in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: autoproduzione

Crostatine di gelsi

on Lunedì, 17 Giugno 2013. Posted in giardino, cucina

Crostatine di gelsi

Vi avevo già raccontato la storia del gelso bianco arrivato casualmente nel nostro giardino, pianta a me sconosciuta e che si è rivelata a noi solo quando ha iniziato a fare i suoi dolci frutti. Quest'anno è stato più produttivo dello scorso anno e oltre a goderne merli e bimbe (in particolar modo Elena ne va ghiottissima) sono riuscita a raccoglierne per usarli in altre preparazioni (purtroppo però per la marmellata sono ancora poche).

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Ispirata da una crostata che Annalisa aveva preparato per domenica in occasione della presentazione del libro di Erbaviola a Badia Polesine, ho creato delle piccole crostatine con ripieno a crudo. Eccovele, a noi sono piaciute tanto tanto nella loro semplicità! A volte le cose più semplici sono quelle che danno più soddisfazione...

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Ingredienti:

per la frolla:

  • 200 gr di farina integrale di grano tenero setacciata
  • 4 cucchiai di olio evo bio
  • 3 cucchiai di malto di mais
  • una punta di cucchiaino di bicarbonato 
  • acqua qb
  • 1 pizzico di sale

per il ripieno:

  • 2 banane molto mature
  • succo di 1 spicchio di limone
  • 1 cucchiaio di malto di mais (facoltativo)
  • more di gelso bianco o nero

Preparazione:

Per prima cosa preparare la frolla, mescolando la farina col bicarbonato e il sale a cui aggiungere l'olio e il malto e per ultima l'acqua dosandola in modo da avere un panetto compatto. Metterlo a riposare in frigo per mezzora, nel frattempo uscire a raccogliere le more di gelso.

Nel piano infarinato stendere col mattarello la frolla spessa circa 6-7 mm e tagliarla in cerchi con un bicchiere. Foderare il fondo di piccoli stampini in silicone. Bucherellare il fondo con una forchetta. Accendere il forno a 180° e infornare le basi per 15 minuti. Estrarle dal forno e quando sono tiepide toglierle dagli stampini. Lasciarle raffreddare. Nel frattempo preparare il ripieno. Sbucciare 2 banane e schiacciarle con una forchetta. Aggiungere il succo di limone così non scuriranno e se volete il malto (a mio avviso non è necessario, se le banane erano ben dolci, valutate voi il gusto). Riempire le crostatine con la crema di banane e decorare con i gelsi. Riporre in frigo fino al momento di servire.

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Gustare al tramonto in giardino sotto il gelso! :-)

PS: trovate qualche informazione sulle more di gelso da Elena su Passo Lento

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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 Mi piacerebbe che questa ricetta partecipasse anche alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia" con i gelsi che io considero frutti spontanei... ma chiedo a lei!

logofitoalimurgia

 

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Tortine fragolose

on Martedì, 11 Giugno 2013. Posted in cucina

Tortine fragolose

Oggi vi lascio una ricettina per delle tortine che sono piaciute tantissimo alle piccole... (le vedete qua sopra che se le gustano per merenda con l'orzo in giardino). Pensarete a giudicare dall'estetica che sia tratti di dolcetti al cacao cosa che loro gradiscono sempre! Invece no... il colore scuro è dato dal dolcificante che ho scelto di usare stavolta, ovvero la sapa, che mi è stata regalata dalla mitica Annalisa. In realtà ero un po' bloccata nella scelta di come usarla e cosa farci, un po' perchè mi sarebbe dispiaciuto sprecarla in qualcosa in cui non ci stava bene, un po' perchè non ne conoscevo il gusto e non sapevo a cosa abbinarla. La curiosità di Alice ha avuto la meglio e così come sempre sono andata un po' a occhio e un po' a gusto di Alice e ne sono venute fuori queste belle tortine che abbinate alle ultime fragole fresche e/o a delle buona marmellata di fragole senza zucchero fatta in casa, sono il top!

Ah, forse vi state chiedendo che cos'è la sapa... giusto? Non si tratta d'altro che di uno sciroppo che si ottiene dal mosto cotto di uva bianca o nera (nel mio caso, anzi nel caso di questa donatami da Annalisa, nera), è veramente dolcissima, e non ha tutte le problematiche legate allo zucchero raffinato. Sicuramente i nostri nonni ne facevano uso per dolcificare quando lo zucchero non era ancora così diffuso... Una ricetta che la vonteneva ve l'avevo già lasciata nel periodo natalizio, anzi ve l'aveva lasciata la mia amica Isa, ovvero le cartellate pugliesi. Vi trascrivo la descrizione che trovate su wikipedia:

La saba o sapa è un condimento tipico di Emilia, Romagna, Marche e Sardegna, dove è considerata tra i sapori tipici dell’alimentazione contadina. È uno sciroppo d’uva che si ottiene dal mosto appena pronto, di uva bianca o rossa. La saba è detta infatti anche “mosto cotto”, “vino cotto” o “miele d’uva”. Il mosto viene immerso in un paiolo di rame insieme a mezza dozzina di noci con il guscio che, rivoltandosi nel lento bollire, aiutano il mosto a non attaccarsi al fondo del recipiente. La saba è pronta quando si sarà ridotta ad un terzo della sua quantità iniziale. Risulta molto dolce e si conserva benissimo proprio grazie al tenore zuccherino.

Trovate anche altre informazioni dalla Ravanella, accompagnate anche da un fantastica ricetta con i fagioli, tutta da provare!

Veniamo alla nostra ricettina dolce!

Tortine fragolose

DSCF9566Ingredienti:

  • 200gr di farina integrale di grano tenero appena macinata e setacciata
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 100 gr di sapa di uva nera
  • 70 gr di acqua
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • fragole essiccate (con l'essicatore) a piacere
  • 6 cucchiai di succo di mela ( o qb)

Preparazione:

Per prima cosa mescolare la farina col bicarbonato, aggiungere l'olio, la sapa, l'acqua e mescolare. Aggiungere anche le fragole essiccate e tagliate a pezzettini e il succo di mela per ammorbidire l'impasto. A me ne sono bastati 6 cucchiai, regolatevi in base alla consistenza dell'impasto che deve essere piuttosto morbido, quasi liquido. Per ultima cosa aggiungete l'aceto e mescolate bene. Vedrete formarsi della bollicine che indicano che è partita la reazione col bicarbonato. Accendete il forno a 180°. Versate l'impasto negli stampini (io ho usato quelli in silicone). A piacere decorate con una fettina di fragola essiccata o con una fragola fresca.

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Quando il forno è caldo infornate per 20 minuti. A cottura ultimata mettere a raffreddare le tortine su una griglia e toglietele dalle formine quando saranno quasi fredde. Servite con marmellata di fragole senza zucchero e fragole fresche.

Visto che ci sono vi lascio la volo anche la ricettina della composta di fragole senza zucchero che ho preparato con le fragole che avevo preso col gas. Può esservi utile se trovate ancora fragole o per l'anno prossimo.

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Composta di fragole

ingredienti:

  • 1 kg di fragole bio ben mature
  • 100 gr di malto di mais
  • 1 cucchiaino colmo di agar agar
  • 1 limone bio

Preparazione:

Lavare le fragole, taglierle a pezzetti e metterle in pentola con il succo di limone spremuto e il malto di mais. Mescolare bene, mettere il coperchio e lasciare riposare a tutta per tutta la notte. La mattina accendere il fuoco e nel frattempo accendere il forno con dentro i vasetti di vetro a t 120°. Tenere i vasetti per 10 minuti a 120 e poi spegnere il forne e lasciarli al caldo. Quando la composta bolle aggiungere l'agar agar stemperato in una tazzina con un po' di acqua in modo che non faccia grumi. Mescolare bene e lasciar bollire per 10 minuti. Prelevare dal forno i vasetti ancora caldi e invasare la composta bollente. Tappare subito e capovolgere. 
L'agar agar solidifica quando si raffredda quindi non preoccupatevi se quando invasate la composta è liquida.
 
Buonissima con tutto il gusto delle fragole!
 
PS: per chi se lo fosse perso segnalo il contest per il 2° compleanno di GocceD'aria in collaborazione con VerdeVero, trovate tutte le indicazioni qui:  http://www.goccedaria.it/item/io-lavo-eco-io-test-per-il-2%C2%B0-compleanno-di-gocced-aria.html Non siate timidi, partecipate!
 

Zucchina time! Insalatiamo!

on Lunedì, 10 Giugno 2013. Posted in orto, cucina

Zucchina time! Insalatiamo!

Finalmente un po' di caldo (non troppo, direi il giusto...) che ci ha permesso anche di mangiare finalmente all'aperto! Qui a lato vedete la prima pizzata in giardino di qualche giorno fa... E finalmente possiamo dire che l'orto è in piena produzione! Logicamente per pomodori, melanzane e peperoni è ancora presto... ma meglio, così possiamo goderci le prime gustosissime produzioni, in particolare stiamo raccogliendo: zucchine con i loro fantastici fiori,cetrioli, rucola selvatica, le prime fave che quest'anno ho piantato per la prima volta grazie agli scambi di Ferrara e logicamente tutte le aromatiche.

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La rucola selvatica come vi raccontavo in altre occasioni non la piantiamo più, nasce spontanea da sola sparsa per l'orto e il giardino, con tutto il suo gusto piccantino... saporitissima!

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Il modo in cui preferisco utilizzare queste verdure fresche è tal quali crude in gustose insalate miste, che tra l'altro in questo periodo in cui si ha voglia di ripulirsi, ci stanno proprio bene! Allora vi lascio un paio di idee, di cui una completamente orto-made, entrambe vedono come protagoniste le zucchine accompagnate dai suoi fiori.

Prima versione:

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ingredienti:

  • 2 zucchine lunghe piccole appena raccolte
  • 2 fiori di zucchina appena raccolti
  • 1/2 limone bio
  • 10 pomodorini ciliegini bio (questi non sono ancora nostri, li ho presi col gas dal nostro produttore)
  • 1 rametto di basilico greco fresco (direttamente dal davanzale)
  • 2 rametti di timo fresco
  • origano secco
  • sale fino integrale a piacere
  • olio evo a piacere

Preparazione:

Lavare e zucchine e i pomodorini. Tagliare le zucchine a striscioline sottile con una mandolina, riporle in una ciotola, spremerci sopra il limone, l'origano e un po' olio. Mescolare e mettere a riposare per una mezzoretta.

Tagliare a spicchi i pomodorini, a striscioline i fiori di zucchina (preventivamente lavati delicatamente), togliere le foglie dai rametti di basilico e timo. Versare tutto sopra alle zucchine, aggiustare di sale a piacere. Mescolare e gustare!

Seconda versione:

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ingredienti:

  • 2 zucchine lunghe piccole appena raccolte
  • 2 fiori di zucchina appena raccolti
  • 1/2 limone bio
  • 2-3 baccelli di fave freschissime appena raccolti dall'orto
  • 1 mazzetto di rucola selvatica appena colta
  • 1 rametto di basilico greco fresco (direttamente dal davanzale)
  • 2 rametti di timo fresco
  • 1 rametto di maggiorana fresca
  • origano secco
  • sale fino integrale a piacere
  • olio evo a piacere

Preparazione:

Lavare le zucchine. Tagliare le zucchine a striscioline sottile con una mandolina, riporle in una ciotola, spremerci sopra il limone, l'origano e un po' olio. Mescolare e mettere a riposare per una mezzoretta. Nel frattempo lavare la rucola e i fiori, asciugarli brevemente su un canovaccio pulito, tagliare i fiori a striscioline e togliere le foglie di basilico e timo dai rametti. Aprire le fave, tenere i baccelli da parte da mangiare in altro modo. Togliere la pellicina alle fave. Mettere nella ciotola con le zucchine, rucola, fiori, fave e spezie. Condire con sale integrale e evo a piacere. Buonissima!

E da voi come procedono le produzioni di orto e giardino? Gustate le prime insalate?

Queste ricette partecipano alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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 La seconda ricetta partecipa anche alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia" con la rucola selvatica.

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Treccia con zucchine per il Raduno Blogger Autogestito

on Venerdì, 07 Giugno 2013. Posted in all'aperto, cucina

Treccia con zucchine per il Raduno Blogger Autogestito

Avevo quasi pronto un post libresco per oggi che è venerdì, ma avevo troppa voglia di condividere le foto dell'incontro di domenica scorsa, ovvero del 2° Raduno Blogger Autogestito, che si è tenuto a Ferrara al C.S.P. La resitenza.

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Il centro avevo avuto modo di vederlo a marzo in occasione dello scambio di semi, stavolta ce lo siamo davvero goduto! Il grande spazio esterno è ideale per stare in compagnia, mangiando e chiacchierando e anche i bambini hanno tanto spazio dove poter correre e giocare.

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E nonostante con alcune persone ci fossimo viste solo una volta e con alcune soltanto virtualmente, ci siamo sentiti come a casa, davvero bene.

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Tutti in attesa di mangiare: chi prenderà per primo l'iniziativa? :-)

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Mangiato tantissimo, d'altronde con tutte le bontà che c'erano da assaggiare!

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Anche le bimbe hanno apprezzato, in particolar modo Elena che non la smetteva di servirsi!

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Fra chiacchiere e cibarie siamo arrivati al pomeriggio. E' stata fatta una piccola lotteria nella quale ho anche quadagnato un libro di cucina che vi presenterò più in là e poi i bambini hanno fatto i loro scambi, di giochi, prima e di librini poi.

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Un po' di spazio alla lettura ed era già ora dei saluti!

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Mi dispiace di non essere riuscita a dedicare a tutti il dovuto tempo... d'altronde quando si sta bene il tempo vola veloce!

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Ringrazio tutte le amiche che ho reincontrato e quelle che ho visto per la prima volta, in particolare Annalisa e la Capra perfette padrone di casa, Felicia che ha organizzato il tutto, Caterina che ho conosciuto con vero piacere, Elisabetta che finalmente sono riuscita a vedere di persona, Elena che rivedo sempre con grande piacere e Giulia con cui ci siamo conosciute dopo che ho conosciuto i "suoi" detersivi! Un bacionissimo al maritone Marco che ci accompagna sempre volentieri in queste situazioni, anche nel giorno del nostro 6° anniversario di matrimonio, e senza il quale non avrei avuto il tempo di chiacchierare così tanto! Ah... e logicamente un grazie al sole che si è donato per tutto il giorno! :-)

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Per l'occasione io avevo preparato la quinoa con lenticchie a cui avevo aggiunto le zucchine e una treccia di pane ripiena con zucchine. Ero partita dall'idea di fare una focaccia ripiena, poi mentre mi accingevo a fare il primo impasto mi è capitata sotto gli occhi una foto sul gruppo FB della pasta madre in cui si vedeva un'impasto diviso in tre per farne una treccia ripiena. Logicamente la ricetta me la sono inventata al momento, anche perchè non era ancora stata riportata nel gruppo, però l'idea della treccia è rimasta. Vi lascio quindi la ricettina, che anch'io devo rifare visto che alla fine l'ahnno assaggiata tutti fuorchè la sottoscritta! :-) Visto che è stata finita suppongo fosse buona! :-)

Treccia ripiena con zucchine

ingredienti per l'impasto:

  • 125 gr di pasta madre rinfrescata da 4 ore
  • 240 gr di kefir di soia ( o yogurt di soia bianco )
  • 60 gr di acqua
  • 1 cucchiano di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di malto d'orzo
  • 400 gr di farina integrale di grano tenero setacciata
  • 100 gr di farina integrale d'orzo appena macinata

ingredienti per il ripieno:

  • 1 zucchina grande o due piccole
  • 1 cipolla bianca
  • 3 cucchiai di mandorle non pelate
  • melissa, timo, rosmarino, origano a piacere
  • olio evo qb

Preparazione:

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere il kefir di soia, mescolare bene, aggiungere il malto, la farina d'orzo, il sale e infine la restante farina. Impastare bene a mano in modo da avere una bella palla morbida non appiccicosa, ma che sciovoli fra le dita. Mettere a riposare per 4 ore a temperatura ambiente. Sul piano infarinato fare un giro di pieghe e rimettere a riposare per un'altra ora. Nel frattempo tritare le mandorle grossolanamente (con un coltellone va benisssimo), tritare anche le spezie e la cipolla bianca. Tagliare a dadini le zucchine. Mescolare tutto fuorchè le mandorle in una ciotola, aggiungere un po' di olio evo e salare a piacere (io non avevo aggiunto sale).

Stendere sul piano infarinato l'impasto dello spessore di 1,5 - 2 cm con le mani. Tagliarlo in 3 parti e su ciascuna disporre le mandorle tritate e sopra il ripieno di zucchine, spezie e cipolla.

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Arrotolare ciascuna parte.

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Procedere a realizzare la treccia posizionandola subito su carta forno per aiutarsi nello spostamento sulla teglia. Mettere a lievitare la treccia in una teglia e lasciarla lievitare per altre 2 ore.

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Accendere il forno a 180°. Spennellare la superficie con latte di soia e infornare per 40 minuti. Estrarre dal forno, ripassare il latte di soia e riporre nel forno spento socchiuso in raffreddamento per altri 10 minuti.

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Mettere a raffreddare su una griglia e quando freddo tenere avvolto in un canovaccio pulito fino al momento di servire.

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Ed eccola pronta ad essere mangiata al Raduno!

Arrivederci al prossimo raduno allora!

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Potete leggere il racconto visto dalgli occhi di Felicia QUI.

PS: vi ricordo che è in corso il contest "Io lavo eco, I love eco" per il secondo compleanno di GocceD'aria - partecipate numerosi!

 

Io lavo eco, I love eco - il contest per il 2° compleanno di GocceD'aria

on Lunedì, 03 Giugno 2013. Posted in in casa, daria

Io lavo eco, I love eco - il contest per il 2° compleanno di GocceD'aria

Eh, si, GocceD'aria compie due anni! Sembra ieri che partivo titubante con il primo post e quelli a seguire, senza avere bene idea di dove questo blog mi avrebbe condotta e ora eccoci qui con tanti contenuti e tanta strada fatta assieme! Anche quest'anno (qui il post del primo compleanno...) ho voglia di ringraziare chi mi segue da tempo, ma anche chi arriva qui per caso e poi decide di tornarci, chi mi contatta privatamente e chi lascia un commento. Pensavo ad un regalo per tutti, però per farlo vi chiedo una mano... anzi vi chiedo una (o più) ricette... ma non di cibo stavolta, bensì di detergenti, saponi, cosmetici... qualunque cosa abbia a che fare con la pulizia. Non occorrono grosse cose, non si tratta di passare le giornate attorno a pentoloni, bastano delle idee semplici ed efficaci che avete testato personalmente e con cui vi siete trovati bene a pulire o che vi hanno reso la pelle morbida. Qualche idea: detergenti per la casa (bagno, cucina, piani cottura, forno, rubinetteria), piatti, panni, pulizia arredi esterni, pavimenti e altre superfici interne o esterne, antimuffa, antitarlo, igiene personale adulti o bambini, creme, saponi, detergenti, shampoo, oli essenziali, oleoliti, spugne...

Non ci sono limiti, potete presentare quante ricette volete di qualunque tipo, potete anche riproporre ricette che avete già pubblicato. Può partecipare chiunque, sia chi ha un blog, che chi non ce l'ha, che in questo caso potrà fare avere la ricetta a me che provvederò a pubblicarla per lui. Sono gradite "ricette" o "materiali" di recupero, riciclati, riutilizzati, con prodotti naturali o anche semplicemente idee nuove per usare prodotti esistenti. Io porvvederò poi a dividerli per categorie  e alla fine raccoglierò tutte le ricette e ne farò un pdf disponibile a tutti, quindi tutti vincono! 

Oltre a questo premio per tutti, ci saranno 3 premi per le ricette più originali e che ci piaceranno di più dopo averle testate qui in casa nostra. In particolare VerdeVero, l'azienda veneta produttrice di detersivi ecologici di cui vi avevo parlato un paio di settimane fa, regalerà un kit per la pulizia ecologica composto da:

Io aggiungo per le altre due ricette premiate una coppia di saponi naturali del commercio equo e solidale.

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Allora siete pronti con le ricette? Avete voglia di partecipare? Qui sotto le regolette semplici semplici del contest:

1 - scrivete la vostra ricetta in un post (preferibilmente con una o più foto annesse) o mandatela a me che la pubblicherò

2 - all'interno del post va riportato il banner che vedete qui sopra: Io lavo eco, I love eco con link diretto a questo articolo e anticipato dalla dicitura "Con questa ricetta partecipo al contest Io lavo eco, I love eco di GocceD'aria e VerdeVero" linkando a questa pagina e al sito di VerdeVero

3 - se vi va mettere il banner anche nella homepage del vostro blog

4 - Iscriversi alla newletter di VerdeVero.it e cliccare "Mi piace" sulla loro pagina FB

Bene, adesso aspetto le vostre ricette... ah, giusto i tempi... raccolgo le ricette fino al 31 luglio, così in agosto avrò modo di provare le vostre proposte! 

Qui sotto trovate l'elenco delle ricette partecipanti che aggiornerò man mano:

Per il corpo:

  1. Deodorante 100% naturale di MammaCuore
  2. Dentifricio in polvere di Cri DoveGiraIlSole

Per la casa:

  1. Profumo e anticalcare per lavastoviglie di Xcesca La tana del riccio
  2. Sapone da bucato fai da te di Valeria L'angolo di Vali
  3. Gel di sapone di Valeria L'angolo di Vali
  4. Detersivo bucato liquido lavatrice di Valeria L'angolo di Vali
  5. Detergente bagno in crema di Daria GocceD'aria (fuori concorso)
  6. Detergente pavimenti di Elisa 
  7. Deodorante per ambienti antizanzare  di Cri DoveGiraIlSole
  8. Detersivo in polvere per lavastoviglie di Ale DeCrescerein365giorni

Ghirlanda al cioccolato

on Venerdì, 31 Maggio 2013. Posted in cucina

Ghirlanda al cioccolato

Mamma mia, una vita che non pubblico ricette con la pasta madre! Non starete pensando che abbia fatto una brutta fine, vero? In realtà no, anzi da un mesetto a questa parte la Gilda è in buona compagnia della neo-nata pasta-birba che colgo l'occasione per presentarvi! Questa giovane pasta madre è stata creata per gioco dalle manine della piccola Elena, che un giorno mi ha chiesto di impastare del pane e non avendo io a disposizione nessun impasto da lavorare, le ho dato un po' di farina di segale (l'unica che avevo in quel momento disponibile) macinata da me e acqua... questo impasto manipolato per giocare è stato poi appallottolato e dimenticato in un piatto, per un giorno. Quando l'ho ripreso, era morbido e leggermente bollicinoso, allora l'abbiamo rinfrescato (a caso) e riposto a temperatura ambiente per un altro giorno e così il giorno successivo... e visto che la cosa sembrava funzionare ho deciso di tenerlo e battezzarlo "Pasta-birba". Logicamente con gli avanzi ci abbiamo fatto crackers e grissini oltre che piadinette, poi ho provato a farci del pane, direi con buoni risultati! 

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Elena orgogliosa con la sua pasta-birba

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Prima pagnottina con pasta birba

E per non fare ingelosire la Gilda ecco invece una sua ricettina che è una rivisitazione dei cornetti vegani in forma di ghirlanda con farcitura di cioccolato.

Ghirlanda al cioccolato

ingredienti:

  • 250 gr pasta madre rinfrescata la mattina
  • 600 gr di farina di farro bianca biologica
  • 2 cucchiai di farina di riso integrale appena macinata
  • 40 ml di olio evo
  • 250 ml di succo di mela limpido
  • 70 gr di sciroppo di agave
  • 1 pizzico di sale
  • per la farcitura: cioccolato fondente extra 90% cacao del commercio equo
  • latte di riso qb per la lucindatura finale

Realizzazione:

La sera sciogliere la pasta madre nel succo di mela. Aggiungere lo sciroppo d'acero, il sale, la farina di riso, l'olio e la farina di farro. Quando non si riesce più a mescolare col cucchiaio passare sul tagliere e impastare bene fino ad ottenere una palla liscia e omogenea, da mettere a lievitare per 5 ore coperta da un canovaccio nel forno spento.

In un pentolino sciogliere il cioccolato fondente e lasciarlo raffreddare mescolandolo ogni tanto. Estrarre l'impasto dal forno e stenderlo con le mani in forma più o meno quadrata sul piano ben infarinato. Spennellare l'impasto con la cioccolata.

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Arrototolare per il lato lungo e tagliare a fette il rotolo. Su una teglia con carta forno, disporre le fette a formare la ghirlanda una accanto all'altra, non troppo appiccicate.

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Riporre a lievitare nel forno spento coperta da un canovaccio per 3 ore o fino al raddoppio.

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Preriscaldare il forno a 180° e infornare per 35-40 minuti. A fine cottura spennellare con latte di riso.

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Ecco la fetta...

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Se vi avanzano delle fette potete farci delle brioscine tipo queste:

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Infine prima di salutarvi vi lascio qualche foto scattata domenica scorsa alla festa dei gas e del commercio equo di Este (PD), dove con l'associazione abbiamo realizzato un piccolo laboratorio di panificazione con pasta madre per grandi e piccoli.

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Preparativi...

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Si comicia... si avvicinano i curiosi

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Finalmente mani in pasta!

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E si studia

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Buon week end di panificazione o altro a tutti! Io sarò in buona compagnia al Raduno Blogger Autogestito a Ferrara... vi racconterò!

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W l'essicatore!

on Mercoledì, 29 Maggio 2013. Posted in all'aperto, cucina

W l'essicatore!

Anche quest'anno è finalmente arrivato il periodo della raccolta della camomilla, che fortunatamente continua a crescere nell'orto e che ci rifornisce di fiori da seccare per l'inverno. Ecco quindi anche stavolta le birbe all'opera nella raccolta dei fiorellini.

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Oltre che la camomilla, anche la melissa è piena forma e allo stesso modo tutte le varietà di menta (ne ho 4 tipi diversi)... e allora questo è il periodo migliore per raccoglierle e seccarle.

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Raccolta della melissa

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Mentuccia (dal sapore leggero)

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Menta romana (gusto forte)

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Menta simil piperita (dal sapore molto forte)

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Menta selvatica portata a casa dalla montagna (dal gusto delicato)

Fino allo scorso anno essiccavo semplicemente appendendo i rametti al buio per un po' di giorni, per le spezie e mettendo i capolini ben distesi su un telo per la camomilla. Quest'anno invece ho a disposizione un nuovo arrivo, acquistato usato con mia sorella da Michela, che ringrazio tantissimo: l'essicatore! E allora eccole prime spezie e fiori messe a seccare con l'immancabile collaborazione delle birbe: menta, camomilla, melissa.

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Ed ecco il risultato!

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L'altra prova è stata con la frutta, ovvero con banane, kiwi, fragole e mele, tutti tagliati a fettine.

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Tutti ottimi, solo le fragole un po' delicatine perchè tendono ad attaccarsi ai cestelli, ma niente di grave. Anche in questo caso ecco la frutta pronta da usare... a parte le banane che sono state tutte divorate dalla piccola Elena!

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Quale modo migliore per godere della dolcezza della frutta anche quando la sua stagione è passata? Io ho già iniziato ad aggiungere un po' di questa frutta secca nel muesli per la colazione, che può essere anche di sola frutta secca mista... una delizia!

Ah, per chi non ha l'essicatore ma volesse seccare per bene le foglie un altro metodo semplice che ho provato è questo. Procurarsi una federa per cuscino e infilare dentro tutte le foglie. Appenderla allo stendino all'ombra, ma all'aria rimestandole ogni tanto e controllando. Alla fine si ottiene un ottimo risultato! E poi via alle tisane calde o fresche! 

Ah, logicamente il tè alla menta finchè c'è a disposizione la menta fresca lo potete fare usando direttamente dei rametti da mettere in infusione nell'acqua bollente per qualche minuto... ottimo anche da freddo!

E voi seccate le spezie o la frutta? 

Questo post partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia".

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 con camomilla, melissa e menta.

Nonostante tutto l'orto cresce...

on Mercoledì, 29 Maggio 2013. Posted in orto

Nonostante tutto l'orto cresce...

Anno non semplice questo per l'orto... temperature ancora bassine, primavera arrivata tardi e picchi di basse temperature anche in questi giorni. Molte cose seminate prima in vaso per poi essere spostate a terra... (come le carote che vedete qui sopra... ah, sono quelle dei semi scambiati a Ferrara!) però un po' alla volta e nonostante tutto qualcosa ne esce. Ecco la situazione da noi. Cominciamo dagli alberi da frutto.

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Le mele stanno benone, crescono bene e sull'alberello sebbene piccolo ce ne sono una decina.

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Albicocche: quelle che ci sono sono belle, peccato che siano davvero poche rispetto allo scorso anno, già erano pochine in partenza visto che l'albero era fiorito quando faveva ancora freddino, ora ne sono rimaste 4 o 5...

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Questi invece sono i fiori del caco... speriamo bene!

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Sempre frutta ma a terra, le fragole... poche ma buone... ma qui è stata anche colpa nostra perchè ci eravamo ripromessi di trapiantarle e non l'abbiamo fatto...

Passando ad altro genere di frutti ecco i primi pomodorini datterini

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e i cetrioli

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e le fave

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e infine con grande soddisfazione il primo raccolto delle piccole e tenere zucchine

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Finite direttamente nei piatti!

Questo si trova passeggiando nell'orto e nel giardino di giorno... ma anche la notte ha le sue belle sorprese e regala intense emozioni a grandi e piccoli... le lucciole! Luci spente, voci che sussurrano, perdersi a seguire queste lucine intermittenti è una cosa magica... logicamente impossibile fotografarle... ho provato a fare un piccolo video che sicuramente non rende l'idea... se riesco lo metto nella pagina FB.

E i vostri orti e giardini come stanno? Avete individuato le lucciole?

Torta fragola su fragola

on Lunedì, 27 Maggio 2013. Posted in cucina

Torta fragola su fragola

La settimana scorsa è arrivata una fantastica cassetta di fragole biologiche coltivate da una cooperativa sociale della mia città presa col gas: ben 4 kg! Belle, gustose, profumatissime! Arrivata giovedì ho passato i giorni seguenti a mangiarle e prepararle in tutte le forme: quindi non potevo non pensare ad un'altra ricetta per Salutiamoci di questo mese che ha come ingrediente le fragole e che è ospitato da Ricetteveg di Nicole.

Le regole di Salutiamoci ve le ricordate giusto? Si tratta di una raccolta di ricette a cui tutti possno partecipare, l'ingrediente principale cambia ogni mese e ogni mese la raccolta viene ospitata da un blog diverso. Le ricette proposte possono essere dolci o salate o come preferiscono i partecipanti, l'importante è seguire la tabella con gli ingredienti proposti, sconsigliati e non devono essere presenti gli ingredienti non permessi. E' già passato un anno dall'inizio della raccolta e ho avuto il piacere di partecipare quasi tutti i mesi con una o più ricette e così anche molte altre persone che hanno reso questa raccolta molto ricca. A dimostrazione del fatto che si può mangiare sano con gusto!

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E così con grande gioia ho saputo che l'anno prossimo sarò fra i blog che ospitano l'iniziativa per l'esattezza nel mese di marzo con la quinoa che io adoro! 

DSCF9256Allora veniamo a noi, o meglio alle nostre fragole! :-) Sarà che io le adoro tal quali ho cercato di fare un dolce semplicissimo con pochi ingredienti dove il gusto delle fragole fosse quello predominante. 

Ingredienti per la base di pandispagna:

  • 200 gr di farina integrale biologica macinata a pietra setacciata di grano tenero
  • 230 ml di succo limpido di mela biologico senza zuccheri aggiunti
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 2 cucchiai di succo di limone biologico

Ingredienti per la gelatina:

  • 500 gr di fragole mature biologiche freschissime
  • succo di mezzo limone biologico
  • 4 gr di agar agar

Per completare:

  • 100 gr di fragole fresche di cui sopra

Preparazione:

Per prima cosa preparare il pandispagna per la base, semplicemente mescolando la farina col succo di mela (potete anche farlo da voi a partire dalle mele se ne avete in casa di biologiche), aggiungete il bicarbonato e per ultimo il limone. Mescolate bene. Accendete il forno a 180°. Versate il composto su una teglia con carta forno in modo da formare uno strato sottile. Quando il forno sarà caldo infornare per 15 minuti (eventualmente fate la prova stecchino per verificare che sia cotto). Estraete dal forno e mettete a raffreddare su una griglia senza togliere la carta forno.

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Nel frattempo preparate la gelatina: lavate le fragole e tagliatele a pezzi. Mettetele in un frullatore con il succo di limone e frullate brevemente. Travasate in un pentolino e mettetelo sul fuoco. Aggiungete l'alga e mescolate bene in modo da non avere grumi. Portate a bollore e lasciate bollire per 5 minuti. Spegnete e lasciate raffreddare. Prendere uno stampo per torta con cerniera apribile e usare il solo bordo per rotagliare un cerchio dal pandispagna.

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Chiudere il bordo attorno alla base in pan di spagna posta su un piatto. Versare la gelatina sulla base. Sbriciolare la parte di torta rimanente e finire decorando con le fragole disposte a fiore e con piccoli ritagli di torta tagliati a forma di fiore con l'aiuto di uno stampino per biscotti. Aprire la cerniera, togliere il bordo e riporre in frigo per un paio d'ore prima di servire.

Io ho usato una tortiera piccola, quindi avevo un po' di ritagli che ho usato anche per fare delle mini-torte a forma di farfalla usando gli stampini per biscotti.

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Ecco il risultato che a noi è piaciuto, non troppo dolce, molto fragoloso.

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Torta di mele e acacia e sciroppo di fiori di sambuco

on Giovedì, 23 Maggio 2013. Posted in all'aperto, cucina

Torta di mele e acacia e sciroppo di fiori di sambuco

Vi ricordate che vi avevo detto di non buttare la purea di mele e acacia che vi rimaneva facendo la gelatina di fiori di acacia? Ecco come l'ho riusata io dopo averla dimenticata un paio di giorni in frigo... Se siete in una zona collinare o di montagna dove le acacie (robinie) sono ancora in fiore, siete ancora in tempo per raccogliere i fiori e provare questa doppia bontà: la gelatina e la torta... 

E già che siamo in tema di fiori vi lascio anche le ricetta dello sciroppo di fiori di sambuco, questo dovreste trovarlo ancora ben fiorito! 

Torta di mele e fiori di acacia

ingredienti:

  • 260 gr di purea di mele e acacia (avanzo della gelatina)
  • 200 ml di succo limpido di mela
  • 150 gr di farina integrale di farro appena macinata
  • 1 pizzico di sale
  • 40 gr olio evo
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 2 cucchiai di succo di limone

Preparazione:

In una ciotola mettere la purea di mele e acacia e scioglierla nel succo di mela limpido. Aggiungere, l'olio, la farina di farro integrale il pizzico di sale e il bicarbonato. Accendere il forno a 180° e aggiungere ultimo il succo di limone. Versare in teglia apribile cosparsa di olio e farina e versare il composto. Quando il forno sarà in temperatura infornare per 30 minuti.

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Quando si sarà raffreddata cospargere di fiori di acacia secchi.

Come vedete questo dolcetto è senza zucchero, le mele e il succo lo rendono già sufficientemente dolce. Se non avete intenzione di fare la gelatina potete partire dalle mele fresche (circa 400 gr) e dall'acacia fresca (60 gr di fiori). Basterà mettere in pentola in acciaio dal fondo spesso le mele con tutta la buccia tagliate a pezzetti e i fiori di acacia privati del picciolo. Lasciarli cuocere finchè non liberano il succo e finchè le mele saranno tenere. A questo punto potete aggiungere direttamente le farine e l'olio omettendo di aggiungere il succo di mela a meno che il composto non sia troppo secco.

A noi è piaciuta davvero molto, leggera e gustosa!

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Veniamo alla seconda ricetta, ovvero alla mia versione dello sciroppo di sambuco che ho fatto senza zucchero e col malto di mais.

Sciroppo di fiori di sambuco al malto

ingredienti:

  • 20 fiori di sambuco
  • 1,5 litri di acqua
  • 250 gr di malto di mais
  • 3 limoni a fette

Preparazione:

Mettere i fiori in una o più bottiglie di vetro (io ne ho usate tre), assieme ai limoni tagliati a fette. Coprire di acqua.

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Metterlii al sole con tappo non avvitato stretto per 5 giorni. Filtrarli schiacciando bene il succo e aggiuntere 250 ml di malto di mais.

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Mettere sul fuoco e far bollire il tutto. Sterilizzare delle bottigliette con tappo da sottovuoto (tipo succo di frutta) e invasare lo sciroppo bollente. Rovesciare e attendere il sottovuoto. Una volta aperto tenerlo in frigo.

Questa versione decisamente meno dolce di quelle che si trovano in giro a noi è piaciuta molto, la usiamo diluita in rapporto di 1 a 3 in acqua e ghiaccio o anche per un aperitico tipo Hugo con prosecco e foglia di menta.

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Queste ricette partecipano alla raccolta di riecette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

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 per la categoria - acacia o robinia (robinia pseudoacacia) e sambuco (sambucus nigra).

 

Spatzle di parietaria

on Lunedì, 20 Maggio 2013. Posted in all'aperto, cucina

Spatzle di parietaria

Conoscete gli spatzle vero? si tratta si una sorta di gnocchetti tipici del Trentino che spesso contengono spinaci o zucca... mi è capitato più volte di assaggiarli in montagna... farli è molto facile, infatti non necessitano di un impasto molto lavorato... però mi mancava l'apposito attrezzo. Fortuna vuole che a febbraio quando siamo stati in montagna l'ultima volta, l'abbia visto al supermercato: non potevo non acquistarlo! In questi mesi l'ho usato più di qualche volta e in effetti è pratico e veloce, e adesso finalmente ecco una ricetta di spatzle!

In questo caso ho usato la parietaria che finalmente so riconoscere grazie alle dritte di Annalisa... in effetti mi ero imbattuta in questa pianta più di qualche volta, adesso starò con gli occhi più aperti quando passo in zone ombrose! Si tratta di una pianta della stessa famiglia dell'ortica, ma non urticante. La vedete nella foto qui sopra. Anche il gusto si avvicina a quello dell'ortica. Ma vieniamo alla ricetta!

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ingredienti per l'impasto (per 2 porzioni):

  • 60 gr di parietaria
  • 120 gr di patate
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 1 grattuggiata di noce moscata
  • 1 pizzico di pepe
  • 1 pizzico di cannella
  • 50 gr di farina di riso integrale appena macinata
  • 50 gr di farina di farro semintegrale

ingredienti per il condimento:

  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 rametto di melissa
  • 2 - 3 rametti di timo
  • 1 rametto di basilico greco
  • origano secco a piacere
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio evo quanto basta

Preparazione:

Lessare la patata e schiacciarla con lo schiacciapatate. Sbollentare le foglie di parietaria dopo averle lavate, in un pentolino con poca acqua per ammorbidirle. Quando sono tenere mescolarle alle patate e frullare il tutto. Aggiungere sale, pepe e le altre spezie. Mescolare e aggiungere le farine. Impastare brevemente col cucchiaio ed eventualmente aiutandosi con le mani. L'impasto rimane appiccicoso.

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Portare a bollore una pentola con acqua salata. Nel frattempo tritare le spezie del condimento e l'aglio, versarle in una ciotola, aggiungere olio evo. Mescolare. Quando l'acqua bolle posizionare l'attrezzo per realizzare gli spatzle sulla pentola e versare l'impasto a cucchiaiate, formando gli gnocchetti e facendoli cadere direttamente dentro l'acqua bollente.

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Quando gli spatzle galleggiano sono pronti: prelevarli dalla pentola con una schiumarola e versarli direttamente nei piatti. Condire con l'olio aromatizzato. 

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A noi sono piaciuti parecchio, comprese le bimbe... delicati e leggeri!

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

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per la categoria ricette - parietaria officinalis

Questa ricetta partecipa anche alla raccolta di ricette 100% vegetali per l'iniziativa 

  • 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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Gelatina di acacia e mele

on Sabato, 18 Maggio 2013. Posted in all'aperto, cucina

e qualche premio in arretrato...

Gelatina di acacia e mele

L'amica Mari di CucinaVerdeDolceSalata, è stata così gentile da assegnarmi il premio Very Inspiring Blogger Award e con questo mi ha fatto ritornare alla memoria anche tutti i premi che ho ricevuto dall'inizio dell'anno e ai quali per un motivo o per la'ltro non ho mai risposto... quindi doppio grazie al lei sia per il premio del quale sono onorata, sia per avermi fatto ricordare gli altri! Per rimediare e scusarmi ho pensato di riunire in questo post tutti i premi e i ringraziamenti e di dedicare una dolcezza naturale a tutti quelli che mi hanno premiato oltre che a chi mi segue sempre... 

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Per prima cosa gli altri premi quali erano? A inizio anno Felicia, mi aveva passato il premio "Blog dell'anno 2012

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A seguire Elisabetta di Neuropepe mi aveva riassegnato il premio per il Blog 100% affidabile che avevo già ricevuto, ma riprendo con molto piacere, nonchè il Liebster Award

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Se manca qualcuno fatemelo presente! :-)

Ognuno di questi premi prevede di passarlo ad altri... e l'ultimo di raccontare sette cose su di me. Seguo le regole di quest'ultimo e passo il premio ad altri 15 blogger che se vogliono possono prendere anche gli altri premi... diciamo che premio alcuni di quelli con cui attualmente mi sento più in sintonia anche se probablimente saranno già stati pluripremiati: se vi fa piacere condividete il premio a vostra volta!

Comincio con le sette cose su di me:

  1. sono felice!
  2. adoro cucinare e mettermi in gioco provando cose nuove
  3. mi piace camminare all'aria aperta e sentirne prufumi, suoni e gusti
  4. adoro stare e giocare con i bambini
  5. mi piace andare per mostre (d'arte, di architettura...)
  6. mi piace conoscere persone nuove sia virtualmente, ma meglio ancora di persona
  7. non mi annoio mai!

Questi i blog a cui passo il premio (o i premi se vorranno), in ordine rigorasamente casuale... : La tana del riccio, Creandos'impara, ViolaMirtillo, Ravanello Curioso, Passatotralemani, Decrescerein365giorni, Pane e girasoli, L'indigesto latticino, Dovegirailsole, Germogli di soia, Zucchero D'uva, Le gioie di Moira, Golosità vegane, Il mondo di Cì, Mammerri

E ora finalmente ecco la ricetta che vi dedico! Si tratta di una marmellata o meglio di una gelatina realizzata con le mele e i fiori di acacia che attualmente decorano gli alberi e profumano strade e parchi. Come vi anticipavo io li ho raccolti a Ca' di Mezzo, voi cercate un luogo lontano dal traffico e dall'inquinamento. Sono partita dalla ricetta che trovate QUI, che mi è piaciuta perchè si usano le mele con la buccia, modificandola in modo da non usare lo zucchero, ma solo un po' di malto (anche perchè a mio avviso le mele sono già ben dolci) e senza pectina.

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Gelatina di fiori di acacia e mele

ingredienti (per circa 2 vasetti - se avete più fiori fate le dovute proporzioni):

  • 600 gr di mele golden biologiche
  • 350 gr di acqua
  • 60 gr + 60 gr di fiori acacia (robinia)
  • succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaino di agar agar
  • 100 gr di malto di avena

Preparazione:

Per prima cosa tagliare a pezzettini le mele, togliendo il torsolo e il picciolo, ma tenendo la buccia e metterle in una pentola dal fondo spesso con 60 gr di fiori di acacia a cui avrete tolto il gambo, l'acqua e il succo di limone.

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Mettere sul fuoco e far bollire finchè le mele saranno molto tenere e spappolate. A questo punto preparare una terrina su cui posare un colino grande con sopra un canovaccio pulito e non profumato (preferibilmente lavato con sola acqua), versare il composto di mele e acacia e lasciar colare per un'oretta.

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Passata l'ora strizzare bene il canovaccio in modo che tutto il succo esca. (PS: non buttate lo scarto di mele e acacia... vi potrebbe servire per qualcos'altro! Io ci ho preparato una torta che vedrete a breve...) Avrete la casa pervasa da un fantastico profumo di acacia!

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Assaggiate il succo e valutate se il caso di aggiungere il malto, io ne ho messi 100 gr, con ll'idea di regalarne, ma potrebbe benissimo piacervi senza... Rimettere sul fuoco e aggiungete l'agar agar e quando si è ben sciolto i rimanenti fiori. Fate bollire per una decina di minuti. Spegnete e lasciate riposare per tutta la notte.

La mattina prendete dei vasetti puliti e metteteli in forno caldo a 100-120° per 15-20 minuti. Nel frattempo date una mescolata alla gelatina e riportatela a bollore, se vi sembra troppo liquida lasciate assorbire un po' di liquido, tenete però conto che l'agar agar gelifica da freddo. Prelevate i vasetti caldi dal forno e versate la gelatina bollente nei vasetti caldi con l'aiuto di un mestolo, presine e guantoni. Chiudete subito e serrate bene. Mettete i vasi al rovescio finchè si crea il vuoto (prestate attenzione che i tappi siano di quelli del tipo clic-clac per essere sicuri del sottovuoto). Ed ecco pronta la vostra gelatina!

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Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia"

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per la categoria ricette - acacia o robinia (robinia pseudoacacia).

 

 

 

Il manuale dei cibi fermentati

on Giovedì, 16 Maggio 2013. Posted in libri, all'aperto

... e ricetta per lo spumantino di sambuco

Il manuale dei cibi fermentati

Dopo una breve pausa torno a presentarvi un libro di cucina per la raccolta del giovedì del libro di cucina dell'amica Annalisa di Passato fra le mani

 

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e in particolare vi voglio parlare de "Il manuale dei cibi fermentati" di Michela Trevisan per TerraNuova edizioni. Si tratta di un libro cha ho acquistato ormai svariati anni fa, quando mi avvicinavo timidamente al mondo dell'autoproduzione ed è stato penso il primo "luogo" in cui ho sentito perlare di pasta madre, nonchè di tanti altri alimenti fermentati dai nomi strani ed esotici fra cui il kefir (quello di soia lo vedete nella foto qui a fianco) che ho avuto fra le mani solo dopo un po' di anni.

manuale cibi fementati

Il libro è organizzato in cinque capitoli, nei quali dopo le doverose spiegazioni sui vari tipi di fermentazione, sulla scelta della materia prima e dei materiali, si passa all'elencazione dei cibi fermentati che si possono produrre in casa e infine alle ricette, divise per alimenti, bevande, condimenti e altre preparazioni. Io ho la versione vecchia che non aveva immagini, ora è uscita la nuova versione corredata da immagini cosa che secondo me viene molto utile a capire il procedimento in alcune ricette.

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Le ricette sono tutte vegetariane, buona parte vegane, nell'indice queste ultime sono evidenziate col simbolo della V formata da due foglie.

Io ve lo consiglio se siete in fase autoproduttiva, soprattutto ora con la bella stagione e tante cose che cominciano ad esserci nell'orto o regalate dalla natura vien proprio voglia di provarci!

Di tutte le ricette del libro vi lascio questa che ho rifatto domenica sera con alcuni dei fiori di sambuco che ho raccolto a Ca' di Mezzo: lo spumantino di sambuco.

Per prima cosa trovate i vostri alberi di sambuco fioriti, come al solito lontano da strade e luoghi inquinati, raccogliete gli ombrelli, per fare solo lo spumantino ve ne bastano pochissimi...

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ingredienti:

  • 2 ombrelli di fiori di sambuco
  • 1 litro di acqua
  • 1/2 limone
  • 100 gr di zucchero di canna

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Realizzazione:

Versare l'acqua in ciotola di vetro assieme al succo e alla buccia del limone (io l'ho pelata con il pelapatate). Aggiungerelo zucchero e mescolare fino allo sciogliemento dello stesso, aggiungere i fiori di sambuco. Coprire con un canovacci pulito fermato da un elastico in modo che non entrino insetti o polvere e esporre al sole per 3 giorni. Successivamente travasare in bottiglie di vetro con l'aiuto di un imbuto e filtrando con un colino a maglia fine. Non riempire completamente le bottiglie ma lasciare un po' di aria, 5 - 7 cm. Tappare e rimettere al sole per altri 3 giorni finchè si vedono apparire le bollicine che indicano che lo spumante è pronto (potete anche sgasare aprendo leggermente i tappi). Lasciare riposare al fresco per un paio di giorni e consumare fresco!

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Informazioni utili su questa pianta, sulle proprietà dei fiori e delle bacche le trovate QUI.

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette con erbe spontanee di 

Annalisa, Passato tra le mani "Fitoalimurgia".

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per la categoria ricette - sambuco (sambucus nigra).

 

Ca' di mezzo: passeggiate, fiori ed erbe spontanee

on Martedì, 14 Maggio 2013. Posted in all'aperto

Ca' di mezzo: passeggiate, fiori ed erbe spontanee

Purtroppo quest'anno non riusciamo ad andare in montagna quanto vorremmo e quindi per ora ancora niente racconti delle nostre escursioni... per fortuna si sta avvicinanando l'estate e quindi a breve dovrebbero arrivare anche le passeggiate frai monti... nel frattempo vi voglio lasciare un'idea per passeggiare immersi nella natura anche in pianura. Si tratta di un luogo incontaminato, una vera "Oasi" come hanno deciso di chiamarla gli amici di Legambiente di Piove di Sacco che la gestiscono, nella pianura: Ca' di Mezzo, località raggiungibile dalla statale che porta a Chioggia, proseguendo verso Cavarzere, appena passato il paesino di S.Margherita, si gira a sinistra seguendo l'argine del Bacchiglione. E proprio il fiume Bacchiglione è il protagonista di questa zona, che in realtà è un'area umida di fitodepurazione delle acque, una sorta di valle dalla quale l'acqua esce pulita e nella quale trovano rifugio e nidificano molti uccelli.

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Passeggiare a Ca' di Mezzo è rilassante, ancor meglio se lo si fa in buona compagnia, in particolare domenica ci siamo stati con Annalisa, donna dalle mille risorse, e la sua splendida famiglia con cui dire che ci troviamo bene è poco! Rimango sempre meravigliata di come si crei subito affiatamento con persone che di persona si sono incontrate pochissimo, ma con le quali si condivide davvero molto...

Beh, il nostro obiettivo era, oltre che rilassarci e chiacchierare andare per erbette e fiori di stagione e il luogo era decisamente ideale!

I percorsi proposti sono 2, anzi a dire il vero 3, di cui il primo però è parte del secondo... si tratta di percorsi facili per tutti, in piano e immersi nel verde. Il primo percorso che corrisponde al primo tratto del secondo è il percorso indicato per disabili che porta fino alla casetta ossevatorio degli uccelli. Lungo il sentiero si incontrano dei pannelli esplicativi sugli uccelli e sugli alberi della zona.

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Passata la casetta per chi vuole proseguire il percorso le alternative sono due, una più breve e una più lunga entrambe ad anello con ritorno alla casetta di Legambiente da cui si è partiti.

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Nel caso specifico le bimbe erano più desiderose di disegnare e giocare che di camminare, quindi passata la casetta hanno preferito tornare ai tavolini a inizio percorso con i papà, mentre noi donne con i più piccoli della truppa ci siamo godute con calma il rsto della passeggiata!

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Camminare nella natura, accompagnate dal canto degli uccelli e dai loro improvvisi voli, chiacchierando sottovoce per non disturbarli e osservando le piante che si incontrano lungo il percorso: come può non essere rilassante?

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Rosa canina

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Libellula

Ah, ecco cosa ho raccolto!

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Parietaria

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Fiori di sambuco

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Fiori di acacia (robinia) e germogli di luppolo (bruscandoli)

A breve vi farò sapere cosa ne ho fatto!

E voi come passate le vostre domeniche primaverili?

 

 

 

Crostata di avena con noci dell'Amazzonia

on Venerdì, 10 Maggio 2013. Posted in cucina

Crostata di avena con noci dell'Amazzonia

Mi piace molto cambiare il gusto dei latti bevande vegetali, alternando sia quelli a base di cereali che quelli a base di frutta secca, semi, noci: trovo che questi ultimi diano più soddisfazione non fosse altro per il fatto che non necessitano di cottura, che sono veloci da realizzare e molto gustosi. Una bevanda che non avevo mai provato è quella con le noci dell'Amazzonia (Bertholletia excelsa, conosciuta come noce del Brasile), che prendiamo col gas dal circuito del commercio equo, visto che me ne ritrovavo una confezione aperta da finire ho pensato di farci mezzo litro di bevanda (ne preparo sempre poca perchè non bevendone molta ho timore di non finirla...). La bevanda è decisamente gustosa, secondo me è perfetta da bere così a colazione o con un muesli autoprodotto. Se volete avere più informazioni su queste noci potete leggere questo articolo, io mi limito a mettervi la foto della noce con guscio e senza guscio e a riportarvi le principali proprietà (qui potete vedere anche una tabella con l'apporto nutrizionale). 

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Le noci del Brasile sono delle vere bombe proteiche e preziose fonti di energia.
Sono apprezzate per l'elevato contenuto di vitamina E e di acidi grassi polinsaturi ma, a distinguerle dagli altri semi oleosi (altrettanto ricchi di sostanze nutritive), c'è soprattutto l'altissimo contenuto di selenio.

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Come per tutte queste bevande ci si ritrova con uno "scarto", l'okara, che assolutamente non è da buttare, ma può venire usato in varie preparazioni sia dolci che salate. Stavolta ho pensato di farci un dolce, una sorta di crostata la cui base però non è realizzata con la classica frolla, ma è a base di avena. In particolare ho usato l'avena nuda, di cui una parte macinata grossolanamente col mulinetto casalingo che mi ha dato una sorta di fiocchi di avena, l'altra macinata fine fino ad ottenerne la farina. Devo dire che sono/siamo stati soddisfatti del risultato. Se non avete modo di macinare da voi l'avena nuda potete usare dei fiocchi di avena (tipo questi della Germinal) uniti a farina di avena. Vi do la ricetta con entrambe le versioni. Però prima vi spiego come fare il latte!

Bevanda alle noci dell'Amazzonia

DSCF8877ingredienti per 500 ml:

  • 125 gr di noci dell'Amazzonia bio sgusciate del commercio equo e solidale
  • 500 ml di acqua

Realizzazione:

Mettere a bagno una notte le noci in un vaso con acqua. La mattina versare il tutto nel frullatore, aggiungere acqua fino al raggiungimento del mezzo litro. Frullare a lungo. Filtrare con un passino a maglia fine, o meglio ancora un tovagliolo pulito, versando il latte in una bottiglia da conservare in frigo. Usare entro un apio di giorni. Mettere da parte l'okara.

Crostata all'avena e noci dell'Amazzonia

Ingredienti per la base:

  • 200 gr di avena nuda (oppure 100 gr di fiocchi di avena Germinal e 100 gr di farina di avena)
  • 50 gr di zucchero mascavo dal Brasile del commercio equo
  • 50 gr di olio evo
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 1/cucchiaino di bicarbonato
  • 15 ml di acqua

Ingredienti per il ripieno:

  • 170-200 gr di okara di latte di noci dell'Amazzonia
  • 40 gr di sciroppo di malto di riso
  • 60 gr di cioccolato fondente entra alle fave di cacao del commercio equo

Preparazione:

Se avete modo di macinare voi l'avena, mettete nel mulino l'avena in chicchi dopo averla setacciata in modo da togliere le impurità. Mettete il mulino in modalità "muesli" (nel mio caso è la tacca I, che fa una fioccatura del cereale) e procedete alla molitura. Prelevate metà di questi fiocchi di avena e rimacinateli finemente in modo da avere la vostra farina (PS: attenzione che l'avena è piuttosto oleosa, poi pulite la macina prima di utilizzarla per altro...).

In una ciotola mettere i fiocchi di avena, la farina, il bicarbonato, lo zucchero, il sale e mescolare bene. Aggiungere l'olio e l'acqua. Avrete un composto granuloso che potete stendere in una tortiera (io ne ho usata una da 26 cm di diametro) con cerniera apribile. Mettere momentaneamente da parte, accendere il forno a 180° e preparare il ripieno.

Mescolare l'okara di noci con il malto e la cioccolata a pezzetti. Con l'aiuto di un cucchiaio stendere il composto sulla base.

Quando il forno sarà in temperatura infornare per 25-30 minuti fino a leggera doratura.

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Il dolce si presenta piuttosto friabile, da mangiare con cucchiaino o forchetta, ma è stato apprezzato da tutti!

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Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette 100% vegetali per l'iniziativa 

  • 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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