in cucina

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con i piccoli

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a piedi o in spalla

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orto e giardino

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Articoli taggati con: Natale

Fugassa ciocco-mandorlata

on Sabato, 22 Dicembre 2012. Posted in cucina

Fugassa ciocco-mandorlata

E dopo tutte queste delizie proposte da voi non potevo non aggiungere una golosità prodotta da me per le feste di Natale!

Non è un vero e proprio panettone, piuttosto riprende l'idea della "fugassa", infatti è senza uvette o canditi vari, però ne ho fatto è una versione "delle feste" con un goloso dolce ripieno e una copertura altrettanto sfiziosa. Inoltre l'impasto è arricchito dalle mandorle. Io la rifarò sicuramente nei prossimi giorni da offrire agli ospiti che avremo a casa! 

Fugassa ciocco-mandorlata

ingredienti 1° impasto

  • 125 gr di pasta madre
  • 100 gr di latte di soia
  • 50 gr di malto di riso
  • 200 gr di farina tipo 2
  • 30 gr di olio evo

La sera tardi rinfrescare la pasta madre rendendola a panetto, quindi aggiungendo più farina rispetto al solito e legarla come si farebbe per il panettone. La mattina prelevare dal cuore della madre legata 100 gr. Scioglierla nel late di soia, aggiungere il malto e la farina tipo2 gradualmente. Impastare e per ultimo aggiungere l'olio (io l'ho versato direttamente sulle mani) e impastare bene in modo da avere una bella palla liscia. Lasciare lievitare 4 ore.

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Ingredienti 2° impasto

 

  • crema nera (veghella) per la farcitura
  • 100 gr cioccolato fondente 75% cacao del commercio equo per la copertura
  • una manciata di mandorle a scaglie o intere per decorare

Sciogliere il primo impasto nel siero di kefir di soia, aggiungere il malto di riso, la farina di mandorle, la vaniglia, la polvere di agrumi, la farina tipo2 e mescolare. Aggiungere la crema di mandorle, il sale, la rimananente farina e impastare. Alla fine aggiungere l'olio. Anche stavolta l'ho inglobato un po' per volta mettendolo direttamente sulle mani e impastando a lungo. Lasciare riposare l'impasto per un'ora. Riprenderlo dividerlo in due parti. Fare un giro di pieghe ad entrambe le parti. Posizionare la prima parte sul fondo di una teglia per dolci apribile a cerniera leggemente oliata (io ne ho una piccola grosso modo della misura dello stampo per panettone). Disporre la crema nera a cucchiaiate sull'impasto. Coprire con la seconda metà di impasto posizionandolo sopra.

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Lasciar lievitare fino al raddoppio (o al raggiugimento del bordo della teglia), nel mio caso ci sono volute 5-6 ore. 

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Accendere il forno a 180° ventilato. Infornare per 45 minuti.

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Estrarre dal forno, aspettare che freddi leggermente, togliere l'anello della teglia e mettere a raffreddare inclinato. Quando è freddo sciogliere la cioccolata in poca acqua e tritare le mandorle. Spennellare la superficie della fugassa col cioccolato fuso e cospargere di mandorle.

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Ed eccola qua la soffice e golosa fetta!

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Si conserva in un sacchetto per qualche giorno.

PS: Questa fugassa è appena dolce, se vi piacciono le cose più dolci potete frullare dei datteri nel latte di soia prima di usarlo, oppure usare succo limpido di mele al suo posto.

Questo dolce verrà inserito nella raccolta di dolci natalizi senza zucchero e vegani parallela alla veg-panettonata di GocceD'aria  (prova anche tu a fare il veg-panettone con noi o invia la tua ricetta di dolce natalizio vegan e sano).

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Anche questa ricetta partecipa al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli per la sezione dolci.

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Questi gli ingredienti scelti fra i magnifici 20: siero del kefir di soia, il cioccolato, l'olio evo e il malto di riso.

Infine partecipa alla raccolta di ricette "Il menù delle feste, 100% vegetale" de La cucina della capra

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Cartellate pugliesi

on Mercoledì, 19 Dicembre 2012. Posted in cucina

Cartellate pugliesi

Questa volta ho scovato una ricettina direttamente dalla Puglia, anzi me l'ha fatta conoscere l'amica Isa, compagna di sperimentazioni con pasta madre e amante della cucina sana. Quando li ho visti mi sono subito incuriosita perchè non ne avevo mai sentito parlare, nè li avevo mai visti... la cucina tipica regionale è sempre una sorpresa!

Facendo una breve ricerca in rete su Wikipedia si trovano un po' di informazioni sull'origine di questi dolci, ve le riporto:

Preparate soprattutto a Natale, nella tradizione cristiana rappresenterebbero l'aureola o le fasce che avvolsero il Bambino Gesù nella culla, ma anche la corona di spine al momento della crocifissione. ... 

Il nome potrebbe derivare da carta, incartellate, cioè sinonimo di incartocciate, secondo la loro tipica forma arabesca.

 

Tra le varie ipotesi sia il dizionario Saracino sia il Nobile fanno derivare la parola dal greco κάρταλλος (kartallos) = cesto o paniere a forma puntuta.

 

Esse vengono raffigurate la prima volta in una pittura rupestre del VI secolo a.C. rinvenuta nei pressi dell'attuale Bari in cui viene rappresentata la preparazione di un dolce assai simile chiamato la lanxsatura: il piatto colmo era offerto agli Dei secondo il culto di Cerere, di probabile origine greca e associato alle offerte fatte a Demetra, dea della terra, durante i misteri Eleusini.

 

Agli albori del Cristianesimo, queste frittelle rituali si sarebbero trasformate in doni alla Madonna, cucinati per invocarne l'intervento sulla buona riuscita dei raccolti.

 

Le cartellate sono, inoltre, citate come Nuvole et procassa in un resoconto del 1517, stilato in occasione del banchetto nuziale di Bona Sforza, figlia d'Isabella d'Aragona e nel 1762 in un documento redatto dalle suore benedettine di un convento di Bari. 

 

Insomma una storia di tutto rispetto! Poi ho pensato al lavoro che sta dietro a questi dolcetti... e Isa mi ha risposto così: "in realtà è molto rilassante il tutto, certo bisogna avere un pò di tempo. Ma guai a farlo da sola, la caratteristica è proprio quella di farla insieme al parentado facendo chiacchiere."   Un invito alla calma e a riprenderci il nostro tempo! Intanto mi gusto la ricetta di Isa, a cui lascio la tastiera, e chissà che un giorno non abbia tutti gli ingredienti per riuscire a gustarli! 

Ingredienti (per l'impasto):

  • 1kg di farina (fino a metà integrale senza problemi. Mia madre mette anche una piccola percentuale di semola – tipo 200 gr – per mantenere la pasta più consistente)
  • 150 gr di olio evo
  • 200 gr di vino bianco
  • Pizzico di sale
  • Acqua quanto basta per amalgamare

L’impasto deve essere abbastanza duro da poterlo lavorare. Farlo riposare circa un’ora coperto da una coppa per non farlo seccare. Procedere alla lavorazione. Noi la lavoriamo in 2 o 3 persone così ci si sbriga in 2/3 ore. Una persona stende la pasta e le altre due provvedono a mettere in forma la sfoglia di pasta.
Stendere l'impasto ottenuto con la macchina per fare la pasta (come se dovessimo fare la tagliatella/lasagna). Cominciare dallo spessore più largo, fino ad arrivare a quello più sottile.
Attenzione: Fare una sfoglia alla volta altrimenti la pasta si secca e non attacca più.

sfoglia

La mamy

 

Tagliare la sfoglia con una rotella zigrinata dello spessore di 3 cm circa e chiuderne i lembi come si vede in foto. Se la pasta si è seccata troppo, con il polpastrello bagnare leggermente con d’acqua i punti da congiungere.
Poi procedere ad arrotolarla su se stessa. Più è lunga la sfoglia, più viene grande. Se è troppo corta vengono piccole (ma saranno dei bocconcini deliziosi lo stesso!)

 piegatura

arrotoliamo le cartellate

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Adesso bisogna farle seccare un po’ in modo che si induriscano e non si rovinino durante la cottura.

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Normalmente si friggono il giorno dopo (eh si questo vuole la tradizione!!!), RIGOROSAMENTE in olio extra vergine di oliva (per ridurre i danni). In realtà in casa nostra usiamo fare una versione più leggera cuocendoli in forno. In questo caso però evitate di mettere la semola perché la cottura in forno le renderà più croccanti.


Vengono servite con vincotto che qui tradizionalmente viene fatto d’estate quando c’è abbondanza di fichi e uva. Si tratta di uno sciroppo di SOLA frutta (in genere uva e fichi) fatta cuocere per molte ore sino ad addensarsi diventando uno sciroppo. Ill vin cotto nasce come necessità per utilizzare l'abbondanza di frutta in alcuni periodi dell'anno, utilizzandolo poi nei periodi di festa come dolcificante. E questo ricalca probabilmente le tradizioni popolari di molti popoli prima dell'invezione dello zucchero. Infatti la frutta (oltre al miele) è da sempre stata usata per fare dolci. Magari anche perchè costava meno (almeno in quei popoli in cui c'era tanta abbondanza). *
Quando le cartellate sono cotte e raffreddate, si può sciogliere a bagnomaria il vincotto e passarci le cartellate fino ad impregnarle bene. Sistematele in una coppa e irroratele ancora con il vincotto fino a riempirle ben bene. Che delizia il loro gusto dolce ma tendente all'amarognolo! Buon Natale a tutti.

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(immagine dal sito web: panperfocaccia.eu )

Questa ricetta non poteva non partecipare alla raccolta di ricette di dolci natalizi e alla veg-panettonata di GocceD'aria - prova anche tu a fare il veg-panettone con noi o invia la tua ricetta di dolce natalizio vegan e sano.

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* in questo video potete vedere come viene prodotto tradizionalmente il vin cotto: http://www.youtube.com/watch?v=awl6fz59kAk

 

Biscotti speziati di Natale

on Mercoledì, 19 Dicembre 2012. Posted in cucina

Biscotti speziati di Natale

Capita di trovarsi senza saperlo in connessione con persone lontane che si conoscono solo virtualmente attraverso il blog o FB... ecco che per caso la sera ci si ritrova a parlare di biscotti e si scopre che la comune attività casalinga pomeridiana è stata preparare i biscotti speziati per Natale! E così ecco questo post con ricetta doppia, la mia e quella di Linda ( si, sempre l'amica dei saponi "Con le mani naturalmente!" e del kefir), messe a confronto! Per lei sono diventati un regalo che il figlio ha portato a scuola, per me una decorazione per l'albero e dei regalini... (però un bel po' ce li siamo gustati!). E stranamente le ricette si assomigliano... 

Daria

2012 1219010Sono partita dalla ricetta dei biscotti cavallini di Alice (l'avevamo inventata noi l'anno scorso...), che ho leggermente modificato per l'occasione.

ingredienti:

  • 150 gr farina 2
  • 2 cucchiai farina mandorle
  • 2 cucchiai farina riso
  • 3 cucchiai zucchero canna integrale (stavolta ho accontentato Alice)
  • 1/2 cucchiaino bicarbonato
  • 1 p sale
  • 1 cucchiano colmo cannella in polvere
  • 1 cucchaino colmo di zenzero in polvere
  • 3 cucchiai di olio evo
  • succo di mela limpido qb
  • pezzetti di cioccolata a piacere
  • 1 cucchiaio di malto di riso mescolato a acqua per lucidare
  • cannella in stecche per decorare (facoltativa)

Ho mescolato gli ingedienti solidi, ho aggiunto l'olio e il succo di mela quanto bastava per avere una palla liscia che ho messo in frigo per un'ora. Abbiamo steso e dato forma con le formine. Alcuni sonostati decorati con cioccolato fondente dalle bimbe, spennellate con malto di riso mescolato a acqua. Infornato a 180 x 14 minuti.

Si induriscono e diventano croccanti quando sono freddi.

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Linda

linda3Ingredienti:

  • 250 farina tipo 2
  • 45 gr olio evo
  • 2 cucchiai di zucchero canna integrale più un pochino di miele (ad occhio)
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato
  • un pizzico di sale
  • mezzo cucchiaino di cacao amaro equo
  • 3 cucchiai colmi di spezie miste in polvere (cannella, garofano, galanga, zenzero)
  • qualche semino di cardamomo
  • mezzo bicchiere circa di succo ace

Ho mescolato tutti gli ingredienti solidi, aggiunto i liquidi fino ad ottenere una palla liscia e ricavato le formine. Cottura a 180° per 15 minuti.

Poi ho tentato di guarnirli con la glassa di zucchero velo + acqua perchè li ho dati a Giulio per portarli a scuola, ma non ma non ce la metterò mai più quel sapore non mi piace affatto!

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Che dite vi piacciono i nostri biscotti speziati in doppia versione?

Ottimi come regalini dell'ultimo minuto, li potete preparare al bisogno anche per una tisana con gli amici!

Con questa ricetta doppia di biscotti spaziati spero di partecipare al contest "Ogni biscotto ha un suo perchè e un perdove" di Biscotto Volante

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Questo regalo dell'ultimo minuto partecipa alla raccolta di regali natalizi autoprodotti di Equazioni

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Bottoncini di frutta

on Martedì, 18 Dicembre 2012. Posted in cucina

Bottoncini di frutta

Ebbene si, ancora ospiti su GocceD'aria perchè gli spacci di granuli di kefir portano a delle belle amicizie vituali! Questa è la volta di Nadia che propone dei dolcetti sfiziosi e veloci che sicuramente i bimbi gradiranno. Un dolcetto semplice e leggero, pieno di frutta, ma sfizioso! La ricetta è la rivisitazione di un tratta dalla raccolta di ricette di Rossana Madaschi (www.nutrirsidisalute.it).Ecco la versione di Nadia!

Ingredienti (per 40 bottoncini):

per la pasta:

  • 1 bicchiere di farina semintegrale di grano tenero
  • 6 cucchiai di acqua
  • 4 cucchiai di olio di mais
  • 2 cucchiai di malto

per la farcitura:

  • una mela
  • 4 cucchiai di uvetta
  • 2 cucchiai di pinoli
  • 2 cucchiai di malto
  • olio di mais
  • cannella in polvere

Realizzazione:

Mettere in ammollo l'uvetta. Mescolare la farina, con il malto, l'olio e l'acqua e impastare fino ad ottenere una palla da far riposare in frigo per almeno una mezz'ora. Stendere la pasta col mattarello e tagliarla con uno stampino o un bicchiere in cerchietti. Sbucciare la mela, tagliarla a piccoli dadini e farla appassire in una pentola antiadente, a cottura ultimata aggiungere l'uvetta (scolata dall'acqua), il malto, i pinoli e la cannella. Adagiare i bottoncini sulla carta forno e spennellare la superficie con olio di mais, farcirli con un cucchiaino di composto di frutta e infornare per 15 minuti a 180°. Spolverare a piacere con zucchero a velo (o cocco rapè - ndr).

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Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette di dolci natalizi e alla veg-panettonata di GocceD'aria - prova anche tu a fare il veg-panettone con noi o invia la tua ricetta di dolce natalizio vegan e sano.

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Insalata natalizia

on Lunedì, 17 Dicembre 2012. Posted in orto, cucina

Insalata natalizia

In mezzo a tutti questi lievitati e dolci natalizi per alleggerire il tutto pur rimanendo in tema ci propongo una bella insalata dal colore particolare, che a me fa tanto Natale! Come vi avevo raccontato, sotto la neve finalmente i radicchi si sono chiusi e hanno dato il meglio di sè, in particolare attendevo il radicchio Rosa di Verona, che abbiamo piantato per la prima volta quest'anno e che non avevamo mai assaggiato. Se lo trovate ve lo consiglio, una meraviglia per gli occhi per il suo splendido colore e anche il gusto non amaro è piacevole. Alice è rimasta incantata da queste foglie color rosa antico, tanto che le dispiaceva romperle o tagliarle... :-)

Ho deciso di abbinarlo ad un'altra verdura del fantastico colore, un altro dono dell'inverno, il cavolo capuccio rosso, al tutto ho dato una nota dolce con l'uvetta sultanina... a mio avviso ci starebbero bene anche dei chicchi di melograno, però a casa erano terminati...

2012 1214003Insalata di Natale

ingredienti:

  • 1 cespo di radicchio Rosa di Verona
  • mezzo cavolo capuccio rosso (se grande)
  • 2 manciate di uvetta sultanina
  • olio evo qb
  • sale fino integrale qb
  • aceto di mele qb
  • pepe tricolore (grani misti rossi, verdi e neri) qb
  • sesamo qb

Preparazione:

Uscire nell'orto a raccogliere le verdure. Lavare accuratamente l'insalata sotto l'acqua, affettarla grossolanamente o lasciarla rompere a pezzetti da una piccola aiutante. Lavare il cavolo capuccio e affettarlo finemente con un coltello grosso. Salare e pepare a piacimento. Versare l'uvetta sultanina. Finire di condire con aceto, olio e sesamo a piacere. Gustare!

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Questa ricetta partecipa al contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli per la sezione salati.

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In questo caso gli ingredienti usati fra i magnifici 20 sono il cavolo capuccio rosso, l'uvetta sultanina e il sesamo.

Infine partecipa alla raccolta di ricette "Il menù delle feste, 100% vegetale" de La cucina della capra, perchè sia festa per tutti non solo per gli umani!

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Il panettone speziato di Moira

on Venerdì, 14 Dicembre 2012. Posted in cucina

Il panettone speziato di Moira

Ritorniamo quindi ai nostri panettoni e ai nostri ospiti graditissimi! Stavolta è il turno di Moira, cara amica a cui ho spacciato una figlia della Gilda e i kefirini d'acqua, e (auto)produttrice (con Valeria) dei saponi ValeMoBolle. Anche lei ha voluto partecipare alla veg-panettonata, riprendendo la mia ricetta e modificandola parzialmente, creandone una versione speziata. Le spezie usate hanno tutte proprietà digestive. Penso che il gusto di questo penttone con tè e spezie sia veramente particolare, da provare! E come sempre lascio a lei virtualmente la tastiera!

"La mia sfida è partita sabato sera!

 e lunedì sera ho cotto i tre panettoni da 500 gr abbondanti, l'uno.

Ho usato la tua ricetta, perchè non avevo la più pallida idea da dove partire!

Però l'ho personalizzata leggermente...

Questo per me è un periodo speziato, nel senso che sto iniziando ad avvicinarmi al mondo affascinante delle spezie...e quindi non potevo non metterne un pizzico nel mio primo panettone ! yeppete 

Queste le rettifiche rispetto alla tua ricetta:

1° impasto

  • anzichè acqua, ho fatto un infuso di the Bancha con anice in semi, cassia, cardamomo e chiodi di garofano.
  • ho messo 80 gr di malto anziché 70 gr.

Secondo impasto senza modifiche.

04 secondo impasto arrivo

3° impasto:

  • insieme alla polvere di agrumi ho messo le seguenti spezie tritate finissimamente: anice in semi, cardamomo e chiodi di garofano
  • anzichè mettere i 15 gr di fecola ho messo l'amido di mais e un po' di agar agar, la quantità dei due era un po' sopra i 15 gr.
  • anzichè i 50 gr d'acqua ho messo l'infuso di the Bancha con anice in semi e cardamomo
  • anzichè i 180 gr di uvetta ho messo albicocche e fichi secchi tagliati a pezzetti piccoli
  • anzichè mettere le mandorle intere le ho messe tagliate grossolanamente

05 terzo impasto 1

L'ultima lievitazione anzichè farla di circa 8-9 ore l'ho fatta di 5.

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07 prima di infornare 1

Appena sfornati li ho infilzati nel bastoncino di legno e uno dei panettoni si è un po' rovinato, perchè non ha tenuto ed è crollato...Allora, come vedrai nella foto li ho accomodati sopra "poltrone" di fortuna, quando ben raffreddati li ho liberati e ne ho tagliato uno per assaggiarlo...Secondo me è venuto buono, si sentono leggermente le spezie, buone le mandorle in mezzo e soprattutto azzecata la scelta delle albicocche e fichi secchi...direi bene nel complesso !

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è stata una bella sfida...per una come me che solitamente non rispetta le ricette, stavolta sono stata abbastanza brava nel seguire la tua...

Complimenti per aver organizzato questa festa virtuale tra pazzotte della pasta madre e dell'autoproduzione !

C'era da fare ma è una stata una bella sfida !

Grazie !

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Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette di dolci natalizi e alla veg-panettonata di GocceD'aria - prova anche tu a fare il veg-panettone con noi o invia la tua ricetta di dolce natalizio vegan e sano.

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Scorze di arance candite

on Martedì, 11 Dicembre 2012. Posted in cucina

Scorze di arance candite

Quanto mi piace avere ospiti sul blog! Oggi ospito un'altra amica compagna di panificazione con pasta madre, ma con una ricetta non di pane, che partecipa alla raccolta di dolci natalizi vegani. Ma la Daria è impazzita penserete a proporci la ricetta delle zuccherossime scorze di arance candite! E invece no! Perchè questa che vi sta per presentare Antonella è la ricetta per candire le arance senza zucchero, usando al suo posto il malto di riso! Sicuramente una ricetta che proverò al più presto, anche perchè le foto non sono passate inosservate sotto gli occhi della golosa Alice che mi ha chiesto subito quando le facciamo!

Ma non vi tedio più e lascio raccontare la ricetta ad Antonella!

Ingredienti:

  • 6 arance biodinamiche
  • 350 gr di malto di riso
  • 150 gr di acqua


arance-ad asciugareHo preso sei arance biodinamiche arrivate dalla calabria, grazie al Gas, le ho lavate e le ho pelate tenendo anche il bianco, le ho pelate a spicchi in modo da avere meno scarti possibili.
Le ho messe in una pentola in acciaio con acqua fredda fino a coprile e portate ad ebollizione, lasciare bollire per 5 minuti, scolate dell'acqua e ripetuta questa operazione per altre 3 volte.

3-scorze bollte2

Le ho lasciate sgocciolare in un colapasta e quando fredde trasferite in congelatore, basta un solo giorno ma le mie per esigenze di tempo sono state tre giorni. Dopo questo riposo le ho estratte dal congelatore e fate scongelare in frigo per un giorno.

4-scorze surgelate

5-scorze caramellateA questo punto con l'aiuto di uno spelucchino le ho liberate della parte bianca in eccesso, dopo lo scongelamento questa operazione risulta molto facile vengono via anche senza l'aiuto del coltello. Fatto questo ho messo in un tegame di acciaio 150 gr di acqua e 350 gr di malto di riso, arrivato a bollore immergo le scorze e le lascio bollire a fuoco bassissimo finchè non lo hanno assorbito completamente tutto lo sciroppo (circa 4 ore), terminato questo le ho disposte in una teglia coperta di carta forno ad asciugare per 24 ore. Trascorso questo tempo con un coltello affilato le ho tagliate a fettine, pronte per mangiarle così, le mia tatolina Anna ne ha magiate di gusto un bel pò. Altre si possono ricoprire di cioccolata fondente oppure se avete pazienza di tagliarle sottili sottili le mescolate con alcune mandorle a filetti e le disponete in pirottini, ricorderanno l'aranzada sarda, che veniva preparata per la sposa nei matrimoni della mia terra natia (la sardegna).

Fonte originale della ricetta che io ho un pò adattato http://fysis.it/2865/past/past-ric/arance-candite-al-miele

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Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette di dolci natalizi e alla veg-panettonata di GocceD'aria - prova anche tu a fare il veg-panettone con noi o invia la tua ricetta di dolce natalizio vegan e sano.

veg-panettonata

 PS: ideali anche come regalino autoprodotto per Natale! Questa ricetta partecipa alla raccolta di regali autoprodotti EquAzioni

xmas blogging regali

L'orto sotto la neve

on Martedì, 11 Dicembre 2012. Posted in all'aperto, orto

L'orto sotto la neve

Questo week end è arrivata anche qui la neve, per la gioia delle piccole che hanno passato la serata alla finestra a guardarle cadere... Mi piace stare con gli scuri aperti quando c'è la neve perchè anche la sera entra una certa luce particolare...

neve pomeriggio

Il giorno dopo complice il freddo la neve non si è sciolta nonostante il sole picchiasse parecchio e ancora oggi resiste a coprire il giardino col suo bel manto bianco. Proprio una bella nevicata, di quelle che non hanno creato disagi in strada e che contribuiscono a fare tanto Natale... 

E così eccosi ben coperti a uscire per toccare con mano. Per Elena che l'anno scorso era ancora troppo piccola per godersela è tutto nuovo, infatti era molto perplessa alla prima uscita... e tutte queste emozioni sono sfociate in un bel pianto...

custode

Invece Alice ormai navigata se l'è goduta facendo un piccolo pupazzo (il custode dell'orto), ispezionando tutto e facendo le prime palle di neve.

alicepalle di neve

Intanto io mi sono fatta una bella passeggiata nell'orto che sembrava dormire sotto la sua copertina di neve... e ho raccolto verdura quasi congelata... :-)

I finocchi si erano creati una sorta di piccola caverna da cui spuntavano

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e una volta raccolti mi sono accorta che le foglie esterne erano proprio ghiacciate

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Anche i broccoli facevano bella mostra di se con un cappello di neve...

broccolo1

Al radicchio rosa di Verona la permanenza sotto la neve ha decisamente giovato, infatti si è chiuso in un bel fiore rosa... e finalmente è pronto da mangiare!

rosa verona

Fra le neve spuntano anche i germogli delle cipolle (l'aglio non abbiamo fatto in tempo a metterlo giù... ormai aspetteremo la primavera...)

cipolle

e finamente ecco spuntare fra le foglie anche i cavolfiori verdi... alla buon ora ormai pensavamo che non li avremmo mai assaggiati! :-)

cavolfiore verde

Insomma non tutto dorme sotto la neve!

E voi vi siete goduti questa nevicata? 

 

 

Non il solito regalo!

on Domenica, 09 Dicembre 2012. Posted in daria

Rimango sempre un po' perplessa quando sento parlare in televisione o alla radio, ma anche in rete, di corsa ai regali di Natale, di dubbi su cosa regalare, delle cifre enormi spese e mi meraviglia soprattutto la poca utilità di alcuni doni, la scarsa qualità e la quantità di imballaggi che si pagano per poi venire subito gettati.

Personalmente anche in questo ambito da un po' di anni ho cambiato le mie abitudini.

Una sorta di decrescita anche da questo punto di vista. Possiamo fare un regalo anche al pianeta ripensando i nostri doni usando gli occhiali dell'ecologia: scegliere prodotti con filiera produttiva corta, locali, biologici o ecologici, realizzati con materiali naturali o riciclati e/o prodotti artigianalmente.

Nel mio ultimo articolo per la rubrica GocceVerdi su NewedonnaMagazine, ho lasciato un po' di indicazioni per non trovarsi all'ultimo minuto in auto diretti al primo centro commerciale senza sapere che prendere! Se volete potete continuare la lettura QUI.

In questa sede vorrei invece dare qualche indicazione più pratica, nel caso vogliate autoprodurre il vostro regalo o rivolgervi a piccoli produttori locali e artigianali.

Noi da un po' di anni doniamo delle ceste o confezioni con i prodotti che prepariamo durante l'estate e l'autunno: marmellate, liquori, birre (fatte dal marito), sott'oli a cui magari aggiungo un panettoncino o dei biscotti. Per i regali dell'ultimo minuto l'anno scorso avevo preparato questi vasetti di "preparato per la cioccolata calda" che sono sempre molto graditi o delle confezioni di tisane.

Per i bambini un'idea possono essere dei pupazzetti realizzati con i calzini vecchi, come Tita, dal paese del calzino perduto

Vi rimando poi all'iniziativa di Equazioni "Christmass Blogging: regali autoprodotti" dove potete trovare molte altre idee per grandi e piccini. E tante altre anche sull'album fotografico di Equazioni blog su FB (PS: se non avete tempo di farli da voi, contattate Francesca... :-)).

saponi

Vi segnalo poi le mie amiche "saponaie" se non avete tempo di autoprodurre, per chi è in Veneto Moira e Valeria di Valemobolle (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), fanno queste meraviglie che ci hanno presentato anche alla giornata del baratto. Oppure saponi e non solo di "Con le mani, naturalmente!" di Linda che potete vedere nella sua pagina FB.

portasapone

 

Prima di salutarvi vi lascio con la ricettina della "tisana VitaC" che ho regalato lo scorso anno e che è sempre molto gradita anche dai bambini per la sua naturale dolcezza!

Tisana VitaC

Ingredienti:

 

 

 
Butto tutto in una ciotola di legno mescolo bene col cucchiaio di legno e preparo i vasetti.
 
* le scorze di arancia e mandarino le preparo io molto semplicemente pelando col pelapatate le arance prima di farci la spremuta e mettendole a seccare in una ciotolina posata sul termosifone. Per imandarini ancora più facile: basta sbucciarli e seccarli. Queste bucce seccate potete tenerle tal quali o sbricciolarle per ottenere la "polvere magica di agrumi" (e vi rimando al completo post di Ravanello sull'argomento...).
E allora buona autoproduzione a tutti!

 

 

 

Il veg-panettone di Claudia

on Giovedì, 06 Dicembre 2012. Posted in cucina

Il veg-panettone di Claudia

Anche oggi ho il grande piacere di avere ospiti: stavolta si tratta di Claudia che avete già incontrato in occasione della "sfida" per la realizzazione del Fior D'Aria (lei aveva proposto la sua Fior di Riso al cacao) e che anche stavolta non si tira indietro di fronte alla sfida proponendo il suo fantastico veg-panettone da un kg!

Ormai è una super esperta e non mi resta che lasciarle la presentazione della sua ottima ricetta!

"Questa ricetta è stata elaborata sulla base di una ricetta di  un panettone tradizionale trattato con lievito madre liquido. Ho seguito le indicazione di impasto,temperatura,tempi di riposo,pirlature ecc. Il risultato mi piace,molto morbido,profumato ma eviterei l uvetta ( gusto mio personale) metterei del cioccolato fondente a scaglie più maialoso J.

Mi ha dato una mano la mia vecchia cara macchina del pane per impastare e devo dire che lavora ancora bene."

 

1° impasto

Ingredienti:

  • 85 gr di Lievito Madre Liquido
  • 260 gr di farina di farro
  • 100 gr di sciroppo d agave
  • 95 ml di acqua
  • 1gr di sale marino integrale
  • 80 gr di Water Roux ( 1 di fecola di patate e 10 parti di latte di soia al naturale )
  • 8 gr di latte di soia alla vaniglia ( autoprodotto )
  • 80 gr di burrolì *

Ho preso l’acqua, il lievito, lo sciroppo d agave, la prima dose di water roux ( ho preparato il composto in rapporto 1:10 fecola di patate e latte di soia, l'ho messo sul fuoco ad una t°di 65/70° e ho mescolato fino a che il composto si è addensato - ho lasciato raffreddare prima di inserirlo nell’impasto ) e il latte di soia. Ho fatto amalgamare bene il tutto per circa 10 minuti. Poi ho inserito la farina  e il sale. Alla fine dell’impasto quando tutto è ben amalgamato e l'impasto è staccato dalle pareti del cestino ho aggiunto il burrolì *.

Ho messo l'impasto in una ciotola coperta  in forno con la lucetta  accesa per circa 14 ore circa.

 

2° impasto

ingredienti:

  • tutto il 1°impasto
  • 50 gr di lievito madre liquido
  • 100 gr di farina di tipo 2 buratto
  • 1 gr di sale  marino integrale
  • 70 gr di  Water Roux
  • 70 gr di sciroppo d agave
  • 1 baccello di vaniglia ( solo i semini )
  • 65 ml succo di arancio fresco
  • 35 gr di burrolì *
  • 130 gr di uvetta sultanina

Una volta trascorso il tempo della prima lievitazione sono passata al secondo impasto. Ho aggiunto tutto il primo impasto e la farina, il lievito e il sale dopo un po’.

A parte ho sbattuto con la frusta la dose di 70 gr di water roux, i semi della vaniglia,  lo sciroppo d'agave e il succo fresco delle arance ( 65 ml è troppo la prossima volta meglio ridurre a metà), l'ho versato sull’impasto. Una volta che il  composto si sarà staccato dalle pareti aggiungere il burrolì ed infine l'uvetta ( ammollata per un 10 ore circa e infarinata bene prima di metterla nell’ impasto ).

Ho tolto l'impasto dal cestino e l ho messo sul piano di lavoro e l ho lavorato un po’ con la spatola. L'ho lasciato a temperatura ambiente per circa 1 ora.

impasto

Trascorsa l'ora mi sono unta le mani con dell’ olio extravergine di oliva e ho fatto la  prima  pirlatura e l'ho lasciato riposare per un’altra ora, di nuovo pirlatura e messo tutto nei pirottini.

Ho fatto due pezzature una da 300 gr e una da 750 gr ( se mettevo un po’ di più d’impasto era meglio o forse dovevo usare quello da kilo ma mi manca L )

forma

La seconda lievitazione è durata circa 8 ore, se aspettavo altre due ore la lievitazione era perfetta..ma avevo troppppo sonnoooo!

lievitazione

Cottura per un 45\50minuti 160°.

cotto

e la fetta!

fetta

* burrolì: si tratta di una sorta burro fatto con solo burro di cacao, olio di oliva e olio di riso.

 

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette di dolci natalizi e alla veg-panettonata di GocceD'aria - prova anche tu a fare il veg-panettone con noi o invia la tua ricetta di dolce natalizio.

veg-panettonata

 

Albero di Natale ricicloso

on Lunedì, 03 Dicembre 2012. Posted in salotto

Albero di Natale ricicloso

Oggi quando abbiamo estratto il biglietto contenuto nel nostro calendario dell'avvento abbiamo trovato questo disegno (fatto da Alice):

disegno albero

L'albero di Natale! E allora che albero di Natale sia! Anche quest'anno ho voluto porporre qualcosa di particolare che mi permettesse di riusare qualcosa (ritagli di stoffa) e di far divertire le bimbe. Quindi ho pensato di usare come lo scorso anno il pilastro del salotto per posizionare un abete fatto con i ritagli di stoffa. Devo dire che il risultato è stato superiore alle aspettative e soprattutto che le bimbe si sono divertite molto sia a crearlo sia a giocarci, infatti l'attività preferita di Elena è diventata staccare e riattaccare le palline... Vi lascio un po' di indicazioni nel caso vi piacesse l'idea e voleste provare a farlo con i bimbi o da soli! In effetti è bello da vedere e non occupa spazio e questo gioca decisamente a suo favore! :-)

Occorrente:

  • 7 ritagli di stoffa sulle tonalità del verde e bianco (la più grande con base 80 cm) per creare l'abete
  • 1 ritaglio di stoffa pelosa lunga almeno 80 cm e alta una decina di cm (io l'avevo avanzata dal costume da orsa bianca di carnevale) per fare la neve
  • 1 ritaglio di stoffa con fiore o stella da mettere in cima all'abete
  • piccoli ritagli di tutti i colori per fare le palline (io ho usato dei ritagli di pannolenci)
  • nastro biadesivo
  • metro da sarta
  • 2 piccole aiutanti

Realizzazione:

Per prima cosa prendete la stoffa verde più grande che avete (nel mio caso un pezzo di una vecchia camicia di Marco con tanto di bottoni): questa sarà la parte più larga del vostro albero. Le misure della mia base sono lunghezza a piacere (io ho tenuto tutta la lunghezza della camicia che poi ho abbottonato attorno al pilastro), direi minimo 80 cm e altezza 30 cm. Poi proseguite tagliando tutte le altre stoffe via più piccole a forma di trapezio: la seconda con base maggiore 60 cm e base minore 50, la terza con base maggiore 55 e base minore 45, la quarta con base maggiore 50 e minore 40, la quinta con base maggiore 45 e minore 35, la sesta con base maggiore 40 e minore 30. Concludete con la più piccola tagliandola a triangolo con base 35 cm. L'altezza può essere variabile, vedete voi in base ai ritagli che vi ritrovate.

Ritagliate la stella/fiore da mettere in cima. Ritagliate palline e stelline colorate a vostro piacimento.

Provate a montare a pavimento l'albero

taglio

Passate ad attaccare i singoli strati al muro-pilastro con lo scotch, ovvero ad assemblare l'abete con la'iuto delle aiutanti: una che passa le stoffe e l'altra che le posiziona: non vi rimane che attaccare i pezzi di nastro adesivo!

Come vi dicevo nel mio caso ho tenuto i bottoni della camicia per vestire la base del pilastro.

base albero

pallineProseguite fino alla fine e attaccate in cima il fiore/stella e alla base la neve pelosa. Attaccate un pezzo di nastro biadesivo su ogni pallina o stellina e consegnatele alle aiutanti che le attaccheranno (e staccheranno e attaccheranno e staccheranno e riattaccheranno e staccheranno...) al loro piacimento.

Eccole qui a fianco che si consultano sul da farsi...

E quando finalmente avranno finito ecco l'abete in tutto il suo splendore! :-) Pronto per varie giornate di gioco...

albero

E voi avete già fatto l'albero? Lo farete?

 

 

La "fugassa" di Natale di Francesca

on Sabato, 01 Dicembre 2012. Posted in cucina

La

Pubblico per conto di Francesca B., incontrata nel gruppo Fb “La pasta madre”, grande appassionata di pasta madre e di autoproduzione, che forse un giorno si deciderà ad aprire un blog, la sua ricetta di dolce natalizio: una “fugassa”, ovvero focaccia, alla veneta, ovvero un dolce che nasce come pane arricchito (ne parlavo nella mia ricetta di fugassa con i fichi). Per Natale viene proposto come alternativa al panettone dalle nostre parti, è un dolce semplice e leggero. Ecco la versione vegana di Francesca che voglio provare anch'io quanto prima! A lei la parola!

Primo impasto

Ingredienti:

  • 100 gr di pasta madre
  • 100 gr di latte di soia
  • 1 cucchiaino di malto di riso
  • 100 gr di farina tipo 1

Prima di partire rinfresco la pasta madre per 3 volte a distanza di 4-5 ore. Ne prelevo 100 gr pm a cui aggiungo 100 gr latte di soia, un cucchiaino di malto di riso,100 gr farina 1. Lascio lievitare 3 ore.

Secondo impasto

Ingredienti:

  • primo impasto
  • 200 gr farina tipo1
  • 600 gr di farina di farro
  • 60 gr di olio evo
  • 30 gr di acqua
  • 250 gr di malto di riso
  • 100 gr di latte di soia
  • 3 cucchiai di fecola di patate
  • acqua bollente qb

Prendo il primo impasto e aggiungo 200 gr farina 1, 300 gr farina di farro,60 gr olio evo,30 gr acqua,250 gr malto di riso,100 gr latte di soia e sostitutivo delle uova (3 cucchiai di fecola di patate a cui ho aggiunto a filo acqua bollente fino ad ottenere un impasto gelatinoso che ho frullato e lasciato intiepidire). Ho fatto andare l'impastarice 15 minuti, aggiustando con farina 0 se era troppo appiccicoso, finchè la pasta si staccava dalle pareti della ciotola. Ho messo a lievitare un'oretta, ho fatto delle pieghe e messo nello stampo da panettone. Ho lasciato lievitare tutta la notte dopo aver praticato una croce sopra con un coltello affilato. Ho cotto a 180° per 50 minuti,ventilato bagnando la superficie con poca acqua.ho fatto raffreddare capovolto infilzandolo con ferri da calza!

francesca boscolo

 Peccato che sia stata finita prima di poter fotografare la fetta!

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette di dolci natalizi e alla veg-panettonata di GocceD'aria - prova anche tu a fare il veg-panettone con noi o invia la tua ricetta di dolce natalizio.

veg-panettonata

Aggiornamento!

Ho voluto provare personalmente questa bellissima ricetta e ne sono rimasta entusiata! Ho fatto solo un apiodi modifiche relative alle farine usate, perchè ho voluto testarla con farine più integrali: il risultato, davvero ottimo lo potete vedere nelle immagini qui sotto e in quella di testata!

Le mie modifche:

  • nel primo impasto ho usato farina di farro bianca, anzichè tipo 1
  • nel secondo impasto invece ho sostituito alla farina 1, farina integrale di grano duro bio, per la farina di farro ne ho messa 150 gr di bianca spelta e 300 di integrale (anzi integralissima) di dicocco appena macinata a pietra sul mio mulinetto (è bastata mano farina in quanto ho usato l'integrale).

Eccomi all'opera con questo bellissimo impasto! e che lavoraccio con tutto quel peso!

impastando

 

Ecco la gigantesca fugassa da quasi 1 kg e mezzo cotta!

fugassa2 

e qui la fetta morbidissima!

fugassa-fetta

E quindi non lasciatevi intimorire dalle farine integrali, potreste avere delle piacevolissime sorprese!

Torta di panettone

on Sabato, 01 Dicembre 2012. Posted in cucina

Ecco la prima ricetta di dolce natalizio nata dalla modifica del mio veg-panettone e creata da Jessica a cui lascio la parola! Personalmente mi è piaciuta molto l'idea dei datteri che fanno molto Natale!

Ecco il mio capolavoro! Mi sentivo così debuttante che avevo bisogno di una prova anticipata! Prendetemi come esempio di non scoraggiarsi se il tentativo di un laborioso panettone non ha successo! :-)

Ho seguito la ricetta di Daria (il veg-panettone) tranne:

- ore 18h primo giorno: ho rinfrescato la pasta madre con farina 1 piuttosto che 2 (avevo paura di rovinare la tenuta arzilla che aveva preso dalla legatura :))
- alle ore 9 del secondo giorno: ho impastato con farina di farro spelta, invece del succo di mela ho usato succo di uva (purtroppo non bio) e ho dimenticato il sale! accipicchia!
- ore 21 del secondo giorno - che lievitazione!! però è qui che è andato storto e l'impasto mi è venuto troppo liquido... Le modifiche fatte:

  • ho usato la farina 1 piuttosto che 2; 

  • mescolato vaniglia liquida, piuttosto che la stecca, con pasta di datteri e marmellata 0 zuccheri di limoni invece che i tuoi agrumi e pasta di mandorle

  • trovato fecola di mais (non-bio)

  • le mandorle intere sono con la pellicina (speriamo non guasti..)

  • avrei dovuto mettere cioccolato invece che uvetta visto che a mia figlia non piace... per sta volta va bene! 

  • dimenticato di nuovo sale! grrr...

La mattina! Alle 7.30 cotto i panettoni da 500 gr. Risultato.... un'interno soffice e panettonoso ma non gonfio da panettone. Battezzata... torta di panettone :)

E' soffice dentro e la dolcezza si è interessantemente concentrata verso la crosta... questo vuol forse dire che non ho impastato bene la cremina di datteri/vaniglia...

Se aveta l'intenzione di farla come torta modificherei:

- i tempi della seconda lievitazione perchè è un pò acido. Fino al raddoppio ... 5/6 ore;

- all'ultimo impasto, amalgamare gli ingredienti liquidi per primi e poi la farina.


hi hi mi sono divertita un sacco! Grazie per la sfida. Forse ci riprovo prossima settimana ... "

DSCN3097

Questa ricetta partecipa alla raccolta di ricette di dolci natalizi e alla veg-panettonata di GocceD'aria - prova anche tu a fare il veg-panettone con noi o invia la tua ricetta di dolce natalizio.

veg-panettonata

 

Calendario dell’avvento ricicloso

on Mercoledì, 28 Novembre 2012. Posted in salotto

Con i calzini vecchi

Calendario dell’avvento ricicloso

E' ormai il terzo anno che in questo periodo la casa, in particolare il salotto, comincia a cambiare aspetto, avvicinandosi il Natale. Infatti fra ieri e oggi è apparso il nostro nuovo calendario dell'avvento che ci farà compagnia per un mesetto circa. Nella nostra versione questo "calendario" ci aiuta a passare meglio queste lunghe e buie giornate invernali, infatti io non propongo il classico calendario con dolcetti o cioccolatini, bensì una versione che contiene per ogni giorno un'attività da fare con le bimbe o qualcosa da leggere assieme. 

L'anno scorso avevo usato i rotoli di carta igienica, quest'anno invece abbiamo svuotato il cassetto dei calzini vecchi: calzini spaiati, bucati, usurati, diventati troppo piccoli... chi non ne ha? E allora via con la "creazione"!

Apriamo il nostro cassetto e cerchiamo i calzini più colorati! e realizziamo una sorta di stendino colorato con i calzini, ognuno conterrà la sorpresa - attività del giorno.

calzini

Cosa vi serve:

  • 24 calzini (anche bucati vanno benissimo!)
  • uno spago resistente
  • 24 mollette di legno
  • cartonicino o cartone
  • pennarelli colorati
  • nastro adesivo
  • 2 chiodi a cui appendere (se non li avete già in casa)

Realizzazione:

Per prima cosa tagliate dal cartoncino dei quadratini 3 x 3 cm circa o fate tagliare a degli aiutanti se il cartoncino è leggero. Nel mio caso ho tagliato io perchè era un cartone troppo grosso. Nel frattempo Alice si è ocupata di scrivere i numeri sui vari quadratini di cartoncino con i pennarelli colorati.

numeri su cartoncino

Procedete attaccando con il nastro adesivo i numeri sulle mollette. 

Decidete dove posiszionare il vostro "filo" di calzini. Se non ci sono chiodi, munitevi di martello e attaccane uno per ogni estremità. Io ho recuperato i soliti chiodi dei portafoto usati anche l'anno scorso, in questo modo il filo con i calzini attraversa tutto il salotto e accoglie allegramente chi entra in casa. Ma soprattutto il filo è sufficientemente alto per non essere raggiunto dalla piccola Elena che altrimenti tirerebbe giù tutto. Dicevamo fate le vostre valutazioni, eventualmente fate una prova... come abbiamo fatto noi...

prova posizione filo

qui era troppo basso...

A questo punto legate una delle estremità dello spago ad un chiodo e l'altra all'altro chiodo. Procedete attaccando i calzini con le mollette al vostro filo, usando le mollette numerate. 

calzini4

Ecco fatto! Il calendario è pronto: non vi resta che riempirlo a vostro piacimento... 

E se cercate altre idee andate a fare un giro da Equazioni! Trovate gli altri calendari dell'avvento riciclosi partecipanti al Christmass Blogging - raccolta di calendari dell'avvento!

xmasblogging avvento

PS: Ringrazio Supermamma che mi ha suggerito questa idea con il suo commento sul post dell'anno scorso!

 

Il mio veg-panettone

on Domenica, 25 Novembre 2012. Posted in cucina

Il mio veg-panettone

Come promesso eccomi qua con la ricetta per il panettone veg. Come vi anticipavo ieri, in rete ne trovate varie, di cui alcume vegane, ma magari con farine molto raffinate, altre con impasto diretto o con lievitazioni a mio avviso troppo brevi. Gli scorsi anni avevo preparato i panettoncini vegani con farina di farro che sono sempre venuti bene, mentre il panettone grande con la stessa ricetta non era lievitato benissimo, allora avevo usato un'altra ricetta che prevedeva l'utilizzo di due uova. Questa volta invece sono riuscita a non usarne e sono molto soddifatta della consistenza dell'impasto, davvero leggero. Propongo a chi non ha mai fatto il panettone la mia ricetta, avvisandovi comunque che dall'inizio alla fine vi ci vorranno 3 giorni... E se vi cimentate vi invito a partecipare alla veg-panettonata e condividere i vostri risultati!

veg-panettonata

Io lo rifarò nel periodo dal 5 all'11 dicembre, quindi chi ha voglia di unirsi magari può tenersi in contatto qui sul blog o su fb dove metterò i vari passaggi man mano che li faccio.

La ricetta che trovate sotto nasce dalla rielaborazione di alcune ricette, per i tempi e le dosi ho seguito quella "a puntate" di Riccardo della Comunità della pasta madre, l'idea di usare il water-roux deriva invece da una ricetta che avevo visto tempo fa su Vegan-blog.

Per prima cosa ci serve una pasta madre bella in forma, quindi io suggerisco di rifrescarla tutti i giorni per qualche giorno prima di iniziare a fare il panettone, oppure potete fare una legatura come spiega nel suo articolo sul panettone Annalisa DeLuca. La legatura va fatta nel giorno stesso in cui partirete a fare il panettone, in mattinata, in modo da lasciarlo lievitare legato per 8 ore e poi procedere con i rinfreschi e gli impasti.

Qui sotto un esempio di legatura, a sinistra appena legata e a destra dopo la lievitazione (fase esplosiva!) (foto gentilmente fornite da Joelle)

legatura1legatura2

Con le dosi che vi do otterrete due panettoni da 750 gr circa oppure uno grande da un kg e uno piccolino da 500 gr.

Per le forme: se non le trovate in commercio potete seguire questo bellissimo tutorial per autoprodurle con la carta forno: http://profumodilievito.blogspot.it/2008/12/stampi-per-panettone.html dove trovate anche tutte le misure in base alla dimensione del panettone che scegliete di fare.

Ultima nota sulle farine: io ho usato una tipo2 di grano tenero (semintegrale) nello specifico la buratto, la prossima volta userò invece farro spelta o dicocco. In alternativa si può usare il khorasan o anche un grano tenero tipo 1.

E finalmente a noi con la ricetta!

Primo giorno, ore 10.00

Legatura della pm: rinfrescate la vostra pasta madre pm come al solito e aggiungete un po' più di farina in modo da avere un panetto da legare con un canovaccio pulito a mo' di salame. Lasciare lievitare per 8 ore. 

Primo giorno, ore 18.00

Preparazione del lievito "tutto punto"

ingredienti:

  • 50 gr di pasta madre 
  • 35 gr di farina biologica tipo 2
  • 15 gr di acqua temperatura ambiente

Aprite il panetto, prelevate 50 gr di pasta madre e procedete a rinfrescarla con le dosi di cui sopra, fino ad ottenere una pallina che metterete a riposare a temperatura ambiente (io l'ho riposta nella madia).

lievito tutto punto

Primo giorno, ore 22.00

Primo impasto

ingredienti:

  • tutta la pasta madre infrescata precendetemente
  • 275 gr di farina biologica tipo 2
  • 20 gr di olio evo
  • 15 gr di acqua
  • 70 gr di malto di riso
  • 120 gr di acqua tiepida

Sciogliere il lievito "tutto punto" in 100 gr di acqua. Aggiungere il malto e la farina un po' alla volta mescolando bene. Mescolare sbattendo bene l'olio con l'acqua rimasta (20 gr) emulsionandoli fino ad ottenere una crema. Per ultimo aggiungere questa crema di olio e acqua. Impastare molto bene e a lungo fino ad ottenere una palla liscia, morbida e omogenea.

Secondo giorno, ore 9.00

Secondo impasto

ingredienti:

  • tutto l'impasto precedente
  • 275 gr di farina tipo 2 biologica
  • 45 gr di olio evo
  • 35 gr di acqua
  • 100 gr di malto di riso
  • 130 gr di succo limpido di mela
  • un pizzico di sale

Sciogliere l'impasto precedente nel succo di mela, aggiungere il malto e la farina. Aggiungere anche il sale sciolto in un cucchiano d'acqua. Emulsionare l'olio con l'acqua e aggiungerlo gradualmente all'impasto. Io lo versavo direttamente sulle mani mentre impastavo, inglobandolo lentamente. Impastare molto bene fino ad ottenere una palla morbida e liscia.

impasto a mano

Mettere l'impasto a riposare coperto e a temperatura ambiente (io ho usato la madia)

Secondo giorno, ore 21.00

Terzo impasto

ingredienti:

  • 90 gr di farina tipo 2 biologica
  • 1 pizzico di vaniglia
  • 1 cucchiaino di polvere di agrumi
  • 2 cucchiai di crema di mandorle
  • 75 gr di acqua calda
  • 15 gr di fecola di patate
  • 30 gr di malto di riso
  • 1 cucchiaino di sale fino integrale
  • 50 gr di acqua
  • 60 gr di olio evo
  • 180 gr di uvetta sultanina
  • 100 gr di mandorle pelate

Mettetevi una bella musica rilassante o che vi piaccia molto di sottofondo e con pazienza cominciate ad aggiungere all'impasto di stamattina (che troverete ben morbido e molto cresciuto) gli ingredienti. Per prima la farina a cui avrete aggiunto la vaniglia e la polvere di agrumi, poi la crema di mandorle. In un pentolino a parte scaldate i 75 gr di acqua con la fecola di patate. Quando caldo spegnete il fuoco e mescolate bene. Otterrete una sorta di gelatina (water roux) che andrete ad aggiungere allimpasto. A seguire aggiungete il malto, il sale, l'uvetta e le mandorle. Anche questa volta ho tenuto per ultimo l'olio evo emulsionato con l'acqua (i 50 gr) che ho incorporato un po' alla volta versandoli sulle mani man mano che impastavo.

Fate riposare una mezz'ora l'impasto e poi suddividetelo in 2, fate la pirlatura e riponetelo negli stampi. Gli stampi vanno posati sulla placca del forno e lì rimarranno per tutto il tempo. Gli spostamenti del panettone devono avvenire spostando tutta la teglia del forno e non direttamente il panettone per evitare che crolli la lievitazione. 

in forma

Riponete a lievitare per il resto della notte (tenete conto che ora che avete impastato tutto e suddiviso sarà passata buona parte della serata... nel mio caso erano le 23.00).

Terzo giorno, ore 6.00 - 7.00

Cottura

La mattina troverete il vostro impasto ben gonfio, se volete potete inciderlo a croce con una lametta o un taglierino ed effettuare la scarpatura (si sollevano gli angoli della croce e si portano verso l'esterno), io non l'ho fatto... vedete voi quale estetica preferite dare alle vostre opere.

Preriscaldate il forno a 170-180° e fate cuocere per 45-50 minuti. Occhio a non posizionarlo troppo in alto che si rischia la bruciatura.

Appena uscito dal forno, il panettone va messo a raffreddarsi testa in giù. Per i piccolini io uso appenderli in cucina. Per questi grandi non mi fido. Quindi li infilzo con un doppio spiedone in legno e li poso sollevati sopra delle pentole in modo che non accadano troppi danni in caso di cedimento. Dovrebbero rimanere così fino al raffreddamento.

Una volta freddo potete conservarlo in sacchetti di plastica come anche per la colomba... io dovendo provarlo ne ho assaggiato uno il giorno dopo e l'altro quello successivo. 

Questa la fetta!

2012 1211005

Come vedete morbidissima, veramente leggera... (in uno non c'era uvetta non avevo messo l'uvetta...). 

Bene intanto vi lascio il tempo di studiarvi il tutto con calma e se volete ci ritroviamo qui per rifarlo! Buona panettonata a tutti!

Riporto anche qui un po' diindicazioni che sono venute dai commenti:

  1. la polvere di agrumi non è altro che la scorza di arance e/o mandarini seccata e tritata - qui da Ravanello trovate un articolo molto esaustivo: http://ravanellocurioso.wordpress.com/2012/02/03/polvere-magica-di-agrumi/
  2. Per la legatura: canovaccio logicamente pulito, lavato possibilmente con solo acqua e senza ammorbidenti o detersivi profumati. Lo leghi strettino, lo scopo è quello di rinforzare la pasta madre (vedi anche qui: http://fermentiselvatici.blogspot.it/2012/05/ne-voglio-fare-tanto.html). Quando lo andrai ad aprire lo troverai molto teso teso, potrebbe anche rompersi lo spago.
  3. il succo di mela certo che lo potete fare da voi. Io molto semplicemente grattugio la mela e la metto a colare. Il succo che rimane (dolcissimo) lo usate per il panettone:  http://www.goccedaria.it/item/mele-da-spalmare.html
  4. pirlatura = arrotondamento effettuato a mano. Si divide l'impasto in due e si arrotonda tirandolo verso di se, meglio se si usa un piano liscio tipo l'acciaio o la pietra. In questo video puoi vedere come andrebbe fatto: http://www.youtube.com/watch?v=QGjLNfQREdg Come vedi la consistenza del panettone dovrebbe rimanere piuttosto appiccicosa.

E di nuovo buon impasto!

E finalmente ecco le foto di chi ha voluto provare a cimentarsi in questa ricetta: non guardate se avete fame!!!

joelle impasto 1 - Joelle: appena messi in forma qui a sinistra e appena tagliato e mangiato qui sotto... :-)

joelle

mammacuore1 2 - MammaCuore: il panettone grande intero e i qui sotto uno dei piccoli tagliato (per i dettagli vi rimando al suo articolo http://mammacuore.blogspot.it/2012/12/veg-panettonata-di-goccedaria.html)

mammacuore2

Tiziana

3 - Tiziana - risultato ottimo, lievitazione riuscitissima, peccato che nel fare il taglio a croce col coltello il centro si sia sgonfiato! Se lo tagliate usata una lametta...

alice1

4 - Alice: intero e affettato - semplicemente stupendo!

alice2

e la seconda infornata

alice chiara interi2

5 - - work in progress: lo potete leggere qui: http://ilmondodici.blogspot.it/2012/12/un-delizioso-panettone-veg.html e qui http://ilmondodici.blogspot.it/2012/12/panettone-is-on-table-raffreddare.html e infine qui la fetta: http://ilmondodici.blogspot.it/2012/12/panettone-la-prova-assaggio-e.html

6 - Michela, Mamma e dintorni - potete leggere il suo work in progress qui: http://ilmondodici.blogspot.it/2012/12/panettone-is-on-table-raffreddare.html e qui: http://mammamichelaedintorni.blogspot.it/2012/12/pandoro-vegsi-comincia.html?spref=fb

7 - Angela con i suoi panettoncini al cioccolato

angela in lievitazione

Qui sopra l'impasto lievitato

angela

8 - Paola P.

Impasto pirlato

Preparazione paola

Panettone tagliato

paola

9 - Isa

isa

10 - super produzione di Claudia

claudia

A parte quello in primo piano gli altri 5 sono veg-panettoni con questa ricetta: mitica Claudia!

 

 

 

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