). Tagliate a rondelle e poi tritate le carote e aggiungetele al sugo. Lasciate cuocere finchè sono morbide e infine aggiungete i piselli (io li trovo già lessati in vasetto di vetro al negozio bio). Fate cuocere ed eventualmente aggiustate di sale.

Quando l'acqua bolle, salatela e versate gli anelletti. Fateli cuocere avendo cura di tenerli un po' al dente (qualche minuto meno di quanto indicato in confezione). Appena cotti, scolateli, conditeli col sughetto e teneteli da parte.

Preparate la besciamella vegetale con la farina di riso, trovate il mio metodo QUI.

Scolate le melanzane (io ne ho ancora dell'orto) schiacciandole in modo da privarle del liquido e grigliatele su una piastra calda.

Accendete il forno a 180°.

Prendete la vostra pirofila (io ne uso una in ceramica adatta ad andare in forno), oliotela leggermente e mettete un po' di besciamella sul fondo. Versate metà della pasta condita, poi uno strato di melanzane e di nuovo pasta.

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Per ultimo versate la besciamella a coprire tutto. Cospargete la superficie con il lievito alimentare e passate in forno caldo per una mezzora abbondante (finchè si sarà formata una bella crosticina). Lasciate per una quindicina di minuti nel forno spento chiuso prima di servire.

E buon pranzo!

Questa ricetta partecipa a "Scambiamoci una ricetta - La pasta" di Iotestopositivo

logo scambiamoci una ricetta

 

Ed essendo lunedì partecipa anche alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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Crumble e torta alle prugne

on Mercoledì, 09 Ottobre 2013. Posted in cucina

Crumble e torta alle prugne

Prima che passi la stagione delle prugne mi sbrigo a pubblicare queste due ricette per due dolci diversi, ma entrambi gustosissimi. Il primo è un crumble a base di frutta, nel senso che non solo c'è la frutta sotto, ma anche la frolla è fatta utilizzando per buona parte frutta e le poche farine sono anche senza glutine. Il secondo invece è un dolce lievitato che nasce dalla ricetta pubblicata dalla Capra mi sembra un paio di settimane fa e che ho modificato usando la pasta madre (poi avevo quasi finito le prugne e quindi ho dovuto inserire una mela... poco male!). Ottimo, come tutte le sue ricette: quindi la ringrazio tantissimo! A voi le ricette e buoni impasti!

Crumble alla frutta mista

ingredienti:

  • 1 banana molto matura
  • 6-7 prugne nere
  • 2 grappoli di uva fragola nera
  • 1/2 limone bio
  • 3 cucchiai di farina di riso basmati integrale appena macinata
  • 2 cucchiai di farina di miglio appena macinata
  • 2 cucchiai di malto di riso

preparazione:

La sera sgranare i grappoli d'uva e tagliare a pezzetti le prugne togliendo il nocciolo. Disporli in una terrina, cospargerli col succo di limone e col malto, mescolare bene e far macerare tutta le notte coperto.

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La mattina disporre la frutta in una pirofila di vetro tenendo da parte il succo rilasciato dalla frutta. Sbucciare la banana e schiacciarla con la forchetta, mescolarla al succo della frutta. Aggiungere le farine e mescolare.

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Otterrete una pastella che andrete a disporre sopra la frutta: non preoccupatevi se è irregolare e compatta, poi va rotta al momento di servire. Infornare in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti.

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Servire in coppette singole rompendo col cucchiaio la frolla. Deliziosa nella sua semplicità!

Torta alle prugne della Capra

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ingredienti:

  • 60 gr di pasta madre
  • 200 gr di farina integrale di grano tenero appena macinata
  • 100 ml di latte vegetale (io ho usato riso)
  • 1 cucchiaio abbondante di melassa di barbabietola
  • 1 cucchiaio di amido di mais bio
  • 30 gr di olio evo
  • 1/2 kg di prugne
  • 1 mela
  • zucchero di canna
  • 1 pizzico di sale fino integrale

DSCF3811Preparazione:

Sciogliere la pasta madre nel latte vegetale, aggiungere la melassa, l'amido di mais e la farina. Aggiungere il sale e per ultimo l'olio evo. Impastare bene fino ad avere una bella palla liscia e mettere a lievitare per 3 ore. Fare un giro di pieghe, lasciar riposare per 15 minuti. Nel frattempo oliare una teglia con cerniera apribile e tagliare a fette le prugne e la mela. Mettere l'impasto nella teglia e schiacciarlo leggermente. Disporre le prugne e la mela e lasicare lievitare altre 3 ore. Accendere il forno a 180° e cuocere per 40 minuti. Appena uscita dal forno cospargere con lo zucchero di canna. Veramente ottima e gustosa!

E voi quale delle due preferite?

Pane dei ricordi integrale

on Martedì, 08 Ottobre 2013. Posted in cucina

Pane dei ricordi integrale

Decisamente troppo tempo che non pubblico un pane... non fosse per i laboratori potreste pensare che abbia messo la Gilda a riposo! Invece no e per rimediare vi lascio la ricetta di un pane tanto facile nella realizzazione quanto ottimo nel risultato. Si tratta del pane che ho portato alla festa delle Associazioni di Piove di Sacco un paio di settimane fa e che avevo già testato un altro paio di volte. La ricetta non è mia, ma è dell'appassionato Raffaele Pignataro, giunta a mia conoscenza tramite il suo blog "Il crudo e il cotto" e il gruppo FB "La pasta madre". La mia personalizzazione sta nell'uso di farine quasi del tutto integrali. Direi che il risultato è ottimo! La ricetta è perfetta per chi è fuori casa per buona parte della giornata, infatti ha dei tempi di posa molto lunghi e quantità di pasta madre minime. Anche nella descrizione dei tempi troverete che ben si adattano a chi rientra solo a sera. Per la descrizione dettagliata e il perchè del nome vi rimando al blog di Rafaele, dove trovate anche il racconto del ricordo che l'ha portato a realizzare questo pane. Io mi limito a darvi la mia versione integrale. Ho anche dimezzato le dosi rispetto alla ricetta per avere un solo filone da 1,2 kg alla volta...

DSCF3624Ingredienti:

  • 300 gr farina tipo2 semintegrale di grano tenero
  • 490 gr di farina integrale di grano tenero macinata da me
  • 530 gr di acqua (ne ho messa un po' di più perchè l'integrale tende ad assorbirne di più)
  • 60 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima10 gr di malto d'orzo 
  • 15 di sale fino integrale

Impastiamo!

Per prima cosa ricordarsi di rinfrescare la pasta madre la sera prima (la ricetta originale è con la liquida, anche con la solida va benissimo), la mattina mescolare le farine per bene e aggiungere 3/4 dell'acqua un po' alla volta. Infine aggiungere la restante acqua fino ad avere un impasto appiccicoso che andrà lavorato poco e lasciato riposare una mezzora (se guardate il video della ricetta originale vi rendete conto di come deve risultare l'impasto).

Mescolare la pasta madre col malto e aggiungerla all'impasto. Aggiungere anche il sale e impastare a mano per 7-8 minuti. Aspettare 5 minuti e fare un giro di pieghe. Mettere a riposare coperto per 10 ore, ovvero fino a sera.

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Rovesciare sulla spianatoria infarinata e ricavare un filone, metterlo a riposare con la chiusura rivolta in alto. Accendere il forno a 250° con un pentolino sul fondo. Quando il forno è in temperatura rovesciare il filone sulla teglia calda e infornare per 10 minuti a 250°. Togliere il pentolino e continuare la cottura per altri 15 minuti a 200° e successivi 35 minuti a 160°. Completare la cottura con gli ultimi 15 minuti col forno a fessura a 160°. A fine cottura farlo raffreddare in verticale posato alla parete. Tagliare da freddo.

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Primo-sale di kefir di soia

on Lunedì, 07 Ottobre 2013. Posted in cucina

Primo-sale di kefir di soia

Come sapete da un po' coltivo i granuli di kefir di soia ottenuti trasformando quelli di latte che mi erano stati regalati. Mi piace avere uno yogurt bello denso, oppure trasformarlo in " vegrino" ovvero formaggio spalmabile, e quindi mi ritrovo con buone quantità di siero. Come vedete leggendo le mie ricette solitamente lo uso nei dolci (al posto della parte liquida, aiuta la lievitazione e da morbidezza), oppure nel pane per dare sofficità. Stavolta ho preferito sperimentare un formaggio. Si tratta di un primo - sale, quindi un formaggetto fresco e morbido. La ricetta l'ho recuperata nel gruppo FB del kefir dove è stata provata da varie persone, con latte vaccino e siero di kefir di latte vaccino. Ecco la mia versione con latte di soia e siero di kefir di latte di soia... Vi anticipo che è facilissimo!

Primo sale di kefir di soia

ingredienti:

  • 900 ml di latte di soia (potete usare sia quello autoprodotto che quello acquistato a patto che sia solo soia e acqua)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 3 cucchiai di kefir di soia
  • 300 ml di siero di kefir di soia

Preparazione:

In una pentola in acciaio capiente, mettere a scaldare il latte di soia, dopo 5 minuti aggiungere il sale e il kefir e portare a bollore. Spegnere e aggiungere il siero. Mescolare, coprire per 4 minuti e poi riaprire e lasciare riposare per 10 minuti.

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Con una schiumarola togliere i fiocchi e metterli in un contenitore bucato (quelli da ricotta) rivestito con una garza pulita

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Passare con un colino la parte finale in modo da recuperare tutti i fiocchi quando non si riesce più con la schiumarola. Lasciare raffreddare posizionato su un piatto che raccolga il siero in eccesso. Recuperare il siero e tenerlo da parte per la ricotta. Quando il formaggio sarà freddo passarlo in frigo.

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Ricottina di kefir di soia

ingredienti:

  • il siero che vi è avanzato dalla preparazione del primo sale
  • 150 gr di latte di soia
  • 2 cucchiai di succo di limone

preparazione:

Riportare a bollore il siero in cui avrete versato il latte di soia. Quando bolle, spegnere e aggiungere il limone. Aspettare come per il primo sale e poi colare i fiocchi allo stesso modo. Quando è freddo passare in frigo.

Per entrambe il giorno dopo togliere dal contenitore e rovesciare in un piatto o contenitore pulito. Togliere la garza: ecco il risultato!

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E infine la prova assaggio! Ottima la consistenza, proprio da formaggio fresco e anche il gusto! Piaciuta molto anche ad Alice... noi l'abbiamo gustata semplicemente con un po' di origano sopra! 

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o spalmata sul pane. Grande soddisfazione, esperimento sicuramente da ripetere! 

Queste ricette partecipano alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

100-veg-monday

 

Prima di salutarvi e in tema di formaggi veg vi segnalo il nuovo libro di Grazia  Erbaviola, che sto aspettando di avere fra le mani: "Formaggi veg - latte, yogurt e formaggi vegetali fatti in casa" di Grazia Cacciola ed. Sonda

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Le spezie in cucina ... e un invito

on Giovedì, 03 Ottobre 2013. Posted in libri, cucina

Le spezie in cucina ... e un invito

Ritorno a presentarvi un libro di cucina per il Giovedì del libro di Annalisa. Si tratta di un libro che ho trovato in biblioteca facente parte di una serie che conoscevo già avendo alcuni di questi libri in casa. Si tratta di "Le spezie in cucina" di Valeria Calamaro ed. Sonda in coedizione con CTM. La versione che ho trovato in biblioteca è la prima del 2007, mentre ora si trova la nuova versione del 2011, che comunque non penso abbia modifiche sosotanziali.

 

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Ho iniziato ad appassionarmi alle spezie e a usarle una decina di anni fa, in seguito ad un corso di cucina che avevamo organizzato fra i volontari della bottega del commercio equo in cui facevo volontariato. Scoprire nuovi gusti e sapere come dosarli e abbinarli al meglio all'inizio non è facile per il palato poco abituato al gusto speziato e questo libro può essere un aiuto in tal senso. La prima parte del libro è dedicata alla presentazione delle varie spezie, origini, proprietà, utilizzo. Segue un breve capitolo sulla storia delle spezie, un viaggio nel tempo e nei luoghi dove nascono le varie erbe. Successivamente un bel capitolo sul commercio equo come alternativa ai metodi tradizionali di produzione e importazione delle spezie e alcune brevi interviste ai produttori: è l'unica parte del libro in cui si trovano delle foto a colori, soprattutto dei produttori. La seconda metà del libro è dedicata alle ricette: dopo alcuni brevi consigli pratici sulle dosi, la conservazione e l'utilizzo delle spezie, le ricette seguono suddivise in capitoli:

  • antipasti e spuntini
  • primi piatti minestre e zuppe
  • secondi e piatti unici
  • insalate e contorni
  • salse e condimenti
  • dolci e dessert

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Eccezion fatta per i secondi e piatti unici dove ci sono sottocapitoli dedicati a piatti a base di carne e piatti a base di pesce (che ho saltato a piè pari), buona parte delle ricette è vegetariana o vegana (la cosa è indicata ricetta per ricetta). Nella nuova versione del 2011 leggo questa bella novità:

Le ricette a base di prodotti animali sono accompagnate dalla versione vegan. Per venire incontro anche alle esigenze di vegani e vegetariani, scoprire come utilizzare ingredienti inediti come il muscolo di grano, il seitan e i diversi formaggi e affettati veg, come sostituire uova, burro e latte nelle preparazioni dolci e salate, in un perfetto equilibrio con le spezie utilizzate.

Apprezzabile che ci sia un piccolo sottocapitolo dedicato anche ai piatti a base di tofu e seitan. Le ricette sono semplicemente descritte, non ci sono foto ad accompagnarle, dopo una breve presentazione, troviamo l'indicazione del tempo e del tipo di ricetta, seguono gli ingredienti e la spiegazione per punti. 

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Io lo consiglio pre un primo approccio alla cucina speziata e anche per le informazioni sulla provenienza e sul commercio delle spezie che fanno da introduzione al ricettario.

Fra le varie ricette ne ho provato alcune e voglio proporvi questo dolce che è vegano già nel ricettario e che ci è piaciuto molto. Le mie modifiche sono veramente minime, fra parentesi trovate la versione originale nel caso io abbia modificato qualcosa.

Pan di zenzero con salsa all'arancia

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ingredienti per la torta:

  • 250 gr farina integrale di grano tenero
  • 250 gr farina tipo2 (bianca)
  • (2 cucchiaini  dilievito per dolci) io non l'ho messo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 2 cucchiaini di bicarbonato (1 nell'originale)
  • 1 cucchiaino e mezzo di zenzero in polvere
  • 1/2 cucchiaio di cannella in polvere
  • 150 ml di sciroppo di riso (250 ml di sciroppo d'acero)
  • 125 ml di olio evo 
  • 125 ml di melassa di barbabietola
  • 250 ml di latte di soia
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 1 cucchiaio di vaniglia in polvere
  • 1 cucchiaio di succo di limone (non presente nell'originale)

Per la salsa:

  • 375 ml di succo d'arancia o spremuta
  • 2 pezzi di zenzero fresco con la buccia
  • 1 cucchiaino colmo di amido di mais
  • 2 cucchiai di zucchero di canna integrale
  • 1 cucchiaino di polvere magica di agrumi (buccia d'arancia essiccata)
  • (2 cucchiai di succo di zenzero fresco) non l'ho messo perchè l'avevo finito

Preparazione:

Per la torta: accendere il forno a 180°. Mettere tutti gli ingredienti secchi in una ciotola e mescolarli bene. In un altro recipiente versare tutti i liquidi e mescolare. Versare i liquidi sui solidi e mescolare (avrete un impasto morbido). Versare in una tortiera infarinata o con carta forno e cuocere per 40 minuti a 180°.

Per la salsa: fare bollire il succo di arancia con i pezzi di zenzero e lo zucchero. Sciogliere l'amido con un po' di acqua in un bicchiere. Quando bolle versare nel succo e fare bollire un paio di minuti. Aggiungere la scorza di arancia e far raffreddare.

Servire le fette accompagnate da un paio di cucchiaiate di salsa.

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Prima di salutarvi colgo l'occasione per invitarvi domenica pomeriggio, a partire dalle 15.00, a Selvazzano (in piazza) dove con l'associazione Al ritmo del tam tam - gas Calebassa, faremo un laboratorio per bambini sulla preparazione del pane con pasta madre e a seguire l'amica Elena preparerà un laboratorio sulle bombe di semi con l'argilla e per gli adulti ci sarà la possibilità di portarsi a casa la pasta madre (possibilmente venite con un vaso in vetro pulito) e anche di ricevere informazioni sul gruppo di acquisro solidale e sulla possibilità di avviarne uno. Vi aspettiamo!

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