in cucina

IMG 20190422 094320

Salva

Salva

Salva

Salva

con i piccoli

IMG 20200522 150042 rit

 

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

a piedi o in spalla

DSC05081 rit

 

Salva

Salva

Salva

Salva

orto e giardino

IMG 20200516 144112 rit

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Articoli taggati con: autoproduzione

Peperoni rossi ripieni di quinoa

on Lunedì, 19 Agosto 2013. Posted in orto, cucina

Peperoni rossi ripieni di quinoa

Grazie alla generosità dell'orto in questo periodo ho un bel arretrato di ricette da proporvi. La cucina è attualmente invasa dai pomodori, mentre in frigo troneggiano i peperoni, ne abbiamo un sacco di titpologie e se in luglio si coglievano e si mangiavano ora sto cominciando a pensare a come conservarli, sicuramente una parte la seccherò... per ora però ce li gustiamo freschi e quindi eccovi una ricetta golosa che è piaciuta anche alle piccole che amano la quinoa e che hanno apprezzato l'uso dei peperoni a mo' di ciotolina con coperchio.

DSCF2294-rit

In questo caso ho usato dei peperoni rossi non molto grandi, avranno la dimensione di un pugno, un po' schiacciati (li vedete qui sopra), insomma perfetti da farcire! 

ingredienti:

  • 7-8 peperoni rossi tondi dell'orto
  • 100 ml di quinoa (io mi trovo meglio a darvi il volume, così potete usare un contenitore graduato come misurino)
  • 2 manciate di lenticchie rosse decorticate
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 foglie di basilico
  • 2 foglie di salvia
  • 200 ml di acqua più un po'
  • olio evo qb
  • sale grosso integrale qb
  • 1 pomodoro cuor di bue dell'orto

preparazione:

Per prima cosa preparare la quinoa, facendo saltare in poco olio evo allungato con un po' d'acqua lo spicchio d'aglio tritato e le foglie di salvia. Aggiungere le lenticchie rosse e farle rosolare. Sbucciare e tagliare a tocchetti il pomodoro e aggiungerlo assieme alle foglie di basilico spezzettate. Lavare la quinoa per bene sotto l'acqua corrente e versarla nella pentola. Farla tostare un po' e aggiungere i 200 ml d'acqua. Salare appena con un po' di sale grosso, chiudere col suo coperchio e lasciare cuocere a fuoco lento per 15 minuti. Spegnere e lasciare coperto fino al completo assorbimento dell'acqua di cottura.

Nel frattempo lavare i peperoni, con un coltellino a punta affilato tagliare il gambo e conservarlo. Svuotarli dei semi e disporli su una teglia. Quando la quinoa sarà pronta, riempire i peperoni schiacciandola bene. Coprire ogni ciotola-peperone con il suo coperchio-gambo.

DSCF2478

Informare a 180° per 15-20 minuti. Servire tiepiedi aggiungendo eventualmente un filo d'olio sotto al cappello. E' stata apprezzata anche dall'agnellino... :-)

DSCF2484

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

100-veg-monday

 

Portulaca sottaceto e attività di Ferragosto

on Mercoledì, 14 Agosto 2013. Posted in orto, cucina

Portulaca sottaceto e attività di Ferragosto

Per me il giorno di Ferragosto è da un po' di anni sinonimo di attività nell'orto e tranquillità domestica. Vacanze già fatte, caldo torrido ormai passato, rimangono le piantine autunnali da trapiantare (e nel farlo saltano fuori cipolle, agli, patate e zucchette nate da sole e finora rimaste nascoste ai nostri occhi sotto altre piante)...

DSCF2486 DSCF2491

e tantissimi pomodori da trasformare in passate e salse varie... al massimo la grigliata ce la facciamo in giardino con le splendide verdure dell'orto però! E voi come ve la passate?

A noi i primi giorni di questo mese hanno donato questi magnifici pometti-d'oro, pomodorini gialli dolcissimi nati dalle piante dello scambio semi primaverile (li vedete anche nella foto di apertura)

DSCF2467

a proposito siete ancora in tempo per iscrivervi allo scambio autunnale da EquoEcoeVegan. Seguite tutte le istruzioni che trovate QUI. Io sono già iscritta e curiosa di sapere con chi farò lo scambio e che semi riceverò!

BANNER BARATTO SEMI1

E per chi come me ha voglia di conservare qualcosa per l'inverno e nel contempo di ripulire l'orto dalle "erbacce" ecco un buon utilizzo della portulaca. Di questa piantina vi avevo già parlato qualche articolo fa sempre presentandovi l'orto. Io la trovo ottima in insalata, ma se ne avete a disposizione di più e volete provare a conservarla per un po' di tempo, eccovi la ricetta della portulaca sott'aceto. Potete usarla per intero o solo i gambi se vi avanzano... La ricetta si ispira a questa di Erbeincucina, che ho un po' modificato. 

DSCF2268

Ingredienti:

  • 1 tazza colma di portulaca
  • 100 ml di acqua
  • 100 ml di aceto di mele
  • 1 spicchio d'aglio
  • semi di finocchio 
  • 3 cucchiaini di sale grosso integrale

Preparazione:

Lavare la purtulaca e tagliarla a pezzettini tenendo sia le foglie che i rametti carnosi. Disporla su un piatto e cospargerla col sale grosso, far riposare per una decina di minuti. 

Nel frattempo versare in un pentolino l'acqua, l'aceto e lo spicchio d'aglio. Portare a bollore. Con una salvietta tamponare la portulaca in modo da asciugarla.

DSCF2267

Disporla in un vasetto (sterilizzato passandolo in forno a 120° per 10 minuti o bollito per 10 minuti) e versare l'aceto bollente sulla portulaca. Aggiungere i semi di finocchio. Chiudere. Lasciare raffreddare e aspettare che si formi il vuoto. Lasciare insaporire per almeno una settimana prima di consumare. Io la conservo a temperatura ambiente e una volta aperta in frigorifero.

Anche questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

logofitoalimurgia

 

 

Girelle ai frutti di bosco

on Lunedì, 12 Agosto 2013. Posted in montagna, cucina

Girelle ai frutti di bosco

Quella che vi propongo oggi è una ricetta che non potevo che preparare in montagna dove le temperature erano più accettabili e dove ho potuto raccogliere un po' di frutti di bosco. Diciamo che non è semplice portarli a casa visto che le birbe preferiscono di gran lunga mangiarli al momento! Veramente difficile resistere alla golosità di questo spuntino offerto dalla natura! Mi capita molto raramente di comprarli e generalmente rimango delusa perchè il gusto non è mai lo stesso di quelli raccolti direttamente nel bosco...

DSCF0962

Ecco cosa abbiamo avuto la fortuna di trovare nelle nostre passeggiate

DSCF2238

more di rovo (logicamente Elena avrebbe voluto mangiare anche rosse non mature...)

DSCF2378

fragoline

DSCF2426

mirtilli ... mancano i lamponi che non sono riuscita a fotografare...

E così arrivo anche a pennello per proporre una ricetta per il golosissimo Salutiamoci di questo mese dedicato proprio ai frutti di bosco e ospitato da Bri.

salutiamoci300

Qualche informazione sui frutti di bosco (more di rovo, lamponi, fragoline selvatiche, ribes, mirtilli) la trovate qui, io come al solito vi riporto un piccolo stralcio sulle proprietà nutrizionali:

Lamponi, mirtilli rossi e neri, more, fragole selvatiche, ribes....sono tra la frutta da preferire perchè contengono acido ellagico, quercitina, antocianine e svariati fitocomposti. ...  i frutti di bosco sono fra quei prodotti della natura che contengono tanti elementi fondamentali per la nostra salute,  ricchi di vitamine, in particolare A, B1 e B2 e C e  sali minerali, tra cui il potassio. Ma oltre a questi ci sono ulteriori sostanze preziose. 

E finalmente ritorno anche a mettere all'opera seriamente la Gilda che in questo periodo a parte il canonico pane ai cereali e la pizza senza impasto o le piadinette ha sfornato poco!

Veniamo alla nostra ricetta:

DSCF0938

ingredienti per l'impasto a lievitazione naturale:

  • 120 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 150 gr di siero kefir di soia ( o siero di yogurt colato)
  • 150 gr di acqua temperatura ambiente
  • 150 gr di farina di farro spelta bio integrale fresca di molitura
  • 30 gr di farina di riso integrale bio appena macinata
  • 30 gr di riso soffiato
  • 3 cucchiai di malto di riso bio
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 300 gr di farina tipo 2 semintegrale

ingredienti per la farcitura:

  • 150 gr di frutti di bosco misti (more, mirtilli, lamponi, fragoline) appena colti

ingredienti per la lucidatura:

  • 1 cucchiaio di malto di riso bio
  • 1 cucchiaio di acqua

preparazione:

Sciogliere la pasta madre nel siero, aggiungere l'acqua, il malto di riso e mescolare. Aggiungere le farine di farro e di riso e il riso soffiato. Mascolare e aggiungere il sale. Infine aggiungere un po' alla volta la farina semintegrale di grano tenero fino ad ottenere un impasto ben amalgamato, ma non solido. Mettere a lievitare per 5 ore a temperatura ambiente. Infarinare bene il piano e fare un giro di pieghe, far lievitare un'altra ora, fare un altro giro di pieghe. Lasciar riposare una mezzora.

Nel frattempo mettere in un pentolino i frutti di bosco con pochissima acqua, scaldarli in modo da avere una composta. Lasciare raffreddare.

Stendere l'impasto grossolanamente dello spessore di un cm e tagliare a striscioline lunghe circa 20 cm e larghe 2 cm. Farcire con la composta di frutti di bosco e arrotolare su se stessi. Lasciare lievitare a temperatura ambiente per un paio di ore, disposte su carta forno e ben distanziate fra di loro. Preparare un'emulsione di malto di riso e acqua ben sbattuti. Spenellare le chioccioline. Infornare a 160° gradi per mezzora. Appena uscite dal forno spenellare nuovamente con il malto e l'acqua. Ottime a colazione appena scaldate!

Con l'occasione segnalo le latre mie ricette con i frutti di bosco:

E visto che si parla di frutti raccolti nel bosco questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

logofitoalimurgiae qausi dimenticavo che oggi è anche lunedì, quindi partecipa anche alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

100-veg-monday

 

L'orto selvaggio

on Mercoledì, 31 Luglio 2013. Posted in orto

L'orto selvaggio

Non posso non dedicare almeno un articolo al protagonista indiscusso di questo periodo ovvero l'orto, o meglio il nostro orto selvaggio che si autogestisce come in ogni periodo dell'anno! Non immaginatevi quindi l'orto perfettamente ripulito dalle infestanti, ordinato e preciso come certi che si vedono in giro, il nostro orto è una bella selva ricca di piante parzialmente trapiantate e parzialmente nate da sole: fagiolini che spuntano in mezzo ai pomodori datterini (tutti nati da soli...)

DSCF1512

Peperoni e melanzane fra i girasoli (anche loro spontanei)

DSCF2146

Fagioli pavone che si arrampicano per i pali dei pomodori colorati (questi ultimi sono indietro, li avevo seminati tardi) e che spiccano con i loro fiori rossi bellissimi

DSCF1516

Mais antico che ondeggia al sole

DSCF2152

Una zucca violina che spunta fra l'erba

DSCF1519

il cavolo capuccio nato da solo (ve lo ricordate?) un po' mangiucchiato ma bello

DSCF2151

La luffa che si arrampica

DSCF2142

Peperoni rossi cornetti e okra (si, si, qualche pianta è nata) con un abbozzo di frutto o fiore

DSCF2153

sotto ai quali vedete spuntare con le sue foglioline croccanti che sembrano quelle di una pianta grassa, la portulaca (anche qui sopra a sinistra di fianco ai peroperoni)

DSCF2154

Questa che viene considerata dai più un erbaccia è invece una piantina che tengo volentieri nell'orto, sia perchè mi piacciono i fiorellini che fa, ma soprattutto perchè è commestibile, anzi ci piace proprio! Se volete saperne di più su questa piantina che sembra insignificante vi invito a leggere qualcosa qui, io vi cito qualche riga sul contenuto nutrizionale:

 è una delle migliori fonti vegetali dell'acido grasso omega-3, a-linolenico, possiede un elevato contenuto di proteina cruda e di polisaccaridi idrosolubili ed una buona tolleranza alla salinità, è ricca di vitamina C, B1, B2, B3, B6 e provitamina A, inoltre contiene carboidrati, proteine e sali minerali quali calcio, ferro, sodio, fosforo e acido ossalico

 Quindi perchè buttare e considerare un'erbaccia una così preziosa piantina che possiamo raccogliere gratuitamente? Personalmente ogni volta che raccolgo verdure nell'orto prendo anche qualche ramo di portulaca da aggiungere alle insalate o anche alla panzanella. E allora ne approfitto per lasciarvi la ricettina veloce veloce per un piatto fresco ed estivo oltretutto ricicloso e comodo da preparare in anticipo pronto per il pranzo o la cena!

Panzanella con portulaca

DSCF2016

ingredienti:

  • 3 fette di pane integrale al farro raffermo (logicamente autoprodotto con pasta madre)
  • 20 (o anche di più) pomodorini ciliegini appena colti dall'orto
  • 1 cetriolo (sempre dell'orto)
  • 1 cipolla, meglio se rossa di Tropea
  • 1 rametto di basilico (dal vaso)
  • 3 rametti di portulaca
  • sale fino integrale
  • olio evo
  • aceto di mele

Preparazione:

Tagliare a cubetti il pane e disporlo sul fondo di una terrina. Tagliare a spicchi il pomodoro e disporlo sul pane. Tagliare a rondelle e poi a quarti il cetriolo, spezzettare le foglie di basilico, togliere le foglioline dal riamo di portulaca e versare tutto sopra. Affettare finemente la cipolla e aggiungerla. Condire con olio evo, aceto di mele e un pizzico di sale fino integrale (che comunque può anche non servire, io spesso non lo metto). Mescolare e mettere in frigo a riposare per una mezzora, meglio anche una mezza giornata. Servire fresca!

PS: da me questa è la situazione della cucina in questo periodo... il disordine regna sovrano assieme al colore!

DSCF1971

PPS: questa ricettina con la portulaca partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

logofitoalimurgia

 

per la categoria portulaca oleracea.

 

Detergente pavimenti di Elisa

on Venerdì, 26 Luglio 2013. Posted in in casa

Oggi ospito una nuova amica, Elisa, appassionata di autoproduzione di cosmetici e detersivi, che racconta attraverso dei video su Youtube (trovate il link alla fine del post). Per il contest mi ha inviato una ricetta per un detergente pavimenti che provvedo a pubblicare io per lei. Mi sembra una proposta interessante... A lei la parola!

ingredienti:

  • 1 litri d'acqua
  • 7 noci del sapone
  • 150 gr di acido citrico
  • 10 gocce di tea tree oil

Preparazione:

1)preparazione della miscela acqua/saponina:

-1 litro di acqua a cui aggiungere 7 noci del sapone (Sapindus mukorossi) e lasciare in infusione una settimana

-2 filtrare il liquido e separarlo dalla droga esausta

 nocisapone

2) aggiungere al precedente preparato 150 grammi di acido citrico che lavorerà come anticalcare;

acidocitrico

 

3) aggiungere 10 ggt di Tea tree oil che fungerà da conservante ed antimicotico

oil

 

Ecco pronto da usare il vostro detergente!

Vi invito a vedere i miei video su YouTube in cui trovate altre ricette per la detersione del corpo:  http://www.youtube.com/channel/UCdeJtkA6eq4SH5IAkmEwJ7g/videos

Riporto qui alcuni consigli per l'uso sul cotto e sulla pietra emersi nella discussione (vedete i commenti completi qui sotto):

"Il cotto é un materiale vivo, perciò assorbe qualsiasi cosa. Il problema non sn le noci del sapone ma il tea tree oil che é un olio e, in quanto tale, viene assorbito e riaffiorerà sempre sul cotto. Di solito, quando preparo una cosa nuova, la provo prima su di un pezzetto, poi la estendo all'intera spp di applicazione, se ritengo sia funzionale. Per eliminare l'olio si una trielina o un alcolato- etanolo 90 gradi-. Però prima provalo su di un pezzetto di spp. Le noci del sapone sono idrosolubili, quindi non dovrebbero dare problemi di aloni. Il detergente, inoltre, va diluito: se se ne sciolgono in acqua alcuni misurini. 

Qui sotto potete vedere le foto con il risultato sul pavimento di Elisa.

pavimento1

pavimento sporco

pavimento2

pavimento lavato con il prodotto della ricetta

pavimento3

pavimento pulito e asciutto

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette di detersivi e detergenti autoprodotti del contest "Io lavo eco, I love eco" di GocceD'aria e VerdeVero e partecipa al contest:

lavoecoGoccedaria 06

Avete ancora qualche giorno per partecipare con le vostre proposte! Vi ricordo che potete postare anche più di una ricetta e anche già pubblicata, basta che il post sia aggiornato con l'aggiunta del banner.... e se non avete un blog contattatemi come ha fatto Elisa!

 

 

 

Spiedini tricolore

on Giovedì, 25 Luglio 2013. Posted in cucina

Spiedini tricolore

Oggi vi presento i miei peperoni! Quest'anno ne abbiamo piantati di vari tipi, colorati (verdi, gialli, rossi), frigitelli, piccoli e tondi piccanti, cornetti... Molti sono ancora indietro, solitamente maturano ad agosto avanzato, verso settembre e l'anno scorso addirittura li abbiamo avuti fino a novembre e ho fatto per l'ultima volta la salsa di peperoncini piccanti a dicembre... incredibile!

DSCF1513 DSCF1507

Per ora raccogliamo quelli colorati (verdi e qualche rosso) e i frigitelli, che io adoro! Se volete saperne di più sulla storia e le proprietà di queste ortaggi vi rimando all'articolo su Salutiamoci che questo mese è dedicato proprio ai peperoni ed è ospitato dall'amica Ravanello Curioso.

salutiamoci200

 

Le regole di Salutiamoci ormai le sapete, si raccolgono le ricette con l'ingrediente proposto, di volta in volta ospitate da un blog diverso, seguendo la tabella con gli ingredienti che si trova QUI.

La sfida consiste nel cucinare qualcosa di buono, bello e soprattutto sano, alla scoperta di nuovi ingredienti nel rispetto della loro stagionalità, approfondendo la conoscenza del rapporto tra cibo e salute, ed evitando soprattutto facili scorciatoie industriali o scelte che prediligano solo l’occhio o il palato senza tener conto della salubrità nel lungo termine”.

E adesso veniamo alla ricetta, ideale anche per le grigliate: chi l'ha detto che i vegani non possono fare delle belle grigliate? :-)

DSCF1985

ingredienti:

  • 1 peperone rosso dell'orto
  • 1 peperone frigitello dell'orto
  • 1 panetto di tofu
  • olio evo bio qb
  • salsa shoyu bio qb
  • 1/2 limone bio
  • sale fino integrale qb
  • 2-3 foglie di basilico
  • 1 rametto di maggiorana fresca
  • origano secco a piacere

Preparazione:

Per prima cosa la mattina o qualche ora prima tagliare il tofu a cubetti non troppo spessi e metterlo a marinare in una terrina con olio, succo di limone, salsa shoyu, origano, foglie di maggiorana e basilico a pezzetti e sale. Riporre in frigo coperto per qualche ora.

Lavare i peperoni e tagliarli a fette e poi a quadrati eliminando i semi. Infilare negli spiedini alternativamente un pezzo di peperone e uno di tofu, alternando il peperone rosso col giallo. Con pennello, passare gli piedini con la salsa della marinatura avanzata. Scaldare una piastra e porre gli spiedini a rosolare girandoli ogni tanto. Ed eccoli!

DSCF1990

 

Sanitari splendenti? Detergente in crema facile facile

on Mercoledì, 24 Luglio 2013. Posted in in casa, bagno

Sanitari splendenti? Detergente in crema facile facile

Avete presente quel detergente per i sanitari del bagno in crema, molto pubblicizzato? Mia madre ci è sempre stata affezionata e in effetti il fatto che sia in crema è una bella comodità perchè non scivola via dalla spugna... però, come immaginerete la composizione non è delle migliori (provate a cercare gli ingredienti nel biodizionario...), oltre al fatto che viene prodotto da un'azienda che per il suo comportamento boicotto da anni ormai. Le alternative ci sono, ma tutte sono liquide, e allora mi sono abituata a usare una semplice crema autoprodotta al momento, non sevono neanche barattoli per conservarla, perchè va preparata al bisogno e gli ingredienti sono semplicissimi e sempre disponibili in casa: bicarbonato e liquido piatti ecologico (io uso quello VerdeVero o OfficinaNaturae).

DSCF1981Prepararla è questione di un attimo: basta prendere una tazzina, versare un cucchiaio di bicarbonato, aggiungere a filo il liquido piatti, mescolando fino ad avere una crema della consistenza preferita. Versarlo direttamente sulla spugna bagnata con acqua calda e procedere a pulire. Lasciare agire per qualche minuto e sciacquare con acqua calda. Oltre che per i sanitari è un modo per migliorare l'efficienza del liquido piatti in caso di stoviglie molto sporche. Vi rimando a DetersiviBioAllegri e a Bicarbonato.it per ulteriori informazioni sul bicarbonato. Conoscevate questo uso semplice ed efficace?

DSCF1983

Questa ricetta per detergente sanitari partecipa alla raccolta di ricette di detersivi e detergenti autoprodotti del contest "Io lavo eco, I love eco" di GocceD'aria e VerdeVero.

lavoecoGoccedaria 06

Logicamente la ricetta non partecipa al concorso, invece voi avete ancora una settimana per partecipare con le vostre proposte! Vi ricordo che potete postare anche più di una ricetta e anche già pubblicata, basta che il post sia aggiornato con l'aggiunta del banner.... e se non avete un blog contattatemi!

Crema di carote bianche

on Lunedì, 22 Luglio 2013. Posted in cucina

Crema di carote bianche

Vi ricordate le carote bianche col colletto verde i cui semi avevo ottenuto allo scambio di marzo a Ferrara, piantate da Alice in vaso e trapiantate un paio di mesi fa in terra con sommo scettismo sull'esito dell'esperimento? Finalmente sono pronte e con grande soddisfazione sia nostra sia della piccola Alice che ne ha seguito le vicessitudini e le ha curate finora, possiamo mangiarle! Premetto che le carote sono fra gli ortaggi che non ero mai riuscita a coltivare bene, rimanevano sempre piccoline, o venivano rosicchiate... invece stavolta sono proprio belle e sane!

alice carote

Eccovi qua Alice che le annusa soddisfatta dicendo "Sanno proprio di carota!". Inutile dire che lei le ha volute mangiare subito... io le avrei messe in una bella insalata, invece la richiesta è stata nonostante il caldo di avere una zuppa o crema e così ne è nata una crema tiepida nella quale ho usato oltre alla radice anche le foglie delle piante. E' questa una parte che difficilmente si trova nelle carote in vendita e anche se si trova a meno che non siano biologiche preferisco non usarla... logicamente in questo caso ero più che certa vista la provenienza a metro 0 e quindi sfruttato tutta la pianta.

Eccovi quindi la crema di carote bianche!

DSCF1484

Ingredienti:

  • 3 carote bianche dal colletto verde appena colte dall'orto
  • 3 patate novelle di media grandezza biologiche
  • 3 ciuffi di carote bianche
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 foglie di salvia
  • brodo vegetale (1 litro circa)
  • olio evo qb
  • sale fino integrale qb
  • acqua qb

Preparazione:

Lavare bene le carote e passarle con una spazzola senza pelarle. Tenere da parte i ciuffi.

In una pentola d'acciaiofar rosolare lo spicchio d'aglio in poco olio evo e un po' d'acqua. Aggiugere la salvia, le patate sbucciate e tagliate a dadini, le carote tagliate a rondelle. Far insaporire e aggiungere il brodo. Portare a bollore e far cuocere finchè le verdure saranno tenere. Nel frattempo lavare le foglie. Togliere i gambi più duri e fibrosi e mettere il resto in una padella con un po' d'acqua. Fare appassire finchè tenere aggiungendo se serve un po' d'acqua.

Frullare il brodo con le patate e le carote in modo da ottenere una crema, assaggiare e se serve aggiustare di sale. Frullare a parte le foglie delle carote e salare.

Impiattare versando la crema bianca per prima e aggiungendo col cucchiaio quella verde in modo da creare il disegno preferito.

DSCF1488

Per le bimbe il muso di un orsetto. In apertura il piatto con l'iniziale del mio nome!

Il gusto è piaciuto a tutti, si sente che sono carote ma il gusto è un po' diverso dalle classiche arancioni, rimanendo pur sempre dolce. 

Insomma, sicuramente risemineremo le carote anche l'anno prossimo visto che abbiamo ancora un po' di semi da parte. Mi piacerebbe riuscire a conservarne i semi direttamente dalle piante: qualcuno ha esperienze in merito? Conoscevate queste carote?

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

100-veg-monday

 

 

Tisane e rimedi naturali

on Giovedì, 18 Luglio 2013. Posted in libri, all'aperto

Tisane e rimedi naturali

Vi avevo già accennato di questo libro un mesetto fa, si tratta di “Tisane e rimedi naturali – per curare i piccoli mali con dolcezza” della serie “Ricette delle abazie e dei conventi” ed. Del Baldo, che ho vinto all'estrazione fatta il 2 giugno al raduno blogger. Finalmente me lo sono visto per bene, approfittando della tranquillità del soggiorno montanaro e ho anche messo in pratica dedicandomi alla raccolta di alcune erbe che da noi o sono già sfiorite, o si trovano con difficoltà.

Il libro, molto bello esteticamente, essendo una sorta di quaderno, dopo una prima breve parte storica sulla fito-terapia, passa a spiegare come usare le erbe dalla raccolta, all'essicazione, all'uso, indicando anche le differenze fra infuso, decotto, tisana, semicupio e le dosi per la preparazione di sciroppi e tinture.

Il capitolo successivo “L'orto dei semplici” riporta in ordine alfabetico le piante che trovano maggior impiego in fitoterapia, con relative proprietà e usi. Le piante sono disegnate, non ci sono foto, ma i disegno sono chiari e le piante riconoscibili senza problemi. Qui sotto vedete una delle pagine di questo capitolo:

DSCF0542

Segue il capitolo “Tisane e rimedi dell'erborista” che è un breve prontuario di medicina naturale con semplici rimedi utili ad aiutare nella cura.

Infine nell'ultimo capitolo “Memorandum dei conventi” ci sono semplici ricette di tisane, tinture, infusi, decotti divisi per erba.

DSCF0543

Dicevo che in montagna mi sono dedicata anche alla raccolta di fiori e erbe, infatti qui si trova facilmente l'iperico ancora alla massima fioritura e anche il sambuco è ancora fiorito (guardate qua sotto che meraviglia!). 

DSCF0453

Ne ho quindi approfittato per farne un po' di olio e per preparare alcune bottigliette di sciroppo di sambuco.

DSCF0460

DSCF0463

Una pianta che a casa trovo poco oppure se c'è, è in luoghi dove preferisco non raccoglierla, tipo sui bordi delle strade, è l'achillea o millefoglie, che qui invece si trova facilmente nei prati dove l'erba non viene tagliata.

DSCF0520

Ne ho approfittato per raccoglierne dei mazzolini che ho messo a seccare testa in giù in penombra, come spiegato anche nel libro. Una volta secchi ho tagliato i gambi recuperando solo i fiori e li ho riposti in vasetti per le tisane invernali e non solo.

DSCF1380

L'achillea è ideale in caso di raffreddamenti e tosse o anche per la digestione e una buona tisana la ottengo mescolandola alla rosa canina o alle bucce di cipolla o alla camomilla. Potete trovare alcune indicazioni per l'utilizzo anche QUI.

Questo post partecipa alla raccolta di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

logofitoalimurgia

per la categoria - libri e anche al Giovedì del libro di cucina sempre dell'amica Annalisa di Passato fra le mani visto che ad ogni erba è associata una ricetta di tisana o infuso.

giovedi-del-libro-di-cucina

 

E le vostre vacanze estive sono state anche di raccolta? Come proseguono le vostre raccolte di erbe spontanee? 

Focaccia dolce alla frutta

on Lunedì, 15 Luglio 2013. Posted in cucina

Focaccia dolce alla frutta

Rieccomi finalmente di ritorno dalla montagna... Un po' di fretta con tutta la posta ancora da sistemare, lavori arretrati e orto stracarico di prelibatezze da raccogliere vi lascio la ricetta per un dolcetto facile facile con la pasta madre, ideale per smaltire eventuali esuberi sia di pasta madre che di frutta... inutile dire che in montagna la temperatura era ideale per accendere il forno e avere questa sorta di strudel rivisitato... ma tutto sommato neanche qui in pianura si sta malaccio ora!

Nei prossimi giorni mi dedicherò alla sistemazione delle foto e vi racconterò qualcosa di più vacanziero!

Ingredienti per l'impasto:

  • 100 gr di pasta madre
  • 100 gr di kefir di soia (o yogurt di soia)
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna tipo mascobado del commercio equo
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 250 gr di farina integrale setacciata

Ingredienti per il ripieno:

  • 2 banane molto mature
  • 2 pesche mature
  • 10 ciliege

Preparazione:

Sciogliere la pasta madre nel kefir di soia, aggiungere lo zucchero di canna, il salel, l'olio e mescolare. Aggiugere la farina in modo da avere una bella palla liscia e non appiccicosa da mettere a lievitare per 3-4 ore. Preparare il ripieno schiacciando con la forchetta le banane a cui aggiugere le pesche pelate e tagliate a cubetti e le ciliege, tagliate a metà e denocciolate. Mescolare bene il tutto.

Dopo la lievitazione riprendere l'impasto e dividerlo in 2 parti, di cui una leggermente più grande. Infarinare il piano e stendere la prima col mattarello dello spessore di un cm, porla su una teglia foderata con carta forno. Riempire con la frutta precedentemente preparata. Coprire con la seconda parte dell'impasto stesa come sopra.

DSCF0432

Lasciare lievitare per un paio d'ore a temperatura ambiente. Accendere il forno a 180° e cuocere per 30-35 minuti. Ottima tiepidina!

Fine giugno: frutti e iperico

on Sabato, 29 Giugno 2013. Posted in all'aperto, orto

Fine giugno: frutti e iperico

Fine giugno, finalmente l'orto produce bene (e non solo zucchine! :-)), anche se continua ad essere un po' indietro rispetto agli anni passati... Siamo tornati dalla Toscana e abbiamo trovato i primi pomodorini maturi... come sempre mangiati seduta stante dalle birbe! Anche le altre solanacee cominciano ad essere produttive...

DSCF0392 DSCF0396

DSCF0397

I fagiolini cresciutissimi hanno i loro bei fiori e i baccelli piccolini

DSCF0395

Mentre purtroppo la cavolaia ha preso d'assalto i cavoli capucci

DSCF0409

In crescita anche le piante "sperimentali" dai semi di Ferrara: i fagioli pavone, il mais antico e l'okra

DSCF0404

DSCF0405

Forse riusciremo a mangiare le albicocche che sono ancora gialline...

DSCF0389

Crescono le 4 mele superstiti

DSCF0415

e le nocciole

DSCF0414

E guardate qua! L'uva selvatica ci ha fatto un bel regalo... quest'anno forse riesco a fare i sugoi...

DSCF0399

Si è arrampicata su per il salice ed è colma di grappoli!

In questo periodo in giardino ho anche l'iperico, un po' in ritardo rispetto al solito. Solitamente lo raccolgo a San Giovanni, ma quando siamo partiti la settimana scorsa ancora nessuno ne era sbocciato, invece lì era già ben fiorito

DSCF9959

e allora ne abbiamo approfittato, complice anche il fatto che era proprio San Giovanni tra l'altro con una fantastica luna piena... giorni e notti magiche!

DSCF9900

Eccoci tutte all'opera, grandi e piccole!

DSCF9956

DSCF9962 DSCF9967

e per finire ecco i vasetti al sole! Un mese di attesa per avere l'olio pronto! 

E voi avete raccolto l'iperico? Come procedono i vostri raccolti?

 

Baccelli di fave con tofu e un po' di Toscana

on Giovedì, 27 Giugno 2013. Posted in all'aperto, cucina

Baccelli di fave con tofu e un po' di Toscana

Rieccomi torno a scrivere dopo una settimana di sosta, giustificata da una vacanza in toscana bellissima e volata troppo presto, ospiti dall'amica Linda... volevo proporvi una ricettina semplicissima, veloce, ma buonissima con le fave, che qui da noi si fa molta fatica a trovare, mentre sono tipiche del centro Italia e anche della Toscana, giusto per stare in tema. Come vi avevo già detto quest'anno le ho piantate nell'orto e sono state piuttosto produttive, solo che se ci si limita a mangiarne i semi si ha un sacco di scarto... invece il baccello esterno è molto buono. Anzi, rispetto a quello dei piselli che è fibroso e che va cotto molto e passato col passaverdure,  questo rimane morbido e si cuoce velocemente. Alcune volte l'ho abbinato ad altre verdure e saltato in padella, stavolta ho voluto provarlo col tofu... vi lascio questa versione con la quale riesco anche a partecipare portando il mio piccolo contributo a Salutiamoci di questo mese che prevede come ingrediente proprio il tofu. Vi invito a fare un giretto da Lo, di Galline Second-life, che ci ospita questo mese dove potrete trovare un sacco di bellissime e intriganti ricette per usare al meglio questo ingrediente che rimane ostico ai più e che spesso risulta difficile da valorizzare.

e0b6f-1compleanno

Devo dire che personalmente non lo amavo molto, ma ora ho imparato ad usarlo meglio e viene apprezzato anche da Marco. Ma veniamo alla ricetta e poi vi regalo un po' di Toscana (solo alcuni scatti, in realtà devo ancora terminare di sistemare le foto).

Baccelli di fave con tofu

ingredienti (per 2 persone):

  • 1 panetto di tofu
  • baccelli di fave (vuoti) a piacere (io ne avrò messe 3-4 belle manciate)
  • 1-2 cucchiai di aceto di mele
  • sale fino integrale qb
  • origano e timo freschi a piacere
  • olio evo qb
  • acqua qb
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2-3 ciiuffetti di basilico fresco

Preparazione:

In una padella far rosolare l'aglio tritato in poco olio e acqua. Lavare i baccelli e tagliarli a pezzetti di 4-5 cm. Versarli nella padella, coprire e lasciare ammorbidire. Nel frattempo spezzettare il tofu e sbricciolarlo con una forchetta. Versarlo nella padella, aggiungendo se serve poca acqua. Mescolare con i baccelli e lasciare insaporire bene. Quando l'acqua si è assorbita sfumare con l'aceto, salare a piacere e aggiungere le spezie fresche. Spegnere, coprire e lasciare insaporire per qualche minuto. Servire.

DSCF9751

Vi assicuro che i baccelli sono morbidissimi e hanno un gusto dolcino proprio gradevole che in questo caso viene esaltato dal tofu. E voi come siete messi col tofu? Lo usate, vi piace? e con le fave?

E ora passiamo alle foto, la Toscana come te la aspetti! Altri scatti alle prossime occasioni... e intanto ringrazio nuovamente Linda e Alessia per le belle giornate e la piacevolissima compagnia.

DSCF0002

Lungo le mura di Monteriggioni

DSCF0006

DSCF0017

DSCF0018

DSCF0063-gd

DSCF0022

Abbadia a Isola

DSCF0037

DSCF0059

Flora: cisto e ginestre

DSCF0060

DSCF0085

Gambassi Terme

DSCF0082

 

Leggere per...

on Giovedì, 20 Giugno 2013. Posted in libri, cucina

Leggere per...

... imparare a far crescere i germogli... e poi mangiarli!

Ho regalato recentemente alle birbe questo bel librino "Ravanello cosa fai?" di Emanuela Bussolati (già apprezzatissima per Tararì Tararera e per Badabum) ed. Editoriale Scienza. E' un libro non solo per bambini, direi anzi che viene utile anche per i grandi, spiega semplicemente tantissimi concetti per fare un orto naturale a partire da come, cosa e quando seminare, e attraverso una storia al giorno accompagna la crescita dei ravanelli. Nella prima parte "Da leggere con i grandi" si spiega la tecnica di coltivazione dei ravanelli: per prima cosa ci sarà da aspettare! Poi si è guidati passo passo dalla semina alla raccolta, si trovano le informazioni nutrizionali e spunti per l'uso in cucina. Nella seconda parte "Inizia l'attesa..." si trova ogni giorno per 20 giorni una storia o un'attività da leggere o fare assieme per ingannare l'attesa e si accompagna il semino nella sua crescita che segue le fasi lunari. Logicamente non mancano le ricette ... in particolare c'è anche la spiegazione per fare dei semplici germogli che le bimbe hanno voluto provare subito a mettere in pratica. Non avendo dei semi di ravanello, noi abbiamo usato dei chicchi di quinoa ottenendo degli ottimi risultati in breve tempo!

T-6d3521b66b0f28a1deb3f03ed5ac98d6-250x153Tra l'altro casca a fagiolo visto che il 2013 è l'anno internazionale della quinoa (come mi ricordano Mari con la sua ricetta di insalata di quinoa con peperoni gialli, mais e olive e Felicia con le sue cipolle ripiene di quinoa e asparagi) e come sapete è un non-cereale che adoro! Ecco le istruzioni che abbiamo seguito:

DSCF9667

DSCF9670

DSCF9672

Semini appena spruzzati!

DSCF9707

Ecco i nostri germogli al secondo giorno!

DSCF9729

Ed eccoli nell'insalata di pomodori!

PS: prima di mangiarli li abbiamo esposti al sole per un'oretta e sciacquati delicatamente. Ah, noi li tenevamo coperti.

Leggere per…  – Un’iniziativa equazioni.org per trasmettere e diffondere l’amore e l’importanza della lettura

E visto che in fondo questo è un libro di cucina, il post partecipa anche al  giovedì del libro di cucina di Annalisa

 

giovedi-del-libro-di-cucina

 

 

 

Pagnotta 100% farro monococco integrale

on Mercoledì, 19 Giugno 2013. Posted in cucina

Pagnotta 100% farro monococco integrale

Si, lo so, fa caldo per accendere il forno... però però che bene lievita il pane adesso! E poi si possono ridurre i tempi di lievitazione e ancora... non vi fa voglia cenare in giardino con una bella bruschetta con verdure dell'orto? e soprattutto che meraviglia è questo pane? Io mi sono organizzata in modo da accendere il forno la sera dopo cena, magari mentre si sta fuori in giardino e si può tenere la finestra aperta.

Poi questo pane semplicissimo a farsi è fatto tutto con farina di farro monoccco, un tipo a chicco più piccolo, specie antica coltivata da pochi, che avevo macinato di fresco. Il farro è prodotto dall'azienda agricola La Civranetta di Pegolotte di Cona (Ve). Vi riporto da wikipedia un po' di informazioni sul monoccocco:

Il Triticum monococcum volgarmente denominato piccolo farro e più comunemente conosciuto come monococco, è una pianta della famiglia delle graminacee ed è ritenuto il primo cereale addomesticato dall'uomo intorno al 7500 a.C., in Medio Oriente[1]. Ha un basso tenore di glutine (intorno al 7%), è panificabile, ma lievita poco.

La crescita spontanea nell'ambito della cultura del piccolo farro e dell'Aegilops tauschii ha dato origine, in epoche successive a grani panificabili ad alto tenore di glutine, da cui i frumenti ora coltivati.

Il monococco, dal punto di vista nutrizionale, si differenzia dal frumento tenero o da quello duro per l'alto contenuto proteico e per l'elevata quantità di carotenoidi (pigmenti liposolubili come il B-carotene, precursore della vitamina A); tutti hanno un ruolo rilevante nelle funzioni cellulari e sono efficienti agenti antiossidanti.

Valori Nutrizionali Medi
Proteine totali 19.30  %
Ceneri 2.41  %
Carotenoidi 10.40 mg/Kg
Tocoli (Vit. E) 94.40 mg/Kg
Microelementi:
Zinco 50.00 mg/Kg
Ferro 41.70 mg/Kg
Manganese 38.00 mg/Kg

Veniamo alla ricettina!

Ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 500 gr di farro monoccocco integrale macinato di fresco
  • 300 ml di acqua temperatura ambiente
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di malto d'orzo

Preparazione:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere il malto d'orzo e mescolare bene. Aggiungere metà della farina mescolando col cucchiaio e il sale. Aggiungere la rimanente farina mescolando col cucchiaio finchè riuscite. Io non ho avuto bisogno di usare le mani, l'impasto è rimasto piuttosto idratato e appiccicoso, caratteristica questa che ho notato anche altre volte che ho usato il monococco (anche non integrale). L'impasto non è facilissimo da lavorare, però non demordete, cercate di impastarlo megli oche potete e mettetelo a riposare coperto da un canovaccio per 3 ore a t.a.. Passato questo tempo fate un giro di pieghe e rimettete a riposare sulla ciotola. Dopo un'altra ora e mezza rifate le pieghe e stavolta mettete a riposare sul cestino di lievitazione ben infarinato (mi raccomando posizionate l'impasto al rovescio!). Quando l'impasto raggiunge il bordo del cestino, accendete il forno al massimo con una ciotolina d'acqua all'interno (sul fondo). Quando il forno è caldo, rovesciate sulla teglia del forno ben infarinata la pagnotta (che dovrebbe staccarsi senza problemi e mantenere il disegno a cerchi). Infornate e con uno spruzzino vaporizzate dell'acqua all'interno. Lasciate andare al massimo per 10-15 minuti e poi abbassate il forno a 180-200° statico per un'altra mezzora. Estraete la pagnotta e bussate sul fondo per verificare la cottura (deve suonare vuoto). Mettete a raffreddare su una griglia inclinato o rovescio. Conservate avvolto in un canovaccio! Tanto durerà poco....

PS: QUI trovate alcuni consigli per la panificazione in estate

PPS: QUI trovate un articolo interessante sul farro

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con cereali e farine integrali "Integralmente" di GocceD'aria: partecipate anche voi!

integralmente-rid

 

Ancora zucchine e qualche riflessione

on Martedì, 18 Giugno 2013. Posted in orto, cucina

Ancora zucchine e qualche riflessione

Se ho fame mangio, se ho sete bevo.

Due domeniche fa ho avuto il grande piacere di poter ascoltare e conoscere Erbaviola, che presentava la seconda edizione del suo libro "Scappo dalla città". Posto splendido, un caffè letterario, ambiente storico, ma alla mano, le bimbe che correvano di qua e di là fra antiche armature, libri e stuzzichini vegani fitoalimurgici... Molto piacevole la presentazine di Grazia, ogni tanto fa bene risentire parlare di queste cose, ci si sente meno soli nei propri pensieri... fa bene anche ritrovare il punto di partenza, riprendere il bandolo della matassa... come ero e come sono, perchè ho fatto certe scelte che ora mi sembrano scontate, prendere nuovi spunti ed essere invogliati a fare qualcosa di nuovo.

Nel suo ultimo post Grazia riporta un bellissimo pensiero zen che si conclude proprio con "se ho fame mangio, se ho sete bevo".

Si, ok, banale, scontato... materialmente se ho fame nel mio caso allungo la mano verso il cesto di frutta bio presa col gas onnipresente sul tavolo, se ho sete prendo la caraffa riempita con acqua del rubinetto. Quante scelte racchiuse in questi semplici atti. Ci avete mai pensato? Mangiare e bere sono le cose più "banali" che facciamo, ma anche le più cariche di risvolti sull'ambiente e sulla salute. C'era un tempo in cui avrei preso una merendina dal cassetto o una pizzetta o un pezzo di cioccolato, non avrei letto l'etichetta, non avrei pensato a chi e come l'aveva confezionata e alla provenienza della materia prima, non mi sarei chiesta se per il mio corpo era vero cibo. 

E ora invece penso mille volte prima di prendere qualcosa di pronto, conosco a memoria certe etichette, non mi avvicino nemmeno a determinati scaffali, anzi a dire il vero frequento pochissimo i supermercati e soprattutto ho il gas e l'orto che in questo periodo sforna zucchine a iosa. Da bambina mi ricordo quanto si sbuffava in questo periodo: uffa ancora zucchine! Dappertutto zucchine! Mia madre le infilava ovunque! e adesso sono io a rifare la stessa cosa :-) Eh, si, mangio meno dagli scaffali e più dalla terra!

DSCF9739

Questi qui sopra i doni dell'orto di sabato scorso... Quindi veniamo a noi con queste ricettine veloci, facili e zucchinose.

Pasticcio di zucchine e patate

DSCF9540

ingredienti:

  • 3 patate medie novelle
  • 5 zucchine lunghe freschissime
  • 1 cipolla di tropea
  • qualche foglia di basilico
  • olio evo
  • sale integrale fino
  • origano secco
  • timo fresco

preparazione:

Meglio avvalersi di un valido e meticoloso aiutante che mentre voi tagliate tutte le verdure a fette e rondelle le sistemerà sulla teglia. Per prima cosa ungete una pirofila, tritate la cipolla e mettetela sul fondo. Tagliate a fette le patate ben lavate senza togliere la buccia e a rondelle le zucchine e fatele disporre a strati alternati infilando ogni tanto un po' di sale e un po' di spezie. Finite il tutto con le zucchine e un filo d'olio e passate iin forno una mezzora - quaranta minuti a 180°. Fatto! Ottime!

DSCF9545

Pesto di zucchine e arachidi

ingredienti:

  • 2 piccole e tenere zucchine appena raccolte dall'orto
  • 50 gr di arachidi sgranati 
  • olio evo qb
  • un mazzetto di prezzemolo

preparazione:

Avete fretta di preparare qualcosa da mangiare perchè due piccole birbe vi ronzano intorno affamtissime... Mettete a bollire l'acqua per la pasta, aprite il cassetto e riesumate un po' di arachidi rimaste dall'inverno, sbucciatele, versalte nel frullatore. Quando sono polverizzate, aggiungete a filo l'olio evo e man mano che le tagliate a pezzi le zucchine e per ultimo il prezzemolo. Scegliete il formato di pasta e quando è quasi a cottura ultimata allungate il pesto con un mestolo di acua di cottura. Usatelo per condire la pasta: graditissimo alle birbe!

DSCF9665

Torta facile del 5 alle zucchine

ingredienti:

  • 5 cucchiai colmi di farina d'orzo integrale appena macinata
  • 5 cucchiai colmi di farina di grano tenero integrale setacciata
  • 5 cucchiai di olio evo
  • 5 cucchiai di sciroppo d'acero
  • 5 cucchiai di succo di mela limpido bio
  • 5 + 5 cucchiai di acqua o di kefir d'acqua
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 200 gr di zucchine fresche e piccole
  • succo e buccia di mezzo limone

Preparazione:

Anche questa velocissima: gratuggiate le zucchine. In una ciotola mettete tutti gli ingredienti secchi, aggiungete tutti i liquidi. Amalgamate le zucchine e per ultimo il succo di limone. Accendete il forno a 180°, oliate e infarinate una teglia e versate il composto. Spolverate a piacere la superficie con un cucchiaio di zucchero grezzo di canna (tipo mascobado). Infornate per 25-30 minuti.

DSCF9749

Morbidisssima, anche questa molto apprezzata dalla piccole! La foto non le rende per nulla giustizia! 

<<  9 10 11 12 13 [1415 16 17 18  >>  

Login

Per commentare più agevolmente (senza che ti venga richiesto il codice captcha) registrati e fai il login quando entri nel sito. In questo modo l'approvazione dei commenti verrà richiesta solo la prima volta e poi sarà automatica
PS: purtroppo sono stata costretta per gli utenti non registrati a inserire i codici captcha a causa dell'eccesso di spam che finiva col bloccare il sito. Grazie!

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione cookie policy