in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: riso

Minestra di riso, cappuccio e roveja

on Giovedì, 12 Dicembre 2013. Posted in cucina

Minestra di riso, cappuccio e roveja

Sotto una patina di ghiaccio riposa l'orto... solo i cavoli rimangono imperterriti a decorarlo donandogli un aspetto decisamente dicembrino e natalizio. Il romanesco con le sue punte come alberelli, il cappuccio rosso come una rosa

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Il cappuccio verde con le sue venature

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salutiamoci300E oltre che protagonista dell'orto i cavoli (cappuccio, verza, cavolo nero, cavolini) sono anche l'ingrediente del mese di Salutiamoci, opsitato dall'amica Xcesca de La tana del Riccio. Vi invito a leggervi sul sito di Salutiamoci l'articolo di approfondimento a loro dedicato che ci venire ancor più voglia di mangiarli!

 

Quasi-pizza senza glutine

on Mercoledì, 13 Novembre 2013. Posted in cucina

Quasi-pizza senza glutine

Questa settimana recupero tutte le cose che erano rimaste indietro la scorsa... in particolare ci tenevo a presentarvi questo secondo esperimento con la Bianca, pasta madre senza glutine. L'intento era di fare una sorta di focaccia, pizza alta e soffice, cosa non facilissima usando le farine appena macinate senza glutine che tendono a sfaldarsi appena si prova a farci un panetto. Allora ho deciso di mantenere anche stavolta l'idratazione alta un po' come faccio con la focaccia velocissima e stenderla al cucchiaio. Devo dire che alla fine sono (siamo) stati piacevolmente sorpresi perchè ne è venuta veramente una quasi pizza, molto gustosa e decisamente morbida dentro, ma con la fetta che "tiene"... insomma proprio buona e decisamente da rifare! Quindi ecco la ricetta (anche stavolta le farine erano tutte macinate di fresco da me, eccezion fatta per il mais fioretto di cinquantino - ottimo - che ho preso come sempre dalle Barbarighe).

Ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre senza glutine rinfrescata da 4 ore
  • 220 ml di siero di kefir di soia (o di siero di yogurt di soia)
  • 90 gr di farina integrale di riso baldo appena macinata
  • 90 gr di farina di quinoa appena macinata
  • 15 gr di amido di mais
  • 30 gr di farina di mais cinquantino fioretto
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale

Per condire:

  • salsa di pomodoro fatta in casa
  • olio evo
  • sale fino integrale
  • origano secco
  • un paio di foglie di basilico

Preparazione:

Come vedete sono tornata in possesso della mia bilancia... speriamo non finisca nuovamente a volare grazie alle birbe... (:-)). Per prima cosa sciogliete la pasta madre nel siero di kefir, aggiungere tutte le farine e per ultimo il sale e l'olio evo. Mescolare bene fino ad avere un impasto denso e omogeneo. Far lievitare a temperatura ambiente per unìora e passare in frigorifero, coperta, per tutta la notte. La mattina estrarre dal frigo, lasciare ambientare per un'ora e stendere (col cucchiaio) sulla carta forno in forma tonda.

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Lasciar lievitare per un'ora nel forno spento (con lucina accesa): incredibilmente vi apparirà pure qualche bolla piccolina! Estrarre le teglia, accendere il forno a 180° e infornare per 15 minuti. Nel frattempo aggiungere alla salsa di pomodoro il sale, il basilico, l'olio e l'origano. Mescolare. Estrarre la focaccia dal forno e cospargere con la salsa di pomodoro condita. Reinfornare sempre a 180° per altri 7-8 minuti. Ed eccola qui!

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Buona buona! 

Questo post partecipa a Panissimo la raccolta di ricette di lievitati organizzata da  Bread & Companatico (Barbara) e Indovina chi viene a cena?(Sandra) che questo mese è ospitato da Menta e Rosmarino. Partecipa anche al "tema del mese" con le farine speciali di riso, mais fioretto cinquantino e quinoa.

panissimo

 

La Bianca: pasta madre senza glutine - primi esperimenti

on Mercoledì, 30 Ottobre 2013. Posted in cucina

La Bianca: pasta madre senza glutine - primi esperimenti

Oggi voglio presentarvi un nuovo arrivo in cucina: Bianca, pasta madre senza glutine. Era da un po' che meditavo di crearne una per dar spazio alle sperimentazioni, poi non mi sono mai messa seriamente, infine è arrivato l'incontro in una grigia domenica autunnale con le amiche Claudia e Alice di ViolaMirtillo (loro impegnate già a preparare panettoni vegani super golosi - qui sotto ne vedete la fetta!) in occasione del quale Claudia mi ha donato un pugno della sua pasta madre di riso autoprodotta!

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Vi anticipo che non sono celiaca, nè ho altri motivi di salute che mi spingono a provarla, solo tanta curiosità, voglia di sperimentare nuovi gusti e impasti e di variare... quindi eccomi all'opera con la Bianca! 

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Per prima cosa mi sono messa a macinare un po' di riso (integrale) in modo da avere un po' di farina, quindi non sono una purista da questo punto di vista, non uso farine con la spiga barrata acquistate, ma macinate da me. Ho voluto provare a fare un pane (in cassetta), sono andata un po' a naso, a istinto, senza seguire alcuna ricetta e devo dire che per essere il primo esperimento, tutto sommato non è male, anche se il tutto è decisamente migliorabile. Ah, altra cosa, ho voluto evitare di usare anche le farine senza glutine già miscelate e con aggiunte varie che si trovano in vendita. Eccovi quindi il mio primo esperimento con riso e grano saraceno.

ingredienti:

  • 150 gr di pasta madre di riso rinfrescata da 4 ore
  • 30 ml di siero di kefir di soia
  • 170 ml di acqua
  • 1 cucchiaino di malto di riso
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 180 gr di farina di riso integrale basmati appena macinata
  • 120 gr di farina integrale di grano saraceno
  • 1 cucchiaio di amido di mais
  • 1 cucchiaio di farina di mais bramata o di grano saraceno
  • oio evo qb per la teglia

Preparazione:

Per il rinfresco della pasta madre procedere come per una liquida o licoli che dir si voglia, aggiungendo pari peso in farina e pari peso in acqua, lasciare lievitare a temperatura ambiente per 4 ore, mettere da parte la madre e usare la rimanente parte (circa 150 gr) per panificare. Io ne tengo da parte poca ogni volta, al massimo 50 gr e piuttosto faccio un rinfresco a vuoto in più in modo da avere la pasta madre sempre bella in forma! La sera aggiungere alla pasta madre il siero, l'acqua, il malto, la farina di riso, la farina di grano saraceno, l'amido e per ultimo il sale. Mescolate bene col cucchiaio. L'obiettivo NON è avere un panetto compatto come quello del pane glutinoso, ma una pastella molto idratata. Lasciate lievitare a temperatura ambiente per 1 oretta e poi passate in frigo per tutta la notte. La mattina troverete la vostra pastella piena di bollicine. Rimettetela a temperatura ambiente per un'ora. Oliate una teglia da plumcake (piccolina, non fate come me che ne ho scelta una troppo grande...) e cospargetela con la farina di mais (ma se ne avete meglio di grano saraceno per l'estetica).

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Versate l'impasto nella teglia e mettete a lievitare fino al raddoppio (un paio d'ore). A questo punto infornate per mezzora a 180°.

Togliete il pane dalla teglia e lasciate raffreddare. 

Questa la fetta, come vedete è ben lievitata e abbastanza morbida, anche se un po' secca. Piuttosto che il colore giallo, un po' polentoso, la prossima volta metterò del grano saraceno dal colore marrone. Comunque con la marmellata a colazione direi che è ottimo! La prossima volta voglio farne un pan-dolce e più in là vorrei provare la pizza. Per ora sono abbastanza soddisfatta...

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Voi vi siete mai cimentati con la pasta madre senza glutine? Consigli, sconsigli? 

Ah, a proposito, da ora in poi posso spacciare anche la Bianca... 

E visto che ottobre non è ancora terminato e che il protagonista del mese di Salutiamoci è il riso, passo la ricettina direttamente a Satsuki en cuisine che ospita l'iniziativa questo mese.

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Cavolfiore gratinato con besciamella di riso integrale

on Lunedì, 21 Ottobre 2013. Posted in cucina

Cavolfiore gratinato con besciamella di riso integrale

Uno dei modi in cui Alice preferisce mangiare le verdure invernali e in particolar modo le crucifere è al gratin, ricoperte di besciamella... o meglio della mia versione vegana. Una delle farine che preferisco per farla è quella di riso, vi lascio quindi questa versione golosa dei cavolfiori gratinati con besciamella di riso, in particolare il gustosissimo riso integrale basmati.

salutiamoci300E visto che questo mese il protagonista di Salutiamoci è proprio il riso integrale, passo la ricetta a Satsuki en cuisine che ospita l'iniziativa questo mese. Ormai sapete che i cereali integrali sono da preferire per il loro migliore contenuto vitaminico e proteico e in particolare per quanto riguarda il riso la versione bianca subisce spesso oltre alla rimozione della parte esterna del chicco, anche un processo di brillatura... se volete approfondire trovate delle utili informazioni in questo articolo su Greenme e qui su Danaebessere. Ormai mi sono abituata a usare quasi solo riso integrale o semintegrale e mi piace variarne i tipi, oltre ai vari tipi italiani, il circuito del commercio equo offre del riso molto saporito come quello nero o quello rosso, il thay o il basmati. Logicamente i tempidi cottura del riso integrale sono più lunghi, però in caso di mancanza di tempo si possono adottare vari espedienti come la non-cottura (trovate da Ravanello il facilissimo ed ecologico metodo) oppure se può cuocere in quantità per conservarlo qualche giorno in frigo da usare all'occorrenza. In questo caso uso un riso basmati a chicco lungo e sottile che pur essendo integrale avrebbe un tempo di cottura piuttosto veloce. Bene veniamo alla ricetta!

Ingredienti:

  • 100 gr di riso basmati integrale
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 1 cavolfiore bianco
  • cannella
  • 50 ml di olio evo
  • sale fino integrale
  • noce moscata
  • lievito alimentare in scaglie

Preparazione:

Mettere il riso nel mulinetto, azionarlo con la manopola messa al punto più stretto e macinarlo. Se non avete il mulinetto potete frullare il riso con un buon frullatore, magari azionandolo a scatti in modo che le lame non si surriscandino. Versare la farina di riso in una pentola dal fondo spesso in acciaio, farla tostare leggermente mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere a filo l'olio evo e mescolare bene e successivamente il brodo, aggiungendo un mestolo alla volta in modo che non si formino grumi. Aggiungere tutto il brodo e portare a bollore. Continuare a cuocere a fuoco lento mescolando e quando avrà la consistenza di una crema spegnere. Aggiungere la cannella in polvere e una abbondante gratuggiata di noce moscata. Mescolare bene, coprire e lasciare intiepidire. 

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Lavare il cavolfiore e dividerne i ciuffetti. Disporli su una teglia in ceramica da forno e salarli leggermente.

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Versare la besciamella sui cavolfiori, cospargere di lievito alimentare e finire con un filo d'olio.

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Infornare a 180° per mezzora circa finchè i cavolfiori saranno teneri e si sarà formata una crosticina golosa.

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Se cercate altre idee per il riso integrale vi lascio i link alle mie altre ricette:

Risotto integrale con nocciole e pomodorini secchi

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Lasagnette dolci riso e cocco

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Budino di mandorle e cioccolato

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Risotto ai gambi

risotto

Riso nero di fine estate

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E visto che è lunedì partecipo anche alla raccolta di ricette del 100% vegetal monday proposto dalla Capra: chiunque può partecipare, proponete anche voi le vostre ricette veg ogni lunedì!

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Questa ricetta partecipa anche alla raccolta di ricette con cereali e farine integrali "Integralmente" di GocceD'aria: partecipate anche voi!

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Risotto integrale con nocciole e pomodorini secchi

on Martedì, 24 Settembre 2013. Posted in cucina

Risotto integrale con nocciole e pomodorini secchi

Caspita! Ci avviamo verso la fine del mese e ancora non pubblicato alcuna ricetta con gli ingredienti di questo mese per Salutiamoci! Urge rimediare al più presto e quindi eccomi qua! :-)

I golosi ingredienti di questo mese sono noci, nocciole e noci brasiliane e le ricette sono ospitate da Les Madeleines di Proust. Ormai le regole della raccolta le conoscete, vero? Ricette sane che seguano le indicazioni di questa tabella e che contengano l'ingrediente del mese: mangiare sano è non solo fattibile, ma anche goloso!

salutiamoci300Qualche informazione sulla frutta di questo mese la trovate nel blog di Salutiamoci, come sempre vi lascio le informazioni che mi hanno colpito di più:

La noce è il frutto oleoso più energetico d'Europa, il più ricco, da secco, di grassi e tra i meno ricchi di proteine, abbastanza dotato di vitamina A, B, C, PP e sali abbondanti (calcio, fosforo, ferro). Contiene anche magnesio, rame e zinco. 

...  è un tonico de sistema nervoso utile per le astenie o nel superlavoro intellettuale, nel diabete, nelle diarree, nelle anemie, nelle malattie della pelle e nella debolezza di stomaco. 

La nocciola è fra tutti i frutti uno dei più grassi ed energetici, eppure è il più digeribile e apparentemente leggero, tanto da dimostrarsi adatto all'alimentazione del bambino. Contiene vitamina A, B1, PP, C, calcio, fosforo, ferro, magnesio e altri sali.

In effetti le bimbe apprezzano molto le nocciole e se ne fanno delle scorpacciate... quest'anno abbiamo anche la fortuna di avere quelle del nostro albero, non molte, ma gustosissime! Altre le abbiamo recuperate nelle passeggiate in montagna: una piccola dritta, non raccoglietele dall'albero, aspettate che cadano, sarete sicuri che sono mature! Le noci invece sono per me diventate una consuetudine in gravidanza, quando le assumevo come integratori.

Ah, sempre meglio aprirle al momento e una volta aperte consumarle in tempi brevi perchè tendono ad irrancidire.

Bene, veniamo alla ricetta! Si tratta di un risotto facilissimo con riso integrale baldo bio (lo acquistiamo col gas), quindi con tempi di cottura piuttosto lunghi, ma si ottiene un risultato cremossissimo. Oltre alle nocciole, ho usato i pomodorini del nostro orto che avevo essiccato con l'essicatore due mesi fa: ottimi!

 

ingredienti (per 3-4 persone):

  • 1 cipolla rossa di tropea bio
  • 200 ml di riso integrale baldo bio (un bicchiere pieno)
  • 50 gr di nocciole (pesate sgusciate)
  • 15 pomodorini secchi
  • olio evo qb
  • 600 ml di brodo vegetale
  • sale qb

Preparazione:

Mettere i pomodorini secchi a bagno in acqua. Tritare la cipolla di Tropea e metterla in una pentola in acciaio dal fordo spesso con un po' di olio evo e un po' acqua. Far rosolare e appassire. Versare il riso e far tostare e insaporire per qualche minuto mescolando in modo che non si attacchi.

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Sfumare con un po' di brodo e mescolare. Aggiungere i pomodori secchi tagliati a pezzettini e il restante brodo, mescolare e coprire. Lasciar cuocere a fuoco lentissimo per il tempo indicato nella confezione (nel mio caso 40 minuti), eventualmente inclinando il coperchio se sobbolle. A fine cottura assaggiare ed eventualmente salare o aggiungere altro brodo se troppo secco e aggiungere le nocciole, che nel frattempo avrete tritato, per mantecare. Mescolare e lasciar riposare per cinque minuti coperto prima di servire.

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Con l'occasione lascio anche le mie altre ricette già pubblicate in passato con noci, nocciole e noci del Brasile che potrebbero entrare nella raccolta di questo mese.

con le nocciole:

Latte di miglio e nocciole

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La sbrisolona di miglio, che è il recupero dell'okara del latte di miglio e nocciole di cui sopra

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La fantastica crema nera con ricetta dell'amica Francesca

Versare nel barattolo 5

con le noci:

pane rustico alla segale con noci

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con le noci dell'amazzonia:

bevanda alle noci dell'amazzonia

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Budino mandorle cioccolato

on Domenica, 21 Aprile 2013. Posted in cucina

Budino mandorle cioccolato

Arrivo finalmente anche questo mese a pubblicare una ricetta per Salutiamoci che stavolta vede come protagonista le mandorle ed è ospitato da I Paciocchi di Francy.

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 Fra le varie proprietà delle mandorle vi segnalo che:

... è ricca di grassi, per la maggior parte insaturi, che aiutano quindi a combattere il colesterolo cattivo. E' anche molto nutriente e dona una grande carica energetica, adatta quindi per essere consumata quando si è sotto sforzo, stanchi o stressati.

E' ricca di sali minerali: prima di tutto tanto magnesio e fosforo, abbanda poi di magnesio e zinco e primeggia anche nella quantità di ferro.

E' rimineralizzante: rafforza le nostre ossa, rende più belli i nostri capelli e anche la nostra pelle. 

Grazie alla combinazione di ferro e vitamine del gruppo B contrasta l'anemia.
 
DSCF8284Alle bimbe piace soprattutto sgranocchiarle tal quali, oppure amano i latti vegetali che le prevedono, a me piace anche inserirle come "farina" in varie preparazioni o anche per gratinare. Questa volta però vi lascio un budino goloso, che vede le mandorle presenti sia come latte sia nella decorazione finale. Per realizzare il latte di mandorle io seguo il metodo suggerito da Ravanello Curioso, per farlo in 3 mosse. Preparare i budini in casa è facile e veloce, ci si mette lo stesso tempo che aprire una busta e aggiungere i soli liquidi con in più la certezza di sapere cosa mettiamo dentro e poterli personalizzare di volta in volta. E' decisamente più ecologico che portare a casa un sacco di barattolini di plastica che hanno fatto chissà quanta strada!

ingredienti:

  • 50 gr di farina integrale di riso basmati bio del commercio equo appena macinata
  • 200 ml di latte di mandorle 
  • 1 pizzico di sale fino integrale
  • 1 pizico di vaniglia in polvere
  • 100 gr di cioccolato fondente extra 90% cacao del commercio equo
  • 3 cucchiai di malto di riso
  • 15-20 mandorle non pelate

Realizzazione:

In un pentolino versare il latte e sciogliere la farina, aggiungere il sale, lil malto, la vaniglia e mettere sul fuoco a fuoco lento. Quando è un po' caldo aggiungere il cioccolato fatto a pezzettini. Portare a bollore e continuare a tenere sul fuoco finchè non addensa. Spegnere. Versare in ciotole e decorare con le mandorle intere. Servire freddo o tiepido secondo il gusto.
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Approfitto per lasciarvi una piccola raccolta delle altre ricette con le mandorle che trovate qui sul blog:
Sbrisolona al miglio (fatta con l'okara del latte di miglio e mandorle)
Torta rustica al caffè d'orzo (con farina di mandorle)
 
 

Il mio pane preferito: integrale ai 5 cereali

on Martedì, 16 Aprile 2013. Posted in cucina

Mi sono resa conto che fra tutte le mie ricette di pane non ce n'è nemmeno uno sul mio pane preferito... ovvero un pane integrale ai 5 cereali. Ognuno ha il suo pane perfetto, io prediligo i pangnottoni grandi che durano a lungo e che sono sfruttabili per fare bruschette quando hanno qualche giorno, mi piacciono con una bella crosta, interno soffice e leggero alveolato in modo uniforme, senza buconi troppo grossi che lasciano passare il condimento (dolce o salato che sia). Va bene per panini tipo sandwich, per bruschette, per la marmellata e piace anche alle bimbe. Logicamente è integrale, con il gusto semplice e genuino di altri cereali, tra i quali non manca mai la segale per la quale ho un debole, mentre gli altri cereali li sostituisco a piacere. Ho due modi di preparare questo panozzo, a seconda del tempo che ho e di come sono organizzata nella giornata. Si ha con entrambi lo stesso risultato (l'ho già provato più volte), quindi ve li riporto entrambi così potete decidere in base alla vostra organizzazione giornaliera. (PS: nella foto il pane sembra più chiaro di quanto lo sia in realtà per via della luce che lo illumina).

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ingredienti:

  • 120 gr di pasta madre rinfrescata da almeno 4 ore (o la sera prima tardi)
  • 300 ml di acqua
  • 90 gr di farina integrale di segale appena macinata
  • 30 gr di farina integrale di riso vialone nano appena macinata o integrale di avena
  • 30 gr di farina di grano saraceno
  • 30 gr di farina integrale di mais marano (gialla)
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 1 cucchiaino di malto di avena o di orzo
  • 200-230 gr di farina integrale setacciata di grano tenero o di farro appena macinata (se non la macinate voi e non trovate l'integrale setacciata potete usare una tipo2)

Impastiamo!

Per prima cosa sciogliere la pasta madre nell'acqua e aggiungere il malto e tutte le farine eccetto quella di grano (o di farro). Aggiungere anche 150 gr di farina di grano tenero o farro e mescolare bene. Aggiungere il sale e la restante farina e impastare per una decina di minuti a mano. Riporre a lievitare a temperatura ambiente per 5-6 ore (se siamo sui 18 gradi) o anche 4-5 se fa più caldo. Fare un giro di pieghe e riporre a lievitare a temperatura ambiente nel forno spento per due ore o in frigo per la notte se vi trovate che è arrivata sera. Riprendete l'impasto e fate un altro giro o due di pieghe dando la forma alla vostra pagnotta. Ponete a lievitare sulla teglia del forno infarinata per 2 ore (o due e mezza, controllate che raddoppi di volume) se era stato a temperatura ambiente o in alternativa per 3-4 ore se era rimasto in frigo. Accendete il forno al massimo (per me 260°) con un pentolino d'acqua sul fondo al suo interno. Quando sarà in temeperatura infornate spruzzando dell'acqua con uno spruzzino sul pane. Chiudete e abbassate la temperatura a 240°. Dopo 15 minuti abbassate ancora a 180° (se ventilato) o 200° (se statico) per una mezzora.

Estraete dal forno, rovesciate la pagnotta e mettetela a raffreddare su una griglia per qualche ora. Quando sarà fredda avvolgetela in un canovaccio pulito e conservatela in un sacchetto di cotone o nella madia di legno.

E il vostro pane preferito qual è?

Con questo pane partecipo al Giveaway Compliblog di "La dolce vita"

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La mia dis-[pensa]

on Lunedì, 04 Marzo 2013. Posted in cucina

XII settimana per la prevenzione oncologica

La mia dis-[pensa]

Siete fra i curiosi che al supermercato spiano nel carrello altrui? che quando siete ospiti curiosate  nel frigo e nei ripiani delle cucine dei vostri amici? :-) Oggi soddisfo la vostra curiosità e vi mostro una parte della mia dispensa... ehm... scusate il disordine! Il ripiano protagonista è quello superiore, deicato ai cereali in chicco... ma perchè ve lo mostro?

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Con questa foto ho partecipato all'iniziativa promossa dalla LILT in collaborazione con ricetteveg.com e cucinaconsapevole.it. In cosa consiste?

Il gioco è semplice, basta condividere con noi le vostre abitudini culinarie, inviandoci una fotografia della vostra dispensa, piuttosto che del vostro frigorifero, piuttosto che - più semplicemente - della vostra spesa! E qual'è l'ingrediente che non dovrà assolutamente mancare nei vostri scatti? I cereali, ovvio! Ogni fotografia, infatti, dovrà essere caratterizzata dalla presenza di almeno una varietà di cereale, da indicare nella scheda di partecipazione, scrivendoci perché amate in particolare proprio quello.

Ma veniamo al sodo: perché i cereali? Abbiamo scelto i cereali perché, come sapete, sono uno dei principali nutrimenti per l'uomo fin dai tempi più remoti. I cereali sono ricchi di molteplici sostanze benefiche ed un loro consumo adeguato può aiutarci a mantenere sana ed equilibrata la nostra alimentazione, con tutti i benefici che ne conseguono!
Stiamo, ovviamente, parlando di cereali integrali e, possibilimente, in chicco: i nostri preferiti!

Insomma se mi seguite sapete che adoro i cereali integrali e che mi piace usarli tutti e alternarli nelle mie preparazioni, che è un po' quello che faccio tutti i giorni a casa usandoli a rotazione e preparandoli in modo sempre diversi. 

E ora vi descrivo i protagonisti della foto: 

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da destra in primo piano il bulgur di grano duro, poi il miglio (in assoluto quello che trovo più versatile), a seguire il riso (in questo caso semintegrale, altri tipi sono dietro "nascosti", si intravede nella foto il basmati integrale, sotto c'è quelo nero), poi il grano tenero, che nasconde il farro, dietro di luil'avena nuda e poi il grano saraceno, per finire la quinoa. Manca solo l'orzo nella foto che sta in una scatola sotto al riso basmati...

Logicamente le farine stanno in un altro cassetto, ma ne tengo poche perchè avendo il mulinetto preferisco macinarle di volta in volta. Ah, nella foto più in alto potete vedere anche la poca pasta che tengo in casa: noi la consumiamo veramente poco, una volta la settimana circa e anche in questo caso uso sempre pasta integrale (e come tutto biologica) e realizzata con cereali diversi: mais, grano saraceno, farro...

Come vi dicevo ultimamente ho una predilezione per il miglio, però vado un po' a periodi... 

E voi che cereali preferite? 

Se avete voglia di giocare siete ancora in tempo, il concorso fotografico scade venerdì 8 marzo: trovate tutte le indicazioni QUI.

E visto che siamo in tema di cereali in chicco vi lascio un po' di link alle mie ricette con i cereali in chicco:

- miglio

- orzo

- quinoa

- grano saraceno

- riso

 

 

Budino di riso - una ricetta per l'endometriosi

on Lunedì, 04 Marzo 2013. Posted in cucina

Budino di riso  - una ricetta per l'endometriosi

Bentrovati! Questa settimana inizio con una ricetta dolce di un buonissimo budino di riso che dedico alla settimana della Consapevolezza per l'endometriosi. L'iniziativa propone una raccolta di ricetta compatibili col tipo di dieta che devono seguire le donne che soffrono di questa malattia. Devo dire che non conoscevo questa malattia e che la cosa mi ha molto colpito perchè mi ha dato l'impressione di una malattia molto debilitante, ma che sembra venga quasi tenuta nascosta... allora ho pensato di partecipare sia per informare un nuero maggiore di persone sull'argomento, sia perchè spero che la ricetta possa essere utile a chi ne soffre. Ho pensato a qualcosa di dolce, così magari anche il morale ne trae giovamento. Prima di raccontarvi la ricetta vi lascio un po' di informazioni sull'argomento tratte dalla pagina Fb dell'iniziativa.

 

Dal 4 al 10 Marzo 2013 si terrà la Settimana della Consapevolezza dell'Endometriosi, al fine di far conoscere ed informare più persone possibili su questa patologia, ancora troppo sconosciuta e difficile da diagnosticare. Sapete che cos'è l' ENDOMETRIOSI? E' una malattia cronica, invisile e complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, cioè l'endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino... Ogni mese, sotto gli effetti degli ormoni del ciclo mestruale, il tessuto endometriale impiantato in sede anomala va incontro a sanguinamenti interni, comportando così un'irritazione dei tessuti circostanti, infiammazioni croniche che danno luogo alla formazione di tessuto cicatriziale e di aderenze, ma anche noduli e cisti, oltre che arrecare forti dolori, spesso invalidanti. Se non curata o non diagnosticata in tempo può portare ad inteventi molto demolitivi ed a infertilità.

Non esiste una cura per l'endometriosi. Ci sono terapie che la tengono a bada e che allieviano i dolori, ma non è stato ancora scoperto un modo per guarirla.
Un fattore che migliora la condizione delle donne con questa patologia è la DIETA. Una dieta preferibilmente senza glutine, limitata in fitoestrogeni ed antinfiammatoria allevia i dolori, arrecati in abbondanza dalle irritazioni interne. Per stare meglio vengono quindi banditi dei cibi ed aumentati altri.
Lo scopo di questo evento è, oltre che per far conoscere l'endometriosi, è per suggerire una ricetta a queste donne. Non è un contest, non si vince niente, ma contruibirete a 
1) Fare consapevolezza della malattia
2) Aiutare una donna con endometriosi ad alleviare i proprio dolori
3) Suggerire loro nuove idee per rendere più fantasiosa e creativa la loro alimentazione

E adesso veniamo alla ricetta! E' un budino veloce, facile e veramente buono! Una bella coccola!

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Budino di riso integrale

ingredienti (per 2 budini):

  • 50 gr di farina di riso integrale basmati biologico (appena macinata)
  • 200 ml di latte di riso biologico
  • 1 pizzico di sale fino marino integrale
  • 1 pizzico di vaniglia in polvere
  • 1 pizzico di cannella
  • 7 gr di olio evo bio
  • 3 cucchiai di sciroppo d'agave

Realizzazione:

Mescolare tutti gli ingredienti in un pentolino dal fondo spesso. Mettere sul fuoco e portare ad ebollizione (a fuoco lento) mescolando. Continuare la cottura finchè il budino comincia ad addensare. Versarlo in due stampini (io ho usato quelli in silicone), lisciare la superficie e farli raffreddare. Passarli in frigo per un'oretta. Prima di servirli, rovesciare il budino in un piattino e se piace versare a filo del malto di riso.

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PS: questa ricetta partecipa anche alla raccolta di ricette per il 100% vegetal monday proposta da La cucina della Capra (partecipate anche voi, dedicando almeno un giorno alla settimana ad un menù completamente vegetale e proponendo le vostre ricette!)

 

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PPS: se volete saperne di più sull'endometriosi vi lascio anche questa immagine...

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Risotto ai gambi

on Mercoledì, 05 Dicembre 2012. Posted in cucina

I risotti sono una "specialità" di mio marito, quindi solitamente li prepara lui... ma per una volta ho voluto "rubargli" il lavoro, facendogli trovare al suo rientro questo risotto che è stato gradito anche dalle bimbe. Non so voi, ma noi cerchiamo di non buttare via niente delle verdure, specie se sono del nostro orto e spesso ci ritroviamo a conservare i gambi di cavolfiori e broccoli di cui abbiamo usato le parti fiorite per altre preparazioni. In particolare questa volta avevo un bel gambo di cavolfiore e uno di broccolo da smaltire, ed ecco che è nata l'idea di usarli per il risotto. 

Ingredienti (per 4 persone):

  • 1 gambo di cavolfiore
  • 1 gambo di broccolo
  • mezzo porro
  • 60 gr di lenticchie rosse decorticate
  • 220 gr di riso vialone nano semintegrale
  • olio evo qb
  • 700 ml di brodo vegetale

All'opera!

Per prima cosa pelare i gambi togliendo la parte esterna più legnosa. Tagliarli a fette e poi tritarli finemente. Affettare e tritare finemente anche il porro. Metterli in una pentola dal fondo spesso con un po' d'olio evo e un dito d'acqua, coprire e far appassire le verdure. Cuocerle finchè saranno tenere. A questo punto aggiungere le lenticchie rosse e farle insaporire per 5 minuti mescolando spesso. Aggiungere anche il riso e tostarlo per qualche minuto sempre mescolando. A questo punto sfumare con un mestolo di brodo vegetale, mescolare e quando sarà assorbito il bordo versare tutto il rimanente sul riso, mescolare e coprire col suo coperchio.

Lassciare cuocere per il tempo previsto dal riso (nel mio caso 23 minuti) a fuoco bassissimo e pentola coperta. A fine cottura aprite, controllate che si sia assorbita tutta l'acqua e mescolate bene. Assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale. Servite!

risotto

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette di "Salutiamoci" che per questo mese vede come protagonisti i cavoli ed è ospitata da L'orto di Michele.

 

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Inolte questa ricetta partecipa al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli per la sezione salati.

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In questo caso gli ingredienti usati fra i magnifici 20 sono: le lenticchie rosse fra i legumi, broccoli e cavolfiori fra i cavoli e l'olio evo.

Mix di cereali al cavolo capuccio

on Martedì, 13 Novembre 2012. Posted in cucina

Rieccomi qua con un'altra ricetta. Questa è una cosa veloce che ho preparato in fretta per pranzo per me e la piccola Elena. Molto gustosa e completa. Per farla ho usato un mix di cereali composto da una parte di riso basmati, una parte di grano saraceno e una parte di quinoa. Potete preparavela anche da voi, i tempi di cottura sono similari per grano saraceno e quinoa, un po' più brevi solitamente per il riso, ma basta aggiungerlo in un secondo momento. Oppure si trovano già mescolati fra i prodotti del commercio equo (a questo link potete vedere la confezione). L'abbinamento è ideale sia per insalate fredde o tiepide (quest'estate lo preparavo con i pomodorini dell'orto), sia per versioni "risottate" come questa: la cremosità è data dalle lenticchie rosse che in cottura si scioglieranno quasi del tutto. Veniamo a noi! Vi lascio la ricetta in entrambe le versioni, sia che abbiate i cerali divisi, sia che troviate il mix.

mix cereali al capuccio

Ingredienti (per 3-4 persone):

  • 220 gr di mix di riso basmati, quinoa, grano saraceno (oppure 75 gr di riso basmati bianco, 75 gr di quinoa, 70 gr di grano saraceno)
  • 50 gr di lenticchie rosse decorticate
  • 2 cipollotti
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1/4 di un grande cavolo capuccio appena colto dall'orto
  • 50 ml + 440 ml di acqua
  • olio evo qb
  • 2 foglie di salvia
  • sale fino integrale qb

Preparazione veloce:

In una pentola dal fondo spesso versare un filo d'olio con un po' d'acqua. Aggiungere lo spicchio d'aglio tritato, le foglie di salvia, i cipollotti affettatti finemente e il cavolo capuccio tagliato finissimo. Fare appassire e aggiungere le lenticchie rosse rosolandole per un paio di minuti. Sfumare con 50 ml di acqua. Far assorbire. Versare il mix di cereali (o se li avete separati versare il grano saraceno e la quinoa - dopo averli sciacuqati per bene sotto l'acqua - e 5 minuti dopo versate il riso), far insaporire brevemente mescolando e aggiungere i 440 ml di acqua e un po' di sale. Mettere il coperchio e far cuocere per 15 minuti a fuoco basso. Se sobbolle inclinare leggermente il coperchio. Controllare che l'acqua sia stata assorbita tutta e che i cereali siano ben cotti e nel caso prulungare la cotture per altri 5 minuti. Mescolare e servire caldo.

Con questa ricetta partecipo alla sezione salati del fantatico contest "Felici e curiosi" delle amiche Ravanello e Felicia, che prevede l'utilizzo dei 20 fantastici ingredienti elencati dallo chef Marco Bianchi

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Dei magnifici 20 in questa ricetta ho usato: quinoa, aglio e cipolle, olio evo, fra i cavoli il capuccio, fra i legumi le lenticchie e fra le spezie la salvia.

Alla prossima ricetta!

Risotto ai "carleti"

on Domenica, 01 Aprile 2012. Posted in all'aperto

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Ho sempre associato l'arrivo della primavera con i giri in bici a raccogliere erbe. Si partiva il pomeriggio di solito mia mamma con un'amica, io e mia sorella, dirette all'argine del Bacchiglione o del Brenta o in qualche campo incolto fuori dal traffico raggiungibile con stradine strerrate... percorsi che adesso non sarei più in grado di ritrovare se non per caso... Donne munite di cestini, coltellini e qualche volta guanti, che chiaccherando arrivavano nel luogo scelto e chiaccherando cominciavano a perlustrarlo camminando lentamente... qualche passo, ci si china a raccogliere, si ripulisce l'erba, si ripone nel cestino... col bottino si riparte verso casa!

E così senza saperlo mi hanno insegnato a riconoscere svariate erbe spontanee che la natura ci regala a partire dalla primavera... ognuna col suo gusto, ognuna col suo periodo di raccolta e ognuna col suo uso.

Si cominciava a fine febbraio con le “rosole” che non sono altro che le piantine di papavero, ottime le foglie cotte, dal sapore dolce che piace anche ai bimbi.

Poi l'ortica, per la quale servono i guanti: difficile da raccogliere, ma dal gusto ottimo e dagli utilizzi più svariati.

Ed ecco il tarassaco, di cui si usa un po' tutto: fiori, foglie, boccioli!

Poi si passava ai “carleti” o “caletti” ovvero il silene, di cui si raccolgono le foglie tenere prima che fiorisca e col quale si fa un ottimo risotto o la frittata.

Quasi in contemporanea i “bruscandoli” ovvero i germogli del luppolo, che assomigliano a degli asparagi selvatici, anche loro ottimi per il risotto o anche conservati sott'olio.

E la malva con le tenere foglie e i fiori colorati!

 

Da quando ci sono le bimbe la raccolta è diventata un'attività che faccio volentieri con loro e mi piace pensare che in questo modo sto passando un sapere (tipicamente femminile) che ormai sta andando dimenticato... in una sorta di unione di generazioni.

 

erba del vicinoPer chi vuole saperne di più e cominciare a riconoscere le erbe a partire da quelle più semplici, consiglio questo libricino di Altreconomia "L'erba del vicino - manuale pratico per la raccolta e uso di erbe e frutti selvatici". 

A partire da  questa settimana vi terrò aggiornati sulle nostre raccolte e sull'uso che facciamo delle varie erbe, in cucina, ma non solo.

 

Cominciamo con i "carleti" o "caletti", come si chiamano dalle nostre parti il silene o strigoli (il link vi porta a vikipedia in dialetto veneto).

Si raccolgono le prime tenere foglie prima ghe fioriscano. Dalle mie parti si trovano spesso lungo gli argini dei fiumi.

Vanno raccolti i ciuffetti di foglie senza danneggiare la pianta. Cercate luoghi lontani dal traffico cittadino e dall'inquinamento (personalmente ho la fortuna di averli nel giardino della nonna o di trovarli facilmente nei prati di montagna). Si possono usare per il risotto o in insalata o appena sbollentati in frittate.

 

Noi ci abbiamo preparato recentemente il risotto. In questo caso l'autore è mio marito che è l'addetto ai risotti in casa nostra.

 

Per prima cosa vi serve una bella manciata abbondante di carleti, le foglie tenere, pulite. Queste foglioline vanno tritate finemente e messe a soffriggere con uno spicchio d'aglio, un po' d'olio evo e un po' d'acqua in una pentola dal fondo spesso. Si sfuma tutto con un po' di vino bianco. Versate il riso (un pugno per persona) nel soffritto e tostatelo mescolando in modo che non si attacchi e sfumate col brodo. Mescolate bene e aggiungete gradualmente il brodo durante la cottura, continuando a mescolare per evitare che il riso attacchi.

A fine cottura potete aggiungere (se piace) una spolverata di parmigiano bio grattuggiato.

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Conoscete quest'erba? Come si chiama dalle vostre parti? e come la usate?

Riso nero di fine estate

on Mercoledì, 28 Settembre 2011. Posted in cucina

Per chi ha l’orto una delle cose belle dell’autunno è vedere come i “nuovi” prodotti autunnali convivano con le piante estive che finchè vedono ancora il sole continuano a regalare qualche frutto, gli ultimi pomodori, peperoni e melanzane e zucchine si affiancano a radicchi, zucche e finocchi… Ed ecco come ho usato alcuni degli ultimi pomodori dell’orto!
Avevo da finire una scatola di riso thay nero del commercio equo, un riso che già da solo è bello saporito, l’ho cotto per assorbimento in una quantità d’acqua leggermente salata pari a 3 volte il volume del riso (basta versare il riso nell’acqua bollente, rimettere il coperchio e lasciare andare per 30 minuti finché l’acqua non è completamente assorbita). Nel frattempo ho tagliato a dadini i pomodori, li ho conditi con un po’ di sale, basilico, aglio tritato, origano e maggiorana freschi e olio evo.
Ho versato il condimento crudo nel riso caldino, mescolato, lasciato riposare un po’… e gustato!

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